sergio zanotti

PERCHE’ IL SEQUESTRO ZANOTTI E’ CONSIDERATO “ANOMALO” - I DUBBI DEI SERVIZI SULL’ITALIANO PRIGIONIERO DA 7 MESI IN SIRIA - IL VIDEO-APPELLO IN CUI CHIEDE AIUTO E’ STATO RILANCIATO DA UN SITO VICINO AI SERVIZI DI MOSCA - L’UOMO, MONTATORE MECCANICO CON PRECEDENTI PENALI, COSA PENSAVA DI TROVARE IN TURCHIA E POI IN SIRIA?

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Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

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Ci sono almeno quattro «anomalie» a segnare la vicenda di Sergio Zanotti, il bresciano di 56 anni che dopo mesi di silenzio è apparso in un video nel quale denuncia di essere sotto sequestro.

 

Dubbi che gli specialisti dell' intelligence stanno cercando di chiarire da svariati mesi e diventati ancor più pesanti proprio dopo la pubblicazione del filmato. Perché sin dalla primavera scorsa - quando i familiari ne hanno segnalato la sparizione - il viaggio dell' uomo verso la Turchia per poi raggiungere la Siria è apparso strano. E con il trascorrere dei mesi il mistero si è infittito anche perché attraverso diversi «canali» di comunicazione sono arrivate richieste subito apparse come un tentativo di speculazione visto che non si sono mai concretizzate.

 

Non solo. Il video diffuso ieri circola su Facebook ormai da una settimana e a rilanciarlo è stato «Newsfront», un sito internet russo ritenuto vicino ai servizi segreti di Mosca. Dettaglio che, secondo gli analisti, rende ancora più inquietante il caso. E dunque proprio dall' analisi delle immagini e dalla ricostruzione di ogni passaggio si riparte per tentare di capire che cosa stia accadendo .

 

Il viaggio Zanotti ha precedenti penali per illeciti finanziari e reati contro il patrimonio, e ciò avvalora l' ipotesi che abbia difficoltà economiche. Nell' aprile scorso decide di partire per il Medio Oriente. Perché? Di mestiere fa il montatore meccanico, che cosa pensa di trovare in Turchia e addirittura in Siria? In realtà fino a ieri non c' era alcuna certezza che fosse arrivato a destinazione, e per questo si analizza lo sfondo del video alla ricerca di un dettaglio che possa fornire elementi concreti sul luogo dove si trova. E soprattutto in quali mani.

 

La matrice È stata l' ex moglie a raccontare di aver parlato con lui al telefono e di averlo sentito all' improvviso esclamare che lo stavano portando via. Ma da dove? E perché? In questo periodo nessuno ha mai reso nota una rivendicazione o presentato una richiesta di riscatto.

 

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Non c' è mai stato un tentativo di aprire canali di trattativa, nonostante la famiglia avesse informato la Farnesina e fosse stata avviata un' inchiesta dal sostituto procuratore di Roma Sergio Colaiocco, come sempre avviene quando sparisce un italiano all' estero. Zanotti potrebbe essere stato preso da una banda di criminali comuni, ma se così fosse non si comprende per quale motivo il silenzio dei sequestratori sia durato per ben sette mesi. Oppure essere prigioniero dei fondamentalisti, ma anche seguendo questa ipotesi non è chiaro perché nessuno abbia fatto sapere di aver catturato un italiano e abbia utilizzato questa azione a fini di propaganda. Senza naturalmente poter escludere che la strategia dei rapitori sia proprio quella di mettere in scacco l' Italia uccidendolo senza aver mai trattato prima.

 

Il carceriere Nel video si vede un uomo con un mitra, vestito di nero che gli sta alle spalle mentre lui è inginocchiato. La scenografia appare quella utilizzata più volte in passato dai jihadisti che tenevano in ostaggio gli occidentali, compreso il bigliettino scritto a mano con la data. Ma non era mai successo che ciò avvenisse in un giardino. Gli unici filmati girati all' aperto erano quelli dell' Isis nel deserto che si concludevano con la decapitazione dei prigionieri. In questo caso c' è invece un' ambientazione ritenuta «particolare» dagli esperti, con alberi di ulivo e in pieno giorno, quasi a voler dare la sensazione che il prigioniero si trovi in un luogo tranquillo e non in un campo di battaglia.

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Il sito Internet Un uomo che sostiene di essere jihadista ha «postato» il filmato sul proprio profilo Facebook ma senza dargli troppa pubblicità. L' intelligence lo ha scoperto nei giorni scorsi monitorando i social network e aveva cominciato ad effettuare verifiche, tanto che la Farnesina aveva ritenuto di dover avvisare i familiari. Ieri, all' improvviso, il sito russo lo ha diffuso. L' appello è rivolto al governo italiano per «intervenire nei miei confronti prima di una eventuale mia esecuzione». Adesso si sta cercando un nuovo «canale» proprio per conoscere la contropartita richiesta e avviare il negoziato.