
DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN…
Valerio Porcu per www.tomshw.it
Google, Microsoft, Apple, Facebook, Twitter, AOL, LinkedIn, Yahoo si sono unite in un'iniziativa chiamata Reform Government Surveillance, o "Riforma della Sorveglianza Governativa". L'obiettivo è convincere il governo statunitense a cambiare quei comportamenti fatti emergere da E. Snowden e che hanno fatto nascere il cosiddetto scandalo "datagate".
Le aziende coinvolte "credono che sia tempo per i governi del mondo di cambiare le abitudini e le leggi sulla sorveglianza delle persone e sull'accesso all'informazione", si legge sul sito dell'iniziativa (reformgovernmentsurveillance.com/), che tuttavia risulta al momento non funzionante. "Crediamo che le attuali leggi vadano riformate".
Il riferimento è ovviamente alle attività della NSA e di altre agenzie - anche europee - che monitorano costantemente le comunicazioni di tutto il mondo, e che hanno sollevato critiche da ogni parte perché violano la privacy dei cittadini. Il loro obiettivo ufficiale è garantire la sicurezza di tutti noi, ma non tutti sono persuasi che sia il metodo giusto, né che sia efficace.
Le grandi società hi-tech chiedono in particolare che i poteri dei governi siano limitati, che ci siano più responsabilità e strumenti di controllo, che ci sia più trasparenza riguardo alle richieste fatte alle società stesse, che si rispetti la libera circolazione d'informazioni e la privacy dei cittadini anche in paesi con leggi più restrittive di quelle statunitensi - come nella maggior parte degli stati europei.
Uno dei problemi citati, quello della trasparenza, era già emerso in passato: Microsoft, Google, Facebook e altri vorrebbero raccontarci tutte le richieste che ricevono da NSA, FBI, CIA e simili. E però non possono farlo, e questo è uno dei nodi da sciogliere.
Perché è un problema? L'ipotesi più probabile è che queste società temano di perdere l'affetto dei propri utenti, almeno in un primo momento. A lungo andare potrebbe diventare un problema: perché oggi come consumatori europei non abbiamo scelta, ma se domani dovesse nascere qualche alternativa (a Gmail, SkyDrive, iCloud e così via) fatta in Europa e rispettosa della privacy, che cosa accadrebbe? Qualcuno potrebbe pensare di cambiare, e forse è proprio questo che i giganti hi-tech temono.
DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN…
CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI…
DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI…
DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL…
DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT…
DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI…