
FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK,…
IL SOLITO CLAN CLAN – IL TRIBUNALE DEL RIESAME CONFERMA LA SCARCERAZIONE PER 15 COMPONENTI DELLA FAMIGLIA CAMORRISTICA DEI MOCCIA DI AFRAGOLA, PER DECORRENZA DEI TERMINI DI CUSTODIA CAUTELARI – IL PROCESSO, CHE VA AVANTI DA PIÙ DI 3 ANNI, POTRÀ PROSEGUIRE CON ALCUNI DEI BOSS A PIEDE LIBERO - ALL'UDIENZA DEL 16 SETTEMBRE IL COLLEGIO DELLA SETTIMA SEZIONE PENALE AVEVA FISSATO QUATTRO UDIENZE ALLA SETTIMANA PER I PROSSIMI DUE MESI (32 IN SESSANTA GIORNI), MA GLI AVVOCATI PROTESTANO…
Estratto dell’articolo di Dario Del Porto per “la Repubblica”
Il Tribunale del Riesame conferma le scarcerazioni per decorrenza dei termini di 15 dei 43 imputati del processo sulle ramificazioni del clan Moccia. I giudici hanno respinto il ricorso presentato dalla Procura di Napoli e accolto le tesi degli avvocati. Le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni, il dibattimento, che va avanti da più di tre anni, potrà proseguire con alcuni dei suoi protagonisti, fra i quali i principali esponenti della famiglia di Afragola, a piede libero.
All'udienza del 16 settembre il collegio della settima sezione penale aveva fissato quattro udienze alla settimana per i prossimi due mesi, dunque 32 in sessanta giorni. Una scelta dettata dall'esigenza di scongiurare un nuovo cambiamento di collegio dopo il trasferimento alla Procura generale della Cassazione di uno dei componenti, il giudice Michele Ciambellini. La presa di possesso nel nuovo incarico è stata posticipata di tre mesi, più eventuali altri tre, poi il magistrato dovrà lasciare il Centro direzionale.
Ma ora, in una nota firmata dal presidente della Camera penale Marco Muscariello e dal presidente dell'Ordine forense Carmine Foresta, gli avvocati protestano. Questo "calendario accelerato", imposto per evitare l'ennesimo cambio di collegio giudicante, «mortifica il lavoro dei difensori e li pone nell'impossibilità di esercitare il proprio mandato in modo efficace, nonostante non sussistano questioni legate alla decorrenza dei termini di prescrizione», affermano le toghe che, pur senza mani nominare espressamente il processo Moccia, lamentano «la disparità di tempo concessa alla pubblica accusa per la raccolta delle prove e quella ora imposta alla difesa».
[…] Sono state celebrate già più di sessanta udienze. Ne sono servite più di venti per un solo testimone, un ufficiale di polizia giudiziaria. Agli atti, 66mila pagine di intercettazioni e 15mila pagine di verbale di collaboratori di giustizia. Il tempo però scorre e con esso i termini di custodia che erano stati sospesi a giugno 2023.
E si arriva a oggi. La difesa pone la questione della scadenza avendo gli imputati trascorso ormai tre anni in cella senza che sia arrivata la sentenza di primo grado. La sesta sezione penale, competente per il periodo feriale, accoglie questa tesi e, in due diversi provvedimenti, ritiene concluso il periodo massimo consentito dalla legge a partire già dal 25 luglio scorso. Il tetto dei tre anni, argomentano i magistrati, va ritenuto «insuperabile», dunque non può essere interrotto neanche dalla dichiarazione di incompetenza territoriale da parte del tribunale di Napoli Nord seguita dalla trasmissione degli atti nel capoluogo. […]
FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK,…
DAGOREPORT - VENEZIA IN GONDOLA PER DARE IL BENVENUTO A BEATRICE VENEZI, NOVELLA DIRETTORE MUSICALE…
SULLA LEGGE CHE IMPEDIVA AI SOVRINTENDENTI DEI TEATRI LIRICI DI RESTARE IN CARICA DOPO IL…
DAGOREPORT- SE IN RAI SI BALLA LA RUMBA, IN MEDIASET IMPAZZA UN ISTERICO ‘’BALLO DI SAN VITO’’ -…
DAGOREPORT: IL GRANDE BLUFF - ALLA GRANCASSA SUONATA IN GLORIA DI GIORGIA MELONI DA PARTE DEI MEDIA…
DAGOREPORT: TE LO DÒ IO IL TERZO POLO BANCARIO! – IL CEO DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, GRAZIE AL…