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Estratto da www.repubblica.it
famiglia trovata morta a San Felice a Ema firenze
Lo chiamano anche “killer silenzioso” perché è un gas inodore, insapore e incolore, e che proprio per questo il più delle volte, se disperso nell’aria, può portare alla morte. Il monossido di carbonio (CO) deriva dalla combustione incompleta di idrocarburi.
Lo possono generare fonti diverse, come impianti di riscaldamento domestico, cucine sottoposte a scarsa manutenzione e ventilazione, gas di scarico di veicoli a motore, griglie a carbone, stufe a gas e generatori a benzina.
E infine si può però sviluppare anche durante un incendio. Il monossido di carbonio rappresenta la principale causa da avvelenamento da gas tossico e ogni anno sono circa 5.000 i bambini che finiscono in ospedale a causa di un avvelenamento accidentale.
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Ma come avviene l’intossicazione? il monossido di carbonio viene respirato e si diffonde rapidamente nella circolazione polmonare formando un legame con l'emoglobina molto più forte rispetto al legame che quest’ultima ha con l’ossigeno.
Si crea così la carbossiemoglobina (COHb) e ne deriva una ridotta capacità del sangue di trasportare e cedere ossigeno ai tessuti (ipossia).I bambini sono particolarmente vulnerabili rispetto agli adulti, perché hanno una maggior frequenza respiratoria e accumulano il gas più velocemente. Inoltre, i più piccoli hanno un aumentato metabolismo e richiesta di ossigeno.
famiglia trovata morta a San Felice a Ema firenze
[…] I sintomi da avvelenamento da monossido di carbonio spesso sono non specifici. Infatti, in assenza di esposizione certa, bisogna fare molta attenzione per distinguerli da altri molto frequenti. I principali nei bambini con intossicazione lieve-moderata sono mal di testa e nausea, avvelenamento che così può essere confuso con un'intossicazione alimentare o con un'infezione virale.
Inoltre, intossicazioni gravi da monossido di carbonio possono essere confuse con altre cause di alterazione dello stato mentale come traumi, chetoacidosi diabetica, meningiti, ipoglicemia o altri avvelenamenti.
[…] La gravità dei sintomi dell'intossicazione dipende dall'intensità dell'esposizione e da fattori predisponenti che riguardano il paziente. La scala è questa:
Avvelenamento lieve (carbossiemoglobina COHb inferiore al 20%): nausea, vomito, cefalea, vertigini, capogiro, dolore toracico, difficoltà respiratoria (dispnea);
Avvelenamento moderato (carbossiemoglobina COHb 20%-40%): sonnolenza, capogiro, vomito, confusione, vertigini, respiro difficoltoso, dolore toracico;
Avvelenamento grave (carbossiemoglobina COHb superiore al 40%): sensazione di debolezza, sonno profondo e spesso invincibile (letargia), incoordinazione, amnesia a breve termine. Si accompagna inoltre a instabilità dei segni vitali (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura, funzione respiratoria) con imminente collasso cardiocircolatorio e neurologico;
Livelli di carbossiemoglobina (COHb) superiori al 60%: i pazienti sono comatosi, possono andare incontro a convulsioni e morte.
INTOSSICAZIONE DA MONOSSIDO DI CARBONIO
Nei lattanti i principali sintomi sono irritabilità, inappetenza e alterazione dello stato di coscienza.
[…] A seconda dei sintomi e del livello di carbossiemoglobina (COHb) - meno frequente - si potranno avere diversi scenari di trattamento dell’intossicazione. Comune è il ricorso al trattamento iperbarico, che determina un notevole aumento della pressione parziale di ossigeno a livello del sangue e dei tessuti accelerando l'eliminazione del monossido di carbonio.
MONOSSIDO DI CARBONIO VS ANIDRIDE CARBONICA
Così facendo, l'ossigenoterapia iperbarica permette di ridurre la gravità e la mortalità. Il ruolo della terapia iperbarica nell'avvelenamento da monossido di carbonio resta tuttavia controverso e non esiste un accordo condiviso sulla sua indicazione.
Secondo le linee guida Simsi (Società italiana di Medicina subacquea e iperbarica) del 2015, oltre ai pazienti con sintomi gravi, trovano indicazione al trattamento con ossigenoterapia iperbarica anche bambini senza sintomi, di età inferiore a 12 anni, con carbossiemoglobina (COHb) superiore al10%.
Allo stato attuale sono in lavorazione le linee guida sul trattamento dell'intossicazione da monossido di carbonio (CO) in età pediatrica, a cui partecipa l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù.
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