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CHE ABBIAMO FATTO DI MALE PER PASSARE DA "RIMMEL", "BORN TO RUN", "WISH YOU WERE HERE" E "HORSES" USCITI 50 ANNI FA, AL VUOTO PNEUMATICO DELLA MUSICA DI OGGI? - IL 1975 FU UN'ANNATA D'ORO PER LA MUSICA: SPRINGSTEEN DIVENTO' IL "BOSS" CON IL SUO ALBUM-CAPOLAVORO E I LED ZEPPELIN INCISERO IL LORO MONUMENTALE DOPPIO DISCO - GINO CASTALDO: "I DISCHI DI ALLORA HANNO LO STRAORDINARIO POTERE DI SEMBRARE, SE NON ATTUALI, CREDIBILMENTE PRESENTI, FORTI, ADATTI AL NOSTRO TEMPO, IN QUALCHE CASO PERFINO INNOVATIVI" – DAGO: E NOI CHE ABBIAMO FATTO DI MALE PER RITROVARCI IL BRAVO CASTALDO  NELL'INQUALIFACABILE PROGRAMMA DI DIACO, "BELLA MA'"? - VIDEO

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Estratto dell’articolo di Gino Castaldo per “la Repubblica”

 

bruce springsteen born to run

Buon compleanno, musica. Esattamente come succede agli esseri umani, c'è uno sfavillante elenco di album usciti a distanza di pochi giorni uno dall'altro, che festeggiano 50 candeline con invidiabile portamento e bellezza fuori dal comune. Si intitolano Rimmel, Born to run, Wish you were here, Physical graffiti, e l'elenco potrebbe continuare.

 

Gemme preziosissime, tutte pubblicate nel giro di pochi mesi, anno di grazia 1975. Cinquant'anni e non sentirli, si direbbe, effetto accresciuto dalla malinconica considerazione in base alla quale la musica è in una fase di regressione, il passato si confonde col futuro, il presente è una monocorde bolla sospesa, in attesa di nuove idee, il che attribuisce a dischi di cinque decenni fa lo straordinario potere di sembrare, se non attuali, credibilmente presenti, forti, adatti al nostro tempo, in qualche caso perfino innovativi.

de gregori

 

Riascoltare, per credere, Rimmel di Francesco De Gregori, oggi portato in tour dal suo autore, oppure Volume 8 che, a parte il titolo dimesso e quasi burocratico, contiene memorabili canzoni di Fabrizio De André, tra cui soprattutto Amico fragile che da sola varrebbe un intero disco[…]

 

Cinque gigantesche pietre miliari, totalmente diverse l'una dall'altra, di rara potenza. Cominciamo con una esordiente: tale era nel 1975 la poetessa Patti Smith che pubblicò Horses con una foto di copertina in bianco e nero firmata Robert Mapplethorpe e un incipit da brividi, un verso recitato che diceva "Jesus died for somebody's sins but not mine", Gesù è morto per i peccati di qualcuno, non certo per i miei, che è un bel biglietto da visita, non c'è che dire.

 

È anche l'anno in cui Bruce Springsteen, come ha raccontato lui stesso, è morto e rinato più volte realizzando "il" disco che lo ha fatto diventare il Boss dei boss, ovvero Born to run, uscito il 25 agosto del ‘75. Dentro, a parte la title track, canzone-simbolo dell'intera carriera di Springsteen, ci sono Thunder road, Backstreets, Jungleland, Tenth avenue freeze-out, tanto per dire.

 

led zeppelin ph marshall

Non è finita. I Led Zeppelin incisero Physical graffiti, monumentale doppio album che contiene un insuperabile archetipo della cultura rock intitolato Kashmir. È anche l'anno di A night a the opera, e quindi di Bohemian rhapsody e, dulcis in fundo, quello di Wish you were here, il capolavoro dei capolavori con due canzoni epocali, quella del titolo dell'album e Shine on you crazy diamond.

 

Basterebbero queste cinque opere per giustificare l'annata, ma vale la pena ricordare che arrivò una moltitudine di bei dischi, tra cui Young americans di David Bowie e Blood on the tracks di Bob Dylan, e fa un certo effetto considerarli album minori. Senza dimenticare che fu l'anno di Rocky horror pictures show.

 

 
 

 

 

 

sam shepard patti smith

 

Spesso i flussi creativi vanno di pari passo ed è superfluo ricordare che anche per il cinema fu un'annata densa e preziosa. Giusto per citare una manciata di titoli: Profondo rosso, Barry Lyndon, Lo squalo, Nashville, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Professione reporter, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Fantozzi, Amici miei. Facendo un calcolo approssimativo, si poteva andare al cinema almeno due volte al mese a vedere un capolavoro e altrettante in un negozio di dischi per comprare album che avremmo gelosamente custodito fino a oggi. […]

la copertina di wish you were here dei pink floyd con ronnie rondell jr in fiamme

 

led zeppelin new york 1975 ph bob gruen

patti smith a pompei 2

gino castaldo ernesto assante a webnotte

Gino Castaldo e Diaco

bruce springsteen eric meola 2