MA SI POSSONO PRENDERE SUL SERIO LE MINACCE TELEFONICHE DEI SOLITI ULTRAS AI GIOCATORI DELLA LAZIO PER PERDERE LA FINALE DI COPPA ITALIA CON LA ROMA?

La Stampa.it

I giocatori della Lazio hanno ricevuto delle telefonate di minaccia sulle proprie utenze private per perdere la finale di Coppa Italia con la Roma in programma domani all'Olimpico. Lo ha denunciato in conferenza stampa il responsabile della comunicazione biancoceleste, Stefano De Martino.

All'inizio della conferenza di presentazione della finale di Tim Cup, il Direttore Responsabile della comunicazione della Lazio, ha spiegato la situazione: «In merito alle notizie circolate nelle ultime ore - ha dichiarato De Martino -, riguardo le minacce ricevute da alcuni giocatori, v'informo che la società e i diretti interessati si sono rivolti alle autorità competenti per fare chiarezza sul caso. Qualora dovessero esserci sviluppi v'informeremo».

Alla vigilia della finalissima, il capitano della Lazio Stefano Mauri non ha dubbi: «È la partita più importante della mia carriera, perché con la Lazio abbiamo già giocato una finale di Coppa Italia e una Supercoppa Italiana ma questa partita, sia a livello locale che italiano, è storica perché una finale di Coppa Italia Roma-Lazio non c'è mai stata». Una partita che secondo Mauri è fondamentale: «Vincere il trofeo è importante, ti dà la possibilità di accedere in Europa League e giocare poi la Supercoppa Italiana». «La finale di Coppa Italia è una opportunità di entrare nella storia e vincere un trofeo chiudendo la stagione in modo positivo», dice mister Petkovic .

Anche in casa Roma la tensione è alta. «O Coppa o morto», è la scritta comparsa ieri su un muro all'esterno dell'impianto di Trigoria, dove si allenano i giallorossi. L'attenzione nella capitale è anche sull'ordine pubblico. A Roma è già scattato il piano sicurezza disposto dalla Questura. Dalle 13 di oggi l'area dello stadio Olimpico è presidiata in via preventiva, con bonifiche che si alterneranno fino a domani. In azione sono entrate le unità cinofile e specializzate per controlli "random" in tutta la zona attorno all'Olimpico.

Ieri Daniele De Rossi ha espresso l'auspicio di una domenica priva di incidenti e caratterizzata solo da una sana competizione sportiva. Il centrocampista della Roma, dopo la visita al Quirinale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha mandato un messaggio chiaro ai tifosi di entrambe le squadre che domenica si recheranno allo stadio per assistere alla stracittadina.

«È successo qualche volta qualcosa di spiacevole nei derby, ma anche in altre partite e non solo a Roma - le parole di Capitan futuro - La preoccupazione c'è sempre quando viene giocata una partita importante, ma sono fiducioso perché tanta gente vuole venire e sperare di vincere e festeggiare, ma che lascerà tutte le armi e coltelli a casa. Sono sicuro che sarà una bella festa. E noi siamo i primi responsabili per non esasperare gli animi». Un'assunzione di responsabilità, col "brivido" di quella singolare citazione di coltelli tristemente noti dalle parti dell'Olimpico.

 

stefano-mauriCurva della Roma su Daniele De Rossi