DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Luca Telese per La Verità
Niente duello tv fra Maria Elena Boschi e Renato Brunetta (lunedì scorso da Mentana) e nemmeno tra Matteo Renzi e Renato Brunetta (domani da Del Debbio). Fatevi una domanda: perché al comitato del Sì, solo il nome del capogruppo azzurro suscita timore? Se il Sì dovesse perdere, gli spin doctor, con le loro fisime e i loro calcoli cervellotici avranno contribuito. Ma alla disfatta.
Quando dici di no all' ultimo minuto ottieni due cose. Che l' incontro giudicato sfavorevole dagli «aggiustatori di parabole» non abbia luogo (con vantaggio del loro assistito). E che l' indesiderato non vada in tv, perché il tuo rifiuto fa saltare il duello. È libero Renzi di aver paura, ma è inquietante che l' effetto disdetta inibisca la presenza dell' avversario:
Brunetta è una specie di trapano che fin dalle prime ore della mattina tempesta di slide amici e nemici, conosce la riforma come il giovane papa di Sorrentino conosce il rosario (meglio di Renzi e della Boschi, quindi). Sa spiegare, e, al contrario dell' ottimo professor Zagrebelsky, non pensa che gli italiani siano eccitati dal dilemma del «munus senatoriale». Solo 10 giorni fa per gli spin doctor renziani la priorità era recuperare «a sinistra».
Quindi scegli come avversario Brunetta, lo presenti come un pericoloso orco berlusconiano, speri di recuperare i voti degli sprovveduti nel popolo del Pd. Poi però scopri che l' effetto referendum è tale che Brunetta diventa più simpatico di te persino a sinistra. Lo spin doctor cambia linea. Quei duelli pensati con logica di marketing diventano un boomerang. Brunetta, fra l' altro, è un dobermann del polemismo televisivo, se azzanna l' osso difficilmente lo molla. Dopo la scenata della Boschi a una settantenne di Zurigo, al Sì sanno che quel video è un dramma per chiunque prediliga la saggia linea Farinetti («Torniamo simpatici»).
L' annullamento del duello da Del Debbio, che Renzi aveva addirittura auspicato, rivela che tutta la squadra è in tilt. Dopo aver voluto solo ottuagenari o pensosi costituzionalisti, ora quelli del Sì devono fare il corpo a corpo. E la paura di Brunetta diventa la resa del sofisticato comunicatore che dice: «C' è un solo modo per vincere questo duello. Non farlo».
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