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Nicolaus Mills per http://www.thedailybeast.com
Dallo scoppio della crisi dei migranti, nessuna immagine è riuscita a smuovere la coscienza delle persone più di quella del bimbo siriano trovato morto su una spiaggia della Turchia. Disteso sulla sabbia con la sua magliettina rossa e i pantaloncini neri, Aylan Kurdi è un ricordo orribile di ciò che accade quando i migranti provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa non ottengono l'aiuto di cui hanno bisogno.
E mentre le polemiche sulla morte di Aylan continuano, dobbiamo essere consapevoli dello scarso potere che può avere un’immagine nell’influenzare le politiche dei governi. A questo proposito può essere interessante confrontare la foto di Aylan con quella che il fotografo della AP Huynh Cong "Nick" Ut scattò l’8 giugno 1972 a una bambina di 9 anni, Kim Phuc, durante un attacco con il napalm a un villaggio vietnamita.
Nello scatto, apparso all’epoca su Newsweek e vincitore di un premio Pullitzer, Phuc sembra chiedere aiuto a qualcuno – a chiunque - ma gli unici adulti in grado di poterla aiutare erano i soldati americani, che però sembrano indifferenti a lei e agli altri bambini terrorizzati. La fotografia rappresentò un messaggio fortissimo contro la guerra, ma non fu prima del 29 Marzo 1973 che le ultime truppe americane lasciarono il Vietnam, e solo il 29 aprile del 1975 l'ambasciatore Graham Martin abbandonò il paese, per cui è difficile valutare l’impatto che lo scatto di Ut ebbe sulle vicende.
In quell’occasione l’unico ad avere aiutato Kim Puch fu Ut stesso, che si rifiutò di rimanere un osservatore passivo della scena che aveva appena fotografato: la raccolse e immediatamente si diresse al più vicino ospedale. I dottori gli dissero che la bambina era spacciata, ma lui insistette perché la curassero e alla fine ebbe ragione. Phuc sopravvisse il suo calvario, e oggi è un’ambasciatrice delle Nazioni Unite, vive in Ontario, Canada, con il marito e due figli. Sempre ottimista, il 3 settembre ha detto al quotidiano canadese Global News che crede che l'immagine di Aylan possa cambiare il corso della crisi dei migranti in Europa.
L'ottimismo di Phuc la dice lunga sulla sua fede nelle politche di assistenza ai migranti. Ma la triste verità è che nel 1972 Ut riuscì a salvare Phuc perché fece quello che nessun governo o agenzia internazionale avevano fatto: nel momento in cui la vita di una bambina stava per essere spezzata, ha agito in base a quello che il suo cuore gli ha detto invece di pesare ai pro e ai contro della situazione in chiave politica.
nick ut e la strada di napalm girl
kim puch e il fotografo nick ut
nick ut 1
kim puch con nick ut
nick ut con kim puch vietnam 1972
kim puch a toronto nel 1997
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