DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Caricava le clienti sul suo taxi e poi abusava di loro. I carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno messo agli arresti domiciliari un tassista romano di 46 anni, responsabile di due episodi di violenza sessuale nei confronti di due donne. Il provvedimento cautelare rappresenta l’esito di un’attività investigativa che ha permesso di ricostruire, con esattezza, due diversi episodi avvenuti ad aprile 2017 e gennaio 2020, nei confronti rispettivamente di una ragazza statunitense ed una italiana.
Nel primo episodio l'uomo, sfruttando la propria professione di tassista, dopo aver prelevato una 20enne americana ed averla fatta accomodare nel sedile posteriore dell’autovettura, ha iniziato a palpeggiarle le parti intime nonostante le resistenze della ragazza. Il tassista inoltre si sarebbe anche fermato per passare sul sedile posteriore, non riuscendo a completare il rapporto sessuale solo a causa della forte opposizione della giovane.
Nel secondo episodio, il tassista avrebbe invece abusato di una 34enne romana, dopo averla accompagnata a casa mentre lei era completamente incosciente a causa dell’eccessivo consumo di bevande alcoliche. Sarebbe stato lo stesso autore del reato a contattare la vittima con l’intento di rivederla, informandola che i due avevano avuto un rapporto sessuale, la sera precedente.
L’uomo adesso è sottoposto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in esecuzione a un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura.
"Indossi la mascherina". Un invito che però mal digerito tanto che il giovane, un 24enne nigeriano, l'ha strattonata, messa in un angolo e provato a violentarla nella stazione di Roma Tiburtina. Una aggressione a sfondo sessuale finita con l'arresto del molestatore bloccato dagli agenti della PolFer. Vittima una capotreno, medicata e soccorsa dopo i fatti consumati nella giornata del 31 agosto.
Secondo quanto ricostruito l'aggressore era sul treno delle 14 proveniente da Tivoli verso Roma. Sceso dal convoglio ha seguito la capotreno nella stazione Tiburtina. Intorno a lui ci sono altri passeggeri, ma nessuno sospetta delle sue intenzioni.
Si avvicina alla capotreno, la segue. Lei gli ricorda di mantenere un distanziamento sociale adeguato e di indossare la mascherina.
Un doppio avvertimento inutile, tanto che il 24enne anziché rispettare l'obbligo imposto dalle regole previste per contenere il contagio, afferra la donna da dietro, la blocca e la spinge in un angolo. L'uomo la palpeggia, cerca di violentarla.
La capotreno urla e gli agenti della Polfer liberano la donna e bloccano il nigeriano. Il processo per direttissima si è svolto nella giornata del 1 settembre e, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il 24enne nigeriano è stato processato e condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione con l'accusa di violenza sessuale.
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