sequestro lampo a vittoria

MA CHI SEQUESTRA QUALCUNO PER POI RILASCIARLO SENZA CHIEDERE UN RISCATTO? – È AVVOLTO NEL MISTERO IL RAPIMENTO LAMPO DEL 17ENNE, FIGLIO DI UN IMPRENDITORE DEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA, IN PROVINCIA DI RAGUSA – IL PADRE HA RACCONTATO CHE IL RAGAZZO È “STATO TRATTATO BENE, NON LO HANNO MINACCIATO. ERA INCAPPUCCIATO. GLI UOMINI AVEVANO UN ACCENTO SICILIANO E…”

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Da www.ansa.it

 

RAPIMENTO LAMPO DI UN 17ENNE A VITTORIA

Il quadro non è ancora chiaro, ma alcuni tasselli del sequestro lampo del 17enne di Vittoria, rapito in strada giovedì scorso e liberato nelle campagne della città ragusana, cominciano ad andare al loro posto.

 

Il giovane, che i banditi hanno lasciato vicino alla stazione ferroviaria, avrebbe richiamato l'attenzione di un automobilista. In un primo momento si era detto che avesse incontrato un amico che l'aveva poi accompagnato alla polizia.

 

"Lo hanno trattato bene, non lo hanno minacciato, gli hanno dato da bere e un panino da mangiare. Ma lui non aveva fame. La paura e la tensione era tanta. È stato un incubo, per lui e per tutti noi. Per fortuna è finita bene", dice il padre del ragazzo, un noto commerciante ortofrutticolo di Vittoria, città in cui ha sede il più grande mercato agroalimentare del Mezzogiorno.

 

IL 17ENNE RAPITO A VITTORIA ENTRA IN COMMISSARIATO

Agli investigatori, che l'hanno interrogato fino alle 3 della scorsa notte, ai genitori e al legale di famiglia, il 17enne ha raccontato che i quattro banditi che l'hanno rapito mentre era per strada con un gruppo di amici avevano un accento locale e che sarebbero rimasti incappucciati per tutta la durata del sequestro.

 

Il 17enne sarebbe stato portato a bordo di una Panda in un casolare di campagna non molto distante dalla città e tenuto per meno di 24 ore in una stanza senza finestre.

 

"Era incappucciato - spiega il padre - e non ha visto il percorso. Hanno però viaggiato forse per una mezzoretta. Lo hanno condotto all'interno di una casa e lì è rimasto da solo. Gli uomini che si recavano da lui erano sempre col volto coperto. Si trattava forse di una casa di campagna.

sequestro lampo a vittoria

 

Non si sentivano rumori. Ha però sentito gli elicotteri che sorvolavano la zona", ha raccontato l'imprenditore. "Ad un certo punto - ha spiegato - lo hanno fatto uscire, lo hanno caricato in auto e sono ripartiti. Lo hanno lasciato in strada, fuori dall'abitato di Vittoria, forse a un paio di chilometri di distanza. Lui ha camminato fino alla città, poi ha incontrato persone che lo hanno caricato in macchina e lo hanno accompagnato in commissariato".

 

sequestro lampo a vittoria

Una versione identica a quella data dal legale che dice che il viaggio in auto dalla "prigione" al luogo del rilascio sarebbe durato 6 minuti circa e che da lì al posto in cui la vittima ha incontrato l'automobilista che l'ha soccorso il giovane avrebbe camminato venti minuti.

 

"Mio figlio ha avuto l'impressione che i rapitori (inquadrati dalle telecamere della zona) fossero adulti, forse dei quarantenni", ha continuato l'imprenditore che ha saputo del sequestro dagli amici del figlio che erano con lui durante il blitz. "Le forze dell'ordine, la magistratura, sono state encomiabili. Hanno agito con grande professionalità e le ricerche sono state avviate subito", ha detto.

 

IL 17ENNE RAPITO A VITTORIA ENTRA IN COMMISSARIATO

Ma sul movente del sequestro nessuna dichiarazione. "Non abbiamo avuto nessun contatto con i banditi", ha spiegato.

 

I rapitori, dunque, non avrebbero chiesto alcun riscatto: circostanza riferita anche dal procuratore di Ragusa Francesco Puleio che nel corso di una conferenza stampa ha smentito la richiesta di denaro da parte dei sequestratori. "Indaghiamo su tutte le piste", ha fatto sapere il magistrato: dalla simulazione del rapimento, al messaggio intimidatorio alla famiglia della vittima, all'azione legate al mondo della droga.