vittorio emanuele di savoia birgit hamer

SAVOIA BOOM BOOM! – BIRGIT HAMER RICORDA LA NOTTE DEL 17 AGOSTO 1978, QUANDO SUO FRATELLO DIRK, NELL’ISOLA DI CAVALLO, IN CORSICA, FU FERITO DA UN COLPO DI FUCILE SPARATO DA VITTORIO EMANUELE (MORÌ DOPO 111 GIORNI DI AGONIA): “RICORDO LO CHOC, DIRK TENUTO IN BRACCIO PER ORE MENTRE SANGUINAVA. IL SAVOIA URLAVA ‘ITALIANI DI MERDA VI AMMAZZO TUTTI’. SE NON LO AVESSIMO DISARMATO AVREBBE POTUTO UCCIDERE QUALCUN’ALTRO” – LA CASSAZIONE ITALIANA HA SANCITO CHE IL PRINCIPE, NONOSTANTE L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO DI PARIGI, NON HA DIRITTO ALL’OBLIO PER IL DELITTO DI CAVALLO. ANCHE, PERCHÉ NEL 2006, INTERCETTATO IN CARCERE, AI COMPAGNI DI CELLA DICEVA DI ESSERE STATO LUI – LA VIDEO-INTERVISTA

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

 

 

Estratto dell’articolo di Luca Mastrantonio per il “Corriere della Sera”

 

BIRGIT HAMER

Nel 1978 Birgit Hamer era una giovane modella tedesca a Roma, corteggiata da stilisti e registi. Un futuro d’oro, spezzato nella notte tra il 17 e il 18 agosto, quando si trovava sull’isola di Cavallo, in Corsica, in gita su barche di conoscenti.

 

Suo fratello Dirk, che era con lei, fu ferito nel sonno. A sparare, il principe Vittorio Emanuele di Savoia, andato con un fucile da caccia a recuperare un canottino.

 

Ammise subito le sue responsabilità, andò in prigione, ma fu scarcerato poco prima della morte di Dirk, dopo 111 giorni di agonia. E al processo di Parigi del 1991, grazie anche a perizie balistiche e mediche fantasiose, fu assolto.

 

DIRK HAMER 5

Nel 2017 ho incontrato Birgit Hamer a Mijas, in Andalusia, alla vigilia dell’anniversario di quella notte, per avere novità sull’ultima battaglia legale contro il Savoia — sul libro Delitto senza castigo che lei aveva scritto — e colmare un vuoto: cosa pensa di suo padre, delle sue teorie mediche?

 

Perché il padre, il dottor Hamer, dalla tragedia di Dirk, e dal cancro che colpì lui e sua moglie Sigrid, trasse una teoria per cui le malattie sarebbero causate da conflitti psico-biologici innescati da un trauma (la Sindrome Dirk Hamer): per guarire bisogna risolverli, senza altri trattamenti. Molto suggestivo. E molto pericoloso. Come era emerso da alcuni casi del 2016, tra cui quello di Eleonora Bottaro, una ragazza padovana.

 

DIRK HAMER

All’epoca Birgit non voleva parlarne. Mai, ne aveva parlato. L’ha fatto anni dopo, consegnandomi un memoriale dove, nonostante l’inscalfibile amore filiale, racconta i lati più oscuri del padre, minando le fondamenta stesse della sua cosiddetta «Nuova medicina germanica», come racconto nel romanzo d’inchiesta sul delitto impunito di Cavallo e la teoria medica di Hamer, Piombo e latte (Bompiani).

 

Di seguito, brani dalla video-intervista inedita (del 2017) pubblicata il 17 agosto 2025 dal CorriereTv.

 

Cosa ricorda di quella notte?

BIRGIT HAMER CON UN RITRATTO DEL FRATELLO DIRK

«Lo choc, Dirk ferito, tenuto in braccio per ore mentre sanguinava. Vedevo la sua bellissima faccia reagire in modo eroico, non capiva cosa gli fosse successo: era stato ferito nel sonno profondo e aveva cominciato a sanguinare, urlando “anestesia, anestesia” come a dire “narcotizzatemi, sto soffrendo terribilmente”».

 

[…]

 

La Cassazione italiana ha sancito che il principe, nonostante l’assoluzione di Parigi, non ha diritto all’oblio per il delitto di Cavallo. Tra l’altro, perché nel 2006, intercettato in carcere, ai compagni di cella diceva di essere stato lui.

 

Soddisfatta?

VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA

«Sì. Il Savoia urlava “italiani di merda vi ammazzo tutti”; per fortuna ha incontrato Nicola Pende, che dopo i due spari è riuscito a disarmare questo furioso che altrimenti avrebbe potuto uccidere molte più persone. Non c’era la volontà di uccidere mio fratello, che tra l’altro era tedesco, dormiva, non c’entrava niente, ma c’era la volontà di uccidere».

 

Il 2 luglio 2017 è venuto a mancare suo padre. In che rapporti eravate?

«Abbiamo avuto un rapporto molto difficile. L’ultima volta che ci siamo visti è più di dieci anni fa».

 

Non ho trovato un solo suo commento sulla sua teoria medica. Cosa ne pensa?

«Sulle teorie? Le scoperte di mio padre? La Storia giudicherà. Ma non voglio parlarne, la mia battaglia è per Dirk».

 

DIRK HAMER

Non le crea disagio che il nome di suo fratello sia associato, in Italia e non solo, a molti casi di malati che sono morti dopo le cure di suo padre?

«Sono molto dispiaciuta ed è evidente che mio padre non era Gesù Cristo che poteva imporre le mani e guarire malati terminali. Io e mio padre avevamo opinioni divergenti su molte cose […]”

vittorio emanuele di savoia 1