davide lacerenza

"21 GRAMMI DI BAMBA CHE ABBIAMO PIPPATO" - PER EVITARE DI ESSERE INTERCETTATO DAVIDE LACERENZA SPARAVA A TUTTO VOLUME NELLA SUA "GINTONERIA" LA CANZONE DI FEDEZ "21 GRAMMI": TUTTO INUTILE, PERCHE' I MICROFONI DEGLI INQUIRENTI SONO RIUSCITI A CAPTARE LO STESSO QUEL CHE DICEVANO I CLIENTI DEL LOCALE MILANESE - LACERENZA, AI DOMICILIARI CON L'ACCUSA DI SPACCIO E SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, AVREBBE RICEVUTO UNA SOFFIATA SULL'INDAGINE IN CORSO: DA QUEL MOMENTO HA MESSO IN ATTO GOFFI TENTATIVI DI NASCONDERE QUEL CHE ACCADEVA NEL SUO LOCALE - I PACCHETTI DI DROGA RECAPITATI CON "GLOVO" E UNA INFLUENCER (C.M.) CHE, INVITATA A PIPPARE, DICE: "HO GIA' FATTO A CASA" (E' VENUTA GIA' PIPPATA). MA POI CAMBIA IDEA: "FACCIO POCA, SONO UN PO' DELICATA"...

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UNA FUGA DI NOTIZIE HA ALLARMATO LA GINTONERIA DI LACERENZA E NOBILE

Estratto dell’articolo di Fosca Bincher per www.open.online

 

clotilde conca davide lacerenza 2

Nelle serate più calde nel privée della Gintoneria di David Lacerenza e Stefania Nobile partiva sempre la stessa canzone: «Ho consumato 21 grammi di felicità/ Per uso personale, per andare via di qua/ Senza più limiti, senza più lividi…». Era Fedez il cantante preferito del gruppo, che metteva quella canzone a volumi altissimi quando ben sapevano il rischio di essere intercettati nell’inchiesta che poi ha portato agli arresti dei titolari del locale.

 

Ma i microfoni degli inquirenti riuscivano a capire lo stesso quello che si dicevano i clienti: «21 grammi di bamba che abbiamo pippato», rideva in sottofondo V.M. alludendo con Lacerenza alla striscia di cocaina che aveva appena inalato. Nonostante Fedez, infatti, la polizia giudiziaria annotava «si sentono rumori compatibili con la preparazione di una dose di cocaina seguiti da rumori di aspirazione verosimilmente connessi all’assunzione dello stupefacente».

 

DAVIDE LACERENZA

Prima di fare scattare gli arresti gli inquirenti avevano sentito come persona informata dei fatti alcuni clienti del locale. Probabilmente uno di questi – S.S. , il giovane rampollo di ricca famiglia che ha speso nella Gintoneria quasi 700 mila euro in tre anni – deve averlo fatto sapere ai titolari del locale, che da quel momento in poi hanno usato un pizzico più di cautela.

 

Se ne accorgono anche gli inquirenti, visto che il cliente da quel momento in poi viene chiamato con un nome di fantasia, “Luca”. Annota la polizia giudiziaria: «Il fatto che S.S. venga chiamato Luca ‘sconosciuto’ è legato al fatto che lo stesso, in corso di indagine, è stato sentito dalla PG e, verosimilmente, ha veicolato tale informazione agli indagati che cercano di prendere qualche precauzione nel nominarlo».

 

COCAINA ALL INTERNO DELLA GINTONERIA DI DAVIDE LACERENZA

Il finto Luca per altro durante l’interrogatorio di polizia giudiziaria aveva raccontato il pacchetto offerto da Lacerenza che comprendeva champagne, cocaina ed una escort. Il costo del “pacchetto” variava fra 3 mila e 10 mila euro, a seconda se consumato nel locale o utilizzato attraverso il “delivery” a domicilio. Lo champagne veniva offerto da Lacerenza, il costo era per la droga e la compagnia femminile, e naturalmente dipendeva dalla quantità dell’una e dal numero delle escort. [...]

 

Nell’inchiesta sulla Gintoneria è coinvolta (non indagata) come frequentatrice del locale una misteriosa influencer, C. M. , cui Lacerenza ha offerto una dose di cocaina che sulle prime la ragazza ha rifiutato. Gli inquirenti quando si sono imbattuti nell’episodio hanno identificato la ragazza e il mestiere che faceva compulsando il suo account Instagram, dove era fotografato anche il manager che da due anni era diventato anche il suo fidanzato.

 

DAVIDE LACERENZA - 2

L’influencer nell’episodio intercettato stava assistendo a una robusta sniffata di Lacerenza che si sente chiaramente dai microfoni nascosti. Davanti all’offerta di condivisione “Pippi anche tu?”, all’inizio ha declinato spiegando di avere già fatto a casa. Poi però l’insistenza di Lacerenza che l’ha portata in cucina- solo posto non ripreso dalla telecamere del locale- ha vinto la sua resistenza e anche C.M. ha “pippato” cocaina anche se in quantità minore: “Faccio poca, sono un po’ delicata”, ha sorriso infine accettando.

 

PACCHETTI CONSEGNATI DA GLOVO E DOSI SNIFFATE DIETRO LE TENDE: COSÌ GIRAVA LA DROGA NEL LOCALE DI DAVIDE LACERENZA

Alice De Luca per https://www.fanpage.it/

 

DAVIDE LACERENZA

Le dosi sniffate dietro la tenda della cucina per non farsi vedere dalle telecamere, le consegne almeno una volta alla settimana direttamente nella Gintoneria e i pacchetti di droga recapitati con Glovo e poi nascosti in diversi posti della Malmaison, il privé che apriva le porte solo a chi era disposto a spendere almeno 5mila euro. Sono questi alcuni elementi emersi dalle indagini della Procura di Milano sul giro di sostanze stupefacenti nella Gintoneria di Davide Lacerenza, ora agli arresti domiciliari insieme a Stefania Nobile e al suo braccio destro Davide Ariganello.

 

AUTOBIOGRAFIA DI DAVIDE LACERENZA

Stando a quanto ricostruito nelle indagini dei pm, Lacerenza si faceva arrivare pacchetti di stupefacenti almeno una volta alla settimana, da fornitori fissi che entravano direttamente nel locale e nel privé. In un caso si sarebbe fatto consegnare una partita di droga sottovuoto attraverso Glovo.

 

Una volta ricevuti i pacchetti, Lacerenza li nascondeva in diversi posti del privé: dietro la tv, in un estintore, dentro una "scatola di Fendi" e sotto a un "famosissimo casco", per poi consumare le dosi insieme a clienti, donne e amici nascondendosi dietro a una tenda della cucina del locale, unico posto dove non c'erano le telecamere. [...]

 

Nel corso delle indagini sarebbe anche emerso che prima delle serate Lacerenza avrebbe preparato personalmente la droga destinata ai clienti, con l'aiuto del suo braccio destro Davide Ariganello. I due sarebbero stati soliti preparare le dosi facendo anche degli "assaggi" e, una volta arrivati gli ospiti, li facevano andare a turno dietro la tenda della cucina per sniffarle. [...]

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