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TUTTE LE STRADE PORTANO A ROAMING - SI RIDUCONO LE TARIFFE PER CHI TELEFONA ALL’ESTERO - SI PAGHERANNO SOLO 5 CENTESIMI IN PIÙ SE SI CHIAMA DA UN PAESE ALL’ALTRO DELL’UNIONE EUROPEA - DA GIUGNO 2017 IL ROAMING SARÀ ABOLITO

Rosaria Amato per “la Repubblica”

ROAMING  ROAMING

 

Arriva il mercato unico delle telefonate: si riducono infatti le tariffe del roaming, primo passo per la completa abolizione delle sovrattasse applicate dalle compagnie telefoniche quando si usa il cellulare all’estero, prevista per la metà di giugno 2017.

 

La riduzione, entrata in vigore ieri, è prevista da una normativa, il cosiddetto “pacchetto telecomunicazioni”, definita da un accordo raggiunto il 30 giugno 2015 dalla Commissione Europea con il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea, e poi approvata dal Parlamento europeo lo scorso ottobre. Vale per tutti i cittadini dell’Unione Europea e include le chiamate, i messaggi e il traffico dati. E ben presto, assicura il commissario all’Economia Digitale Gunther Oettinger, «le tariffe roaming diventeranno una memoria del passato».

ROAMING UNIONE EUROPEA ROAMING UNIONE EUROPEA

 

Le nuove norme, sottolinea ancora Oettinger, «evitano la frammentazione in un singolo mercato europeo facilitando rapporti e scambi attraverso i confini». «Grazie a questoaccordo, - aggiunge la relatrice del provvedimento, Pilar del Castillo (Ppe) - l’Europa diventerà anche l’unica regione in mondo che garantisce giuridicamente Internet aperta e neutralità della Rete. Il principio della neutralità della rete sarà applicato direttamente nei 28 stati membri. Garantisce anche che non avremo Internet a due velocità».

 

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In concreto, la riduzione consiste nel fatto che si pagherà la tariffa prevista dal proprio contratto telefonico per l’utilizzo in Italia, con un’aggiunta di 5 centesimi al minuto per le chiamate in uscita, 1 centesimo al minuto per le chiamate in entrata, 2 centesimi per inviare sms e 5 centesimi a megabyte per lo scambio di dati e navigare su Internet.

 

Del resto la Commissione Europea ha cominciato da tempo un percorso per la progressiva riduzione del roaming, diretto alla completa abolizione: dal 2007, quando sono state avviate le prime azioni, i prezzi sono calati per le chiamate di circa l’80 per cento, e per i dati del 91 per cento, mentre di contro nel frattempo il volume del mercato del roaming dati è cresciuto del 630 per cento nel periodo considerato.

 

La nuove norme dispongono anche che se gli operatori possono dimostrare che non sono in grado di recuperare i loro costi, incidendo sui prezzi interni, le autorità nazionali di regolamentazione potrebbero autorizzarli ad imporre, in casi eccezionali, maggiorazioni minime per recuperarli. I deputati hanno avuto garanzie che le autorità nazionali di regolamentazione avranno i mezzi per modificare o respingere le sovrattasse.

 

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Per proteggere il settore da abusi, come il “roaming permanente”, gli operatori potranno, in alcune circostanze, essere autorizzati ad addebitare una tariffa di lieve entità, più bassa rispetto agli attuali tetti, sulla base del principio dell’”uso corretto”. I dettagli saranno definiti dalla Commissione e dalle autorità nazionali. Si prevede inoltre che le imprese che offrono l’accesso a Internet siano obbligate a trattare tutto il traffico dati in modo equivalente.

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