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Francesco Bisozzi per "Il Messaggero"
Il cashback si è fermato e il rimborso maturato dai partecipanti è pari per ora a 18 euro soltanto, una cifra molto distante dai 150 euro promessi in partenza. L'extra cashback di Natale durerà fino al 31 dicembre, però a causa delle chiusure a corrente alternata in vigore dal 24 dicembre, fino all'Epifania i consumi saranno per forza di cose centellinati.
Chi ha abbracciato il piano per il cashback non avrà così molte occasioni per sfoggiare alla cassa carte e app di pagamento per aumentare il rimborso che gli spetta: prima di questo lungo pit stop, stando agli ultimi dati diramati da Palazzo Chigi, oltre 5 milioni di persone avevano aderito all'iniziativa, maturando un cashback potenziale di 90 milioni di euro circa, che fanno appunto in media diciotto euro di rimborso a testa.
Lo scopo del cashback non è solo quello di rilanciare i consumi, ma anche di dare filo da torcere all'evasione, e secondo i numeri registrati da Satispay, tra le app di pagamento tramite cui si può accedere ai rimborsi, che a dicembre ha visto una crescita del 50 per cento della spesa media dei suoi utenti attivi rispetto allo stesso periodo del 2019, un piccolo spostamento dal contante alla moneta elettronica sembra esserci stato. Tuttavia, chi sperava di svoltare un pranzo di Natale gratis con l'extra cashback di Natale rimarrà inevitabilmente deluso. Critici i negozianti.
GIUSEPPE CONTE CONFERENZA STAMPA
Confesercenti ritiene che un premio da 150 euro per chi fa acquisti senza contante non sia sufficiente a spianare la strada alle transazioni elettroniche. «Tra zone rosse e arancioni, le aspettative sulle vendite per il periodo delle feste si sono inevitabilmente abbassate e pure il cashback resterà vittima delle chiusure: la scelta di anticiparlo a Natale si è rivelata affrettata», aggiunge il segretario generale dell'associazione Mauro Bussoni.
LA SERRATA I commercianti avvertono che pure la lotteria degli scontrini si avvia verso una falsa partenza in caso di mancata proroga. Ma lo slittamento della lotteria a febbraio avrebbe trovato spazio all'ultimo nel Milleproroghe. La serrata dei ristoranti, che una volta fuori dalla zona rossa potranno lavorare per qualche giorno solo in ottica asporto, contribuirà in maniera determinante a tenere bassi i consumi fino a gennaio. E le consegne di pasti a domicilio non basteranno da sole a mettere le ali al cashback. In questo caso inoltre le spese vengono conteggiate solo se si paga alla consegna via pos.
Per il cashback di Natale il governo ha stanziato quasi 230 milioni, troppo pochi per assicurare rimborsi da 150 euro a tutti i partecipanti. Se tutti i 5,3 milioni di cittadini che hanno aderito all'iniziativa riuscissero a spendere con carte e app 1500 euro entro la fine dell'anno allora lo Stato andrebbe sotto di 500 milioni di euro, visto che per risarcire gli aventi diritto avrebbe bisogno di 750 milioni.
La buona notizia, che tanto buona non è, è che il cashback potenziale maturato come detto è di 90 milioni di euro, mentre quello esigibile (sarebbe a dire quello maturato da chi ha superato la soglia dei 10 acquisti elettronici e dunque ha diritto a richiederlo) è inferiore a 40 milioni.
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