RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
1 - L'IMPIEGATO SPIONE SI DIFENDE "HO GIÀ DIMENTICATO TUTTO" MA ANCHE LA BANCA È INDAGATA
Estratto dell’articolo di Irene Famà per “la Stampa”
Le ricerche sui politici? «Mera curiosità». Quelle sui colleghi? «Ancora curiosità. Lo posso affermare con certezza». Parenti? Amici? Conoscenti? Vicini di casa? «Molti erano anziani, poco avvezzi alla tecnologia. Mi chiedevano un aiuto e non volevo sembrare scortese».
Vincenzo Coviello, il dipendente "spione" che dalla sua postazione ha sbirciato i conti correnti di oltre 3500 persone in tutta Italia, si giustifica. «Guardavo per poco tempo», dice. Cinque minuti, dalle 16.21 alle 16.25, sul profilo della Premier. Qualcuno in più su quello di Mario Draghi. Certo è che per due anni nessuno si è accorto di nulla. E così il bancario ora è indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e di aver violato la sicurezza dello Stato. E la Banca per aver violato la legge 231 del 2001. Ovvero per non aver correttamente vigilato.
Vincenzo Coviello si difende. Lo scorso 30 luglio invia a Intesa Sanpaolo una memoria lunga e dettagliata. Inizia dalla vita professionale: successi e amarezze. Il Banco di Napoli, subito dopo il servizio militare, poi la filiale di Bitonto e il percorso di Gestore Small Business. Altre città: Giovinazzo, Corato, Bari, Barletta. Dal 12 aprile 2021 arriva a Bisceglie e gestisce la clientela business del settore agro-alimentare.
«Ho sempre dimostrato spirito di abnegazione», scrive. «Ma ho avuto l'impressione che gli ultimi due incarichi fossero meno qualificanti». Coviello, che racconta di aver gestito negli anni «un portafoglio di circa 220 aziende distribuito su una decina di piazze», si sente messo da parte. E lo racconta anche alla sua psicologa. La clientela di cui si deve occupare gli pare di «scarso rilievo economico». La sua stanza? «Isolata dal resto della filiale». La sua carriera gli pare arrivata a un punto di stallo, senza possibilità di emergere o avanzare.
Si intrecciano quelle ricerche. Quotidiane. Schizofreniche, almeno all'apparenza. Spaziano dall'entourage intorno alla premier ai ministri ai vip. Sul conto corrente di Noemi Bocchi, la fidanzata di Totti, trascorre appena tre secondi. Spia Flavio Briatore, Alessandro Gassman, Valeria Marini, Paolo Bonolis, Francesca Pascale, Paola Turci. E ancora.
Adriano Celentano, Antonello Venditti, Carlo Verdone, Rita Dalla Chiesa.
Un controllo su Andrea Agnelli e sulla Juventus Fc. Uno su Diego Armando Maradona e sul fratello Hugo Ernan. E un altro su Maurizio Costanzo. Ad un certo punto, nel lungo elenco al vaglio dei carabinieri della polizia giudiziaria di Bari, compare anche la Caritas.
Che si tratti di lavori su commissione o semplice curiosità, la vicenda di Coviello si intreccia con altre simili. […] La procura di Bari, diretta da Roberto Rossi, indaga anche su possibili mandanti.
Vincenzo Coviello […] cerca di ridurre la portata delle sue ricerche […] Si racconta come ossessionato dal controllo. […] E i settemila accessi abusivi per spiare 34 politici, 43 vip e una settantina di dipendenti di Intesa Sanpaolo, perlopiù manager e dirigenti? La banca scopre le anomalie. Avvia un'indagine interna, scatta un procedimento disciplinare e l'8 agosto Coviello viene licenziato. «[…] Per regolare questa mia compulsività, mi sono anche rivolto a uno psicologo. Ho preso dei farmaci». Coviello si scusa […] poi la rassicurazione: «I dati non sono stati né trasferiti né salvati e non sono nella maniera più assoluta tra i miei ricordi». Infine un laconico «non lo farò mai più».
2 - UN ANNO E MEZZO DI ACCESSI PRIMA CHE SCATTASSE L'ALLARME
Estratto dell’articolo di Gianluca Paolucci per “la Stampa”
Almeno un anno e mezzo di controlli quasi ossessivi di conti correnti di clienti di Intesa prima che scattasse l'allarme. Politici, sportivi, personaggi dello spettacolo, imprenditori e loro familiari. Vincenzo Coviello, il dipendente pugliese di Intesa Sanpaolo al centro dell'ennesimo caso di "spionaggio", ha agito di fatto indisturbato per mesi.
Non si è limitato ai conti correnti: ha "controllato" anche i dettagli dei contratti, le carte di credito con le specifiche di singole operazioni, gli investimenti finanziari per migliaia di clienti, famosi e non. Mostrando un'enorme falla nella sicurezza dei dati della principale banca italiana.
Il primo allarme però, secondo i documenti consultati da La Stampa, scatta nell'ottobre del 2023. Una "ordinaria attività di controllo" condotta dalla funzione privacy della banca fa emergere che il 12 ottobre 2023 Coviello è entrato nell'estratto conto della carta di credito di I.V., parente di Coviello e cliente della filiale numero 10 di Bari, controllando i movimenti della carta dal primo al 12 ottobre. Coviello viene quindi convocato pochi giorni dopo dal direttore della sua filiale (Agribusiness di Barletta) per fornire spiegazioni. E dice che «probabilmente» si è trattato di un «mero errore di digitazione» dei codici «mentre eseguiva dei normali controlli» sui clienti a lui assegnati.
Tutto finito? No, perché mesi dopo arriva a Coviello una richiesta di chiarimenti anche dalla Funzione Privacy, sempre per quel solo episodio. A quel punto, Coviello cambia versione e spiega di aver controllato quella carta di credito «per ragioni che esulano dall'attività lavorativa». Siamo al 6 marzo del 2024. E solo a quel punto partono i controlli più approfonditi, che fanno emergere la mole e la "qualità" degli accessi indebiti dell'impiegato pugliese.
rita dalla chiesa foto di bacco
Sono i numeri già emersi in questi giorni: 6.637 accessi ai dati di 3.572 clienti in 679 filiali diverse […] Tra questi, 77 personaggi del mondo politico, dello spettacolo, dello sport e della cronaca e 6 nominativi ad essi collegati. Inoltre, 73 colleghi di Intesa Sanpaolo, «compresi soggetti apicali». Tra questi, anche l'ad della banca, Carlo Messina.
La maggior parte degli accessi riguarda privati cittadini, concittadini, vicini di casa, parenti e conoscenti. Per 18 volte guarda i conti di un omonimo cliente di una filiale in Lazio, per 331 volte consulta i dati di F.F..
Secondo quanto ricostruito, il numero delle personalità politiche oggetto delle interrogazioni da parte del dipendente licenziato dalla banca è stato di 34. Altre 43 sono personalità note alle cronache in quanto figure del mondo dello sport, dello spettacolo e altro. A questo punto, scattano tutti gli alert interni: Coviello viene interpellato dall'audit interno, assicura di non aver scaricato materiale, di non aver scattato fotografie, di aver agito di sua iniziativa e di non aver divulgato le informazioni a nessuno.
Dice anche di non aver effettuato altri accessi dopo il "richiamo" del suo superiore in ottobre, ma almeno in questo non dice il vero: ha compito altri 347 accessi, su 261 clienti al di fuori del suo perimetro di attività. Tra questi, si spiega, non ci sarebbero più personaggi politici. Nel maggio scorso Coviello viene sospeso, ad agosto definitivamente licenziato. […]
Ultimi Dagoreport
FLASH! - LA GIORNALISTA E CONDUTTRICE DI CANALE5 SIMONA BRANCHETTI, STIMATA PROFESSIONALMENTE DA…
DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
FLASH! - AVVISATE CASTAGNA, GIORGETTI, FAZZOLARI, MILLERI E CALTAGIRONE: UNICREDIT PASSA ALL'AZIONE …
DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E…
DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO,…