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SMANTELLATA LA “BANDA DEL TAXI” - ARRESTATI MOHAMED NASSAR E BRIAN MASTANDREA PER LE RAPINE A DUE TASSISTI A MILANO - I DUE STAVANO PER SCAPPARE IN SALENTO, PER FAR CALMARE LE ACQUE - SU FACEBOOK MASTANDREA MOSTRAVA UNA FOTO/COLLAGE CON I GANGSTER PIÙ FAMOSI DELLA STORIA DEL CINEMA, L’ALTRO OSTENTAVA IL SUO PITBULL - IL TERZO COMPLICE (MA POTREBBERO ESSERE ANCHE DUE, CHE SI SONO SCAMBIATI IL POSTO ACCANTO ALLA COPPIA NEI DUE COLPI) E’ GIÀ NEL MIRINO… - VIDEO

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Gianni Santucci per il “Corriere della Sera - Edizione Milano”

 

MOHAMED NASSAR

In Salento non andavano in vacanza. Cercavano un appoggio. Un posto dove restare «imboscati» per qualche tempo. Lontano da Milano e da Quarto Oggiaro , dove qualcuno, in quartiere, quando è iniziato a circolare online il video della loro prima rapina, li ha presi e ha detto: «Ma che casini fate? Non l'avete vista la telecamera? Vi si riconosce in faccia...».

 

No, la telecamera nell'abitacolo dei due taxi che hanno assaltato le sere del 10 e del 12 agosto non l'avevano notata, anche perché probabilmente troppo «carichi» per la cocaina che avevano pippato . E così, proprio dall'analisi di quelle immagini, i poliziotti della Quinta sezione della Mobile e del commissariato di Quarto Oggiaro hanno avuto quasi da subito la certezza che due dei rapinatori fossero Mohamed Nassar, 27 anni, nato a Milano e di nazionalità egiziana, e Brian Mastrandrea, 22 anni, entrambi con precedenti, e per questo «facce note» alle forze dell'ordine.

 

BRIAN MASTANDREA

Le intercettazioni, partite subito, nelle ore successive hanno rivelato che i due stavano per scappare. Appena l'hanno capito, gli investigatori sono andati a tirarli giù dal treno che da Rogoredo, venerdì sera, stava partendo per la Puglia. Indagine rapida. Manca solo un pezzo: il terzo complice (ma potrebbero essere anche due, che si sono scambiati il posto accanto alla coppia nei due colpi) sul quale gli uomini coordinati dal dirigente della Mobile Marco Calì avrebbero già buone tracce.

 

«Ci è andata bene la prima, così abbiamo fatto anche la seconda», ha raccontato uno degli arrestati. Confessando che erano entrati in una sorta di serialità, e che avrebbero continuato a rapinare tassisti con la tecnica balorda ripresa nei video: uno bloccava il guidatore da dietro prendendolo al collo (nel primo caso con un coltellino), altri due scendevano e iniziavano a frugare ovunque attraverso i due sportelli anteriori, per prendere portafogli, monete, orologi.

MILANO - RAPINA A UN TAXI

 

«Ci sono cascato», si sente dire il primo tassista rapinato: i tre prendevano la corsa in centro, dopo aver passato la serata, indicavano la generica direzione Quarto Oggiaro, il loro quartiere, e una volta in zona guidavano il tassista verso una strada deserta e «comoda» per la rapina. Su Facebook il rapinatore più giovane si presenta con una foto/collage che accosta tutti i gangster più famosi della storia del cinema (con al centro Al Pacino/ Scarface ); mentre il più anziano mostra i video degli addestramenti del suo pitbull.

MILANO - RAPINA A UN TAXI

 

«Non dei malavitosi di alto livello - riflette un investigatore - ma i profili di criminali di quartiere pericolosi per la spregiudicatezza nel commettere le rapine e per il consumo di droga». Prima di spostarsi a Rogoredo e cercare di scappare da Milano, uno s' era tagliato la barba (molto evidente nei filmati). Provavano a confondersi tra i ragazzi in partenza per le vacanze.

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