monica penitenti

I FIGLI? LI FANNO SOLO I RICCHI. TANTO LI LASCIANO CRESCERE AGLI ALTRI – LA STORIA DI MONICA PENITENTI, 59ENNE E TATA DA 500 EURO AL GIORNO: PARLA TRE LINGUE, LAVORA 24 ORE AL GIORNO E GIRA IL MONDO GRAZIE AI RICCONI CHE FANNO I FIGLI PER FARLI EDUCARE DA BABY SITTER QUALIFICATE – IL SUO RACCONTO: “ALCUNI PICCOLI SONO PERSI NEL 'TROPPO'. CASE TROPPO SPAZIOSE, TROPPI VESTITI, TROPPI GIOCATTOLI. A VOLTE ANCHE NOI TATE VENIAMO SFOGGIATE IN PUBBLICO COME STATUS SYMBOL…”

Estratto dell’articolo di Paola Caretti per “la Stampa”

 

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Quanto vale la crescita armoniosa di un bambino? E quanto la fiducia e la stima nei confronti di chi se ne occupa? Ci sono professioni in cui la cura della persona non prevede solo assistenza o sorveglianza, ma soprattutto preparazione culturale e sensibilità. È il caso del mestiere della baby sitter, figura a volte sottovalutata, alla quale però si affidano temporaneamente le chiavi dello sviluppo dei figli.

 

Monica Penitenti, 59 anni, è una tata o, usando un termine inglese decisamente più affascinante, una nanny. Come una moderna Mary Poppins, la bambinaia dalle mille magie che tutti vorrebbero in casa, da quindici anni gira il mondo e vive per tre o sei mesi presso famiglie altolocate, disposte a corrisponderle una lauta retribuzione giornaliera per la sua presenza.

TATA

 

«Sono cresciuta fino ai 13 anni a Gravellona Toce, dove ho trascorso un'infanzia piena di difficoltà - dice -, poi mi sono trasferita a Scauri sulla costa laziale e al momento sono una tata internazionale. Mi occupo di bambini e bambine dai tre mesi in su, mettendoli a regola con un approccio montessoriano, che attiene alla filosofia del gentle parenting, la genitorialità gentile». […]

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Monica parla inglese, francese e comprende lo spagnolo: in questi anni ha lavorato in Francia, nel Principato di Monaco, in Belgio, Norvegia, alle Seychelles, negli Stati Uniti da Miami a San Francisco. «Ma tra un incarico e l'altro, lavorando 24 ore al giorno - spiega - ho bisogno di staccare e di restaurare quella piega del cuore che sento quando lascio un bambino».

 

La tariffa per una occupazione che prevede ottime competenze, quindi per una tata «di lusso», varia da 150 a 500 sterline al giorno. «Questo privilegio naturalmente può permetterselo solo quel famoso 1% del mondo che detiene la gran parte della ricchezza globale» sottolinea Penitenti […].

TATA

 

Le famiglie con le quali vive la tata non sono solo benestanti, sono decisamente ricche. E spesso la disponibilità di denaro fa emergere il lato più volubile, originale, capriccioso delle persone. «Io sono sempre dalla parte dei bambini - dice -. Anche quando fanno qualcosa di sbagliato, c'è sempre qualcuno alle spalle che non ha spiegato loro le cose nel modo giusto affinché potessero capirle. Alcuni piccoli sono persi nel "troppo".

 

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Troppi adulti che intervengono, case troppo spaziose, troppi vestiti, troppi giocattoli, cibo a ogni orario senza regole, troppa esposizione sociale. Incapaci di seguire un percorso, senza riferimenti. A volte anche noi tate, quando siamo ingaggiate, veniamo sfoggiate in pubblico come status symbol. Si mostra agli altri il privilegio di avere una nanny che viene da una agenzia londinese, che parla più lingue, che è montessoriana e via dicendo […]».

TATA