“TI TAGLIO LA TESTA E LA MANDO A TUA MADRE” - UN RICCO UOMO D’AFFARI IRANIANO PICCHIAVA E MINACCIAVA LA COMPAGNA, UN AVVOCATO PENALISTA DI MILANO, CHE DOPO ANNI DI SOPRUSI SI È CONVINTA A DENUNCIARLO - IL 52ENNE HA TENTATO DI STRANGOLARLA IN UN RISTORANTE, LE HA SFERRATO UN PUGNO IN FACCIA IN AEROPORTO E L’HA PICCHIATA IN DIVERSE OCCASIONI. L’EPISODIO PIÙ GRAVE A LUGLIO A DUBAI: LUI LE HA DATO UN MORSO AL VOLTO, LE HA AZZANNATO UN DITO E L’HA SPEDITA IN OSPEDALE CON LA FRATTURA DELLA MASCELLA. IN UNA DELLE TANTE QUERELE, ALCUNE RITIRATE, LA DONNA CONFESSAVA: “HO PAURA POSSA FAR MALE AI MIEI FIGLI…”

Estratto dell’articolo di Carmine R. Guarino per “la Repubblica”

violenza sulle donne

Le violenze, le minacce erano iniziate subito. Ad agosto 2022, quando stavano insieme da appena due mesi, durante una vacanza all'isola d'Elba, lei — in compagnia dei due figli — era già finita nel mirino del suo compagno, un ricco uomo d'affari iraniano di 52 anni.

«Una sera mi ha raggiunta nella mia stanza, mi ha picchiata, tentando di strangolarmi. Abbiamo comunque continuato con la relazione, pur perseverando lui negli insulti e nelle umiliazioni, dicendomi che il suo intento fosse quello di punirmi».

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Una promessa fatta dall'uomo a S.M., 47 anni, avvocato penalista del foro di Milano, che per più di due anni ha sopportato le botte e i ricatti del compagno, da due giorni agli arresti domiciliari con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali su ordine del gip Roberto Crepaldi.

A ricostruire la lunga storia di sopraffazioni e violenze sono stati i carabinieri […] hanno rimesso insieme un'incredibile serie di episodi.

Partendo da gennaio 2023, quando la legale era stata presa per il collo in un ristorante. Mentre pochi mesi dopo lui le aveva gridato contro «ti spacco la testa». Minaccia poi ripetuta altre volte: «Ti taglio la testa e la mando a tua madre».

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A giugno 2024 la violenza era esplosa all'aeroporto di Nizza: «Sei una donna delle pulizie molto costosa», «io con una stupida che sbaglia il terminal non ci sto», le urla del cinquantaduenne, che poi avrebbe sferrato un pugno al volto della compagna.

Nello stesso mese lui avrebbe poi fatto irruzione nell'appartamento della vittima e l'avrebbe presa a schiaffi lanciando nel cortile le sue valigie.

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Il 19 agosto, nella stessa abitazione in cui lui ora è ai domiciliari, l'avvocatessa sarebbe invece stata presa a calci in pancia e pugni in testa, tanto da finire in ospedale con una prognosi di 25 giorni.

È in quel momento che lei avrebbe deciso di lasciare l'uomo, spesso ubriaco e sotto effetto di sostanze stupefacenti, ma a maggio del 2025 la relazione era ricominciata. Ed erano ricominciate le violenze. Lo scorso 29 luglio l'episodio più grave.

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La coppia è a Dubai, lui le spacca il telefono, poi le morde il volto, le azzanna un dito e le sferra un violentissimo pugno al volto. Lei si sveglia in ospedale, dove scopre che l'hanno operata per la frattura della mascella, nonostante l'uomo dica ai medici che è caduta. In una delle tante querele, alcune poi ritirate, la legale confessa il suo più grande timore: «Ho paura concreta che possa fare del male a me e ai miei figli». Tanto che uno di loro avrebbe «chiesto a Babbo Natale di non vederlo più». […]

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