DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
DAGONEWS
Il tassista che ha guidato il principe Harry, sua moglie Meghan Markle e sua madre per le strade di New York durante il fatidico inseguimento in macchina ha smentito la versione dei Sussex.
Sukhcharn Singh ha preso i duchi dal 19° distretto del dipartimento di polizia di New York City martedì sera, dove si erano nascosti nel tentativo di seminare i paparazzi. Ma parlando con la NBC, il tassista ridimensiona l’evento e racconta di non essersi mai sentito in pericolo. «Penso che sia esagerato. New York City è il posto più sicuro dove stare. Ci sono stazioni di polizia, ci sono poliziotti a ogni angolo, quindi non c'è motivo di aver paura».
Al “Washington Post” ha poi detto che Meghan e la sicurezza di Harry gli hanno chiesto di tornare alla stazione di polizia per il timore che la loro posizione sarebbe stata condivisa con più persone.
principe harry meghan markle 1
«Non credo che lo definirei un inseguimento - ha detto - Non mi sono mai sentito in pericolo. Non è stato un inseguimento in macchina come in un film. Loro erano silenziosi e sembravano spaventati, ma è New York, è sicura».
meghan marklemeghan markle 2meghan markle principe harry 1meghan markle principe harry 1meghan markle principe harry 4meghan markle principe harry 2meghan markle principe harry doria ragland 2meghan markle principe harry doria ragland 1meghan markle principe harry 3meghan markle principe harry 6meghan markle principe harry 5meghan markle 1sukhcharn singh 1
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…