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IL SOLITO CLAN CLAN - SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 131 MILIONI DI EURO, E 57 INDAGATI, IN UNA OPERAZIONE DELLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA IN CORSO IN TUTTA ITALIA - LE 18 PERSONE CHE HANNO RICEVUTO UNA MISURA CAUTELARE SONO RITENUTI MEMBRI DI DUE GRUPPI MAFIOSI, RADICATI A ROMA E FINALIZZATI A ESTORSIONI, USURA, FITTIZIA INTESTAZIONE DI BENI, RICICLAGGIO, AUTORICICLAGGIO E REIMPIEGO IN ATTIVITÀ ECONOMICHE DI PROVENTI ILLECITI - I RAPPORTI CON I CLAN DI CAMORRA MAZZARELLA-D'AMICO, LE COSCHE DELLA 'NDRANGHETA MANCUSO E MAZZAFERRO E I SENESE…

(ANSA) - ROMA, 09 LUG - Diciotto misure cautelari, sequestro di beni per oltre 131 milioni di euro e 57 indagati. Sono i numeri di una vasta operazione della Direzione Investigativa Antimafia in corso su tutto il territorio nazionale su disposizione della Dda di Roma.

 

DDA - CARABINIERI

Le 18 persone destinatarie dei provvedimenti disposti con un'ordinanza dal gip di Roma sono ritenute gravemente indiziate di far parte di due associazioni, con l'aggravante mafiosa, radicate in Roma e finalizzate alla consumazione di estorsioni, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche di proventi illeciti; reati aggravati dall'aver agevolato i clan di camorra Mazzarella - D'amico, le cosche della 'ndrangheta Mancuso e Mazzaferro e il clan Senese. Le indagini hanno permesso di scoprire l'esistenza di una vera e propria centrale di riciclaggio, operante in Roma e con interessi in tutto il territorio nazionale.

 

DDA - CARABINIERI

A quanto emerso delle indagini avviate nel marzo del 2018 dalla Dia- Centro operativo di Roma con il coordinamento della Dda ,la centrale di riciclaggio si sarebbe avvalsa della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento derivante sia dagli stretti legami con le organizzazioni criminali mafiose tradizionali che per l'immediata disponibilità di armi da guerra e comuni da sparo.

 

Oltre alle misure cautelari personali il gip ha disposto il sequestro preventivo di 3 società e per equivalente fino alla concorrenza della somma complessiva di euro 131.826.000, profitto dei reati, nei confronti dei 57 indagati, da eseguirsi sui beni nella loro disponibilità.