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Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
il locomotore del treno deragliato a roma
«Ho sentito un botto, e dopo altri due. Ho capito subito che era qualcosa di metallico. Qualcosa di molto forte che proveniva da sotto il vagone. Ancora ho i brividi al pensiero di cosa sarebbe successo se il treno fosse andato più veloce. Ma per fortuna in quella galleria andava piano».
Stefano Tiziano è uno dei 219 passeggeri del Frecciarossa 9311 Torino-Napoli, senza contare il personale di bordo fra macchinisti, capo treni e assistenti, finito fuori dai binari ieri pomeriggio nella galleria della stazione Serenissima, al Prenestino.
i passeggeri del treno deragliato a roma in galleria
«La gente è andata nel panico, anche perché la carrozza si è riempita di fumo, le luci si sono spente e di conseguenza anche l'aria condizionata», continua il giovane, che dopo un paio d'ore sarebbe dovuto arrivare nel capoluogo partenopeo e invece ha dovuto interrompere il suo viaggio per alcune ore prima di riprendere la strada di casa.
«Sinceramente non credevo al deragliamento, invece poi ci hanno confermato che era successo davvero», conclude Tiziano. Colpi violenti provenienti dai binari, il terrore di essersi ritrovati all'improvviso al buio nel tunnel e anche il fumo che poteva far pensare a un incendio sono una costante nei racconti di chi alle 14.03 si è svegliato dal torpore del viaggio nel peggiore dei modi.
«Un grande spavento - spiega un'altra passeggera, Veronica Modugno - ma anche una grande disponibilità di tutti i soccorritori: i Vigili del Fuoco, i poliziotti, i carabinieri, Trenitalia che ci ha anche fornito un kit di prima necessità. Certo, è stato tutto così improvviso. Ci siamo ritrovati di colpo sui binari».
Fra i viaggiatori non solo tante persone residenti a Napoli e in Campania, dirette a casa per il fine settimana, ma anche turisti stranieri. «Dovevo andare a Sorrento da alcuni amici per una vacanza, adesso mi ritrovo qui per strada aspettando un pullman per un'altra stazione. Mi sono spaventata e anche tanto», ricorda una ragazza californiana con il trolley al seguito.
il locomotore del treno deragliato a roma
Provati dalla brutta avventura anche due turisti inglesi. «Abbiamo sentito un rumore di ferraglia, qualcosa che arrivava dalla parte posteriore del treno. Ci siamo preoccupati perché sentivamo colpi a ripetizione, poi per fortuna ci siamo fermati», dicono. «Eravamo ripartiti da pochi minuti dalla stazione Termini - ricorda ancora Pietro Errichiello -, il treno andava a velocità ridotta, siamo entrati in galleria e abbiamo avvertito tre frenate in rapida successione subito dopo un colpo violento. Come se fosse entrato in azione il freno di emergenza. E poi ci siamo bloccati in mezzo alla galleria».
Nessun ferito, solo un paio di persone con un forte stato d'ansia, ma si sono riprese subito dopo essere uscite dalla galleria. «Avevamo finito di pranzare da poco - racconta Antonio, che abita in un palazzo in viale della Serenissima, davanti alla stazione dei treni Regionali -: a un certo punto con mia moglie abbiamo sentito un botto e poi ha cominciato a tremare tutto. Sembrava il terremoto. Dalla fermata dei treni si è alzata una nuvola di fumo. Abbiamo capito che c'era qualcosa di grave».
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