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DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
SEMPRE PIU' CONNESSI E SEMPRE PIU' SOLI - NONOSTANTE L'83% DEGLI ITALIANI CONSIDERI L'USO DEL DIGITALE NELLA VITA QUOTIDIANA MOLTO IMPORTANTE, SOLTANTO LA METÀ DI ESSI SI CONSIDERA PIÙ COLLEGATO CON GLI ALTRI E CON LA SOCIETÀ - IL 17% DEGLI ITALIANI DICHIARANO DI SENTIRSI PIU' ISOLATI A CAUSA DELL'USO DELLE TECNOLOGIE, UN DATO CHE AUMENTA FINO AL 27% PER QUANTO RIGUARDA I GIOVANI…
(ANSA) - Gli italiani sono più digitalizzati rispetto a "tanti pezzi del Paese" e il digital divide non è più una questione anagrafica quanto di accesso agli strumenti. È la fotografia che emerge dalla ricerca 'Gli italiani e il digitale' realizzata da Livio Gigliuto, direttore generale della Fondazione Italia Digitale e presidente dell'Istituto Piepoli, che sarà presentata, domani, alla seconda edizione Festival Digitale Popolare a Torino. Lo studio analizza l'influenza del digitale in 10 aree, compreso l'impatto dei nuovi strumenti sulla vita quotidiana, le relazioni interpersonali e il rapporto con la politica.
E se alla domanda "quanto è importante l'utilizzo del digitale nella vita quotidiana" l'83% risponde molto o abbastanza, "dato che non stupisce e che è trasversale a tutte le generazioni", sembra invece in controtendenza con ciò che si pensa comunemente il dato sui legami e le relazioni con gli altri. La ricerca rivela infatti - spiega Gigliuto - che con la diffusione di chat e social il 50% si considera più collegato con gli altri e la società, il 33% come prima e il 17% più isolato. Tra i giovani la percentuale è più alta c'è anche una parte di giovani, il 27%, che si sente più isolata".
Sul tema della comunicazione politica per il 30% degli interpellati i social fanno conoscere meglio i politici e il loro pensiero, il 13% pensa li facciano conoscere meno e per il 56% non c'è differenza, "Il percorso di digitalizzazione della comunicazione dei politici - spiega Gigliuto - ha avuto due effetti, da un lato una maggior conoscenza da parte delle persone, che arriva al 44% fra i giovani che interpretano il conoscere in modo nuovo, ossia conoscere la vita anche privata. Dall'altro i meno giovani forse hanno un'idea più tradizionale del conoscere un politico e ritengono che l'uso dei social li faccia conoscere più dal punto di vista privato e meno le loro idee".
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