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Corrado Zunino per la Repubblica
ROULOTTE SFOLLATO STRONCATO DA INFARTO
Il freddo, dieci giorni dopo il terremoto, fa un altro morto. Il gelo che segue l’ultimo sisma potente — 5,5 della scala Richter con epicentro Montereale, mercoledì 18 — ha ammazzato Bruno Anzuini, 52 anni, spazzino del Comune. Dal primo giormo del sisma Anzuini aveva deciso di dormire con la famiglia in una roulotte parcheggiata davanti alla sua casa a Ville di Fano, frazione di Montereale.
In quella roulotte, sommariamente riscaldata, Bruno, la moglie, la figlia di 12 anni e la suocera non riuscivano a dormire. Verso l’una di notte (con la temperatura scesa a -17) l’uomo ha accusato un malore. È arrivata un’ambulanza, con medico e infermiere a bordo. Hanno provato a rianimare Anzuini a bordo, ma non c’è stato nulla da fare. L’uomo è arrivato morto al San Salvatore: un infarto.
Montereale è stato abbandonato. Nessuno, per paura di nuove scosse, dorme più in casa. Diversi residenti vanno la sera nel pallone pressostatico a valle. Due giorni dopo le scosse del 18 gennaio, tra l’altro, era morta una novantenne.
Durante la messa funebre per tre vittime della valanga di Rigopiano, tenuta ieri a Castignano alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella, il parroco Don Tiziano Napoleoni ha detto: «Non si può morire di turbina». Si riferiva a quella che avrebbe dovuto liberare la provinciale 72 permettendo alle persone di andarsene dall’Hotel Rigopiano prima della slavina. «Questi soldi spendiamoli per le cose che servono, non ve li mangiate. Provo rabbia, non misericordia».
La procura di Pescara ha acquisito un sms che un operaio della Provincia ha inviato a un superiore due ore e mezza prima della valanga: l’uomo comunicava che c’erano «due turbine dell’Anas disponibili a Penne».
È emerso, poi, che non una ma diverse valanghe sono precipitate dai bordi del crinale verso valle. Da Rimini, infine, il segretario del Pd Matteo Renzi ha detto: «Che squallore quando un minuto dopo la tragedia si è cercato di gettare fango sulla Protezione civile e sui volontari».
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