
DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN…
SEPOLTE VIVE A CHI? LA CLAUSURA NON È PIÙ QUELLA DI UNA VOLTA - IN PASSATO LE MONACHE VIVEVANO SEPARATE DAL RESTO DEL MONDO, OGGI PAPA FRANCESCO LE INVITA A ENTRARE NEL MONDO DEI SOCIAL MEDIA SENZA “SVUOTARE IL SILENZIO CONTEMPLATIVO” - NELLA CHIESA CONTEMPORANEA "LAVORANO" 47.626 MONACHE E OLTRE 8.100 TRA NOVIZIE E POSTULANTI…
Filippo Di Giacomo per “il Venerdì - la Repubblica”
Nel 1957, pochi giorni prima di Natale, sul terzo programma della radio andò in onda Clausura, un audio-documentario di Sergio Zavoli, con la collaborazione di Piero Pasini e le musiche di Ildebrando Pizzetti. In realtà, le riprese sonore furono opera delle monache stesse, sommariamente istruite sull' uso delle attrezzature tecniche e dei microfoni. E a convincere le carmelitane scalze di Via Siepe Lunga 51 di Bologna a prestarsi all' opera fu il cardinale della città delle due torri, Giacomo Lercaro.
«Clausura è forse una delle poche opere radiofoniche - proviamo, con coraggio, a dire anzi che è la sola - che riesce a farci "vedere" l'Infinito, l' Eterno, il Trascendente» scrisse sul del 1959 il compianto Gian Luigi Rondi. L'opera radiofonica era diventata, nel frattempo, anche un documentario televisivo e intere generazioni di italiani ne usufruirono per animare le discussioni nelle parrocchie e nei circoli cattolici dell' epoca.
Il merito di Zavoli, oltre all' impatto stilistico sui linguaggi della radio e della televisione, consisteva nell' aver saputo definire il vero "lavoro" delle claustrali: la preghiera e la costruzione di un "mondo" totalmente altro da quello esterno, grazie all' ascolto e a una densa umanità ritmata con la sacralità della vita liturgica e sacramentale.
Il "socialista di Dio" aveva capito che il silenzio, i sospiri, le pause delle sue interlocutrici erano un sistema compiuto di comunicazione. Una lezione spirituale e umana viva e presente anche nella Chiesa di oggi, nonostante la persistenza, anche dei cattolici di professione attivi nei media, nel continuare a narrarlo come un mondo di "sepolte vive", "alunne della morte", "sequestrate di Dio", anime costrette nell' abbandono.
Nella Chiesa contemporanea "lavorano" con la preghiera 47.626 monache e oltre 8.100 tra novizie e postulanti. Vivono in 3.529 monasteri di cui 2.252 si trovano in Europa, 904 nelle Americhe, 227 in Asia, 123 in Africa e 23 in Oceania. In ben 12.650 vestono il saio di San Francesco, 10.800 portano la cocolla di San Benedetto e 12.200 indossano il mantello di Santa Teresa d'Avila.
Papa Francesco ha riordinato questo misterioso e pulsante mondo con due atti legislativi: la Vultum Dei quaerere del 2016, e la Cor orans del 2018. In quest' ultima, vengono invitate a entrare nel mondo dei social media («devono entrare» dice il documento) senza «svuotare il silenzio contemplativo» e usandoli «con sobrietà e discrezione, non solo riguardo ai contenuti ma anche alla quantità delle informazioni». Presto, anche i cattolici in servizio permanente capiranno che le monache non sono anime perse.
DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN…
DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È…
AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN…
DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE…
DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL…
FLASH! – DLIN-DLON… ANCHE LA LIAISON DI CHIARA FERRAGNI CON GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA È GIUNTA AL…