DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
Elena Livieri per “la Stampa”
Un bimbo di cinque anni Covid positivo è ricoverato nella Terapia intensiva pediatrica dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova: è il paziente Covid più piccolo finito in Rianimazione. I medici hanno dovuto intubarlo perché i suoi piccoli polmoni colpiti dall'infezione non gli permettevano più di respirare da solo. Nelle ore successive al ricovero, che risale a giovedì, le sue condizioni sono leggermente migliorate ma il suo quadro clinico rimane ancora critico e la prognosi riservata.
Il tampone a cui è stato sottoposto ha rilevato la positività al Covid 19 e lo screening è stato quindi allargato a tutta la famiglia, per la quale è stato poi disposto l'isolamento. Altri esami sono in corso per indagare in profondità la situazione clinica. Non era mai successo, infatti, che un paziente in così tenera età sviluppasse in forma tanto grave l'infezione. Anzi, finora sembrava che proprio i più piccoli andassero incontro alle conseguenze meno serie.
CORONAVIRUS - PAZIENTE IN TERAPIA INTENSIVA CON IL RESPIRATORE
Per i medici è ora fondamentale capire se si tratta di un caso isolato, magari legato a una condizione pregressa del bambino, o se il virus che sembrava una minaccia seria per lo più per anziani e soggetti con altre patologie, non sia diventato un rischio anche per i più piccoli. È stato ormai accertato, come del resto è facile intuire dalla quotidiana contabilità del Covid 19, che in questa seconda ondata di contagi, fra i bersagli dell'infezione ci siano persone sempre più giovani. Proprio pochi giorni fa sempre dalla Pediatria di Padova è stato dimesso un quindicenne di Chioggia trasferito dall'ospedale della sua città a Padova con diagnosi di positività al Covid 19.
Le sue condizioni non erano gravi tanto da essersi negativizzato in pochi giorni, potendo così fare ritorno a casa. Ma si tratta di due minori ricoverati nel giro di pochi giorni a fronte di meno di dieci pazienti in età pediatrica che da inizio emergenza sono passati per la Pediatria padovana. Anche nelle Terapie intensive, dove i numeri dei ricoveri stanno aumentando - oltre al bimbo ieri c'erano altri tre pazienti - l'età media si è generalmente abbassata.
Dagli over settanta che prevalevano nella prima fase dell'emergenza sanitaria, ora l'età media è sotto i 60 anni. Un trend che solo in parte si spiega con il fatto che gli anziani e le persone più fragili, consapevoli dei rischi a cui vanno incontro, si proteggono di più e rispettano le norme di prevenzione, mentre i giovani sottovalutano il pericolo di contagiarsi e finiscono così dritti nel mirino del Covid.
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