DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Fabio Fabbretti per www.davidemaggio.it
Tiziana Panella è positiva al Covid ed è lei stessa ad annunciarlo, in un racconto – nero su bianco sul Corriere – quasi straziante. La sua non è una positività qualunque poiché, spiega, “c’è anche il soggetto fragile, sono io”.
La giornalista, conduttrice di Tagadà su La7, racconta che tutto è partito dalla cena della vigilia di Natale in famiglia, a Caserta, dove è tornata insieme alla figlia dopo due anni; ci tiene a dire di averlo fatto dopo aver completato il ciclo di vaccinazioni ed essersi sottoposta a tampone.
“Il 24 a cena, c’è una specie di cappa. Il figlio di mio fratello è positivo, mio fratello non c’è (…) Mi sveglio ed è Natale e sto male e resisto. Il 26 sono a Roma. I sintomi non li riconosco, forse è un’influenza, una intossicazione. Intanto, mi metto in isolamento, aspetto, mi sembra di stare meglio, poi di nuovo male.
La cena del 24 ha colpito, arriva la notizia del primo positivo, il secondo, il terzo, io sarò la quarta. Strike, focolaio familiare. Tutto come da manuale, sembra una puntata di Tagadà. C’è anche il soggetto fragile, sono io”.
Scrive la Panella, che non nasconde il suo personale incubo dovuto al suo stato di salute:
“D’accordo con i medici che mi seguono, continuo la mia terapia abituale che dovrebbe aiutarmi anche contro il Covid. Non basta, sto male. Alziamo il dosaggio“.
myrta merlino tiziana panella foto di bacco
Il tutto mentre “spia” la figlia dentro casa, separate da un vetro perché lei fortunatamente è negativa. Poi arriva la sera del 31 dicembre, l’ultimo dell’anno nonché l’ultimo discorso di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica. Tiziana ammette uno sconforto mai provato prima:
“Parla Mattarella di questa infinita giornata buia, dei medici, della disperazione, delle bare. Comincio a piangere. Piango di paura, di sofferenza fisica, di solitudine. La solitudine può essere una buona compagna di viaggio (…)
Ma la solitudine della malattia è un’altra storia. Sento il sangue che pompa sotto la pelle e la pelle brucia, mi fa male tutto dai reni alle dita delle mani. La gola è piena di spilli, sullo sterno mi hanno piazzato una pietra, la testa è una trottola che gira e pesa. Ho paura".
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