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DOVEVA ARRIVARE IL MOMENTO IN CUI GLI ADULTI, CIRCONDATI DA GNE'-GNE', URLA E CAPRICCI, MANDASSERO UN BEL "VAFFA" AGLI INSOPPORTABILI BAMBINI (DEGLI ALTRI) - IN PROVINCIA DI TREVISO, UNA COPPIA INFASTIDITA DAL RUMORE CAUSATO DALL’ASILO NIDO CHE SI TROVA SOTTO IL LORO APPARTAMENTO, DA TRE ANNI HA INIZIATO UNA “GUERRIGLIA” CONTRO LA STRUTTURA, CON TANTO DI LANCIO DI RIFIUTI, GETTI D'ACQUA E DETERSIVO, AVVIANDO ANCHE UNA CAUSA CIVILE PER FAR SPOSTARE IL NIDO – LA VICENDA È FINITA DAVANTI AL GIUDICE: I DUE 55ENNI SONO ACCUSATI DI STALKING, “GETTO DI COSE PERICOLOSE” E DANNEGGIAMENTO – UNA VOLTA LA DONNA HA SUONATO IL CAMPANELLO DURANTE IL RIPOSINO DEI PICCOLI, SVEGLIANDO I BIMBI E GRIDANDO LORO “ZINGARI” (COSI' I BAMBINI CAPISCONO COSA VUOL DIRE ROMPE' LI COJONI) 

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Estratto dell’articolo di Denis Barea per https://corrieredelveneto.corriere.it/

 

 

ASILO NIDO

Da almeno tre anni trentacinque bambini di un micronido a Quinto di Treviso sono ostaggio di un conflitto senza esclusione di colpi tra la direzione dell’asilo e una famiglia residente nell’appartamento al piano superiore.

 

Una vera e propria guerra, che ha aperto tre fronti giudiziari: un ricorso civile, un procedimento davanti al giudice di pace e un processo penale che si è aperto ieri in Tribunale. Al centro della contesa c’è il vociare dei piccoli, che disturberebbe la quiete di una coppia sposata.

 

Secondo l’accusa della Procura di Treviso, i due avrebbero fatto di tutto per far «sloggiare» il nido, tanto da finire ora a processo con, a vario titolo, accuse pesanti: stalking nei confronti dell’amministratrice e delle operatrici, getto di cose pericolose e danneggiamento. […]

 

ASILO NIDO

Tutto inizia quando la coppia – marito e moglie, entrambi 55enni – acquista un appartamento sopra il piccolo asilo nido. I nuovi vicini, infastiditi dai rumori dei bambini che giocano e gridano, decidono di far valere il regolamento condominiale, che vieterebbe attività commerciali moleste, e si affidano all’avvocata Michela Sabatini per avviare una causa civile.

 

Ma i tempi della giustizia sono lunghi, e secondo la Procura i due avrebbero deciso di agire in prima persona, dando il via a una vera e propria campagna persecutoria. A partire dal 2022, la coppia avrebbe cominciato a lanciare nel cortile del nido rifiuti di vario genere, compresi avanzi di cibo e detriti.

 

Poi sarebbero passati all’acqua: getti potenti, misti a detersivo, lanciati con idropulitrici e tubi da giardino, avrebbero reso inservibile l’area giochi per impedire ai bambini di uscire, danneggiando anche un ombrellone.

 

ASILO NIDO

In un episodio, la donna avrebbe suonato il campanello del nido durante il riposino, svegliando i bimbi e gridando loro: «Zingari». Le urla avrebbero provocato paura tra i piccoli e allarme tra le operatrici.

 

In un’altra occasione sarebbe entrata nel cortile con il proprio cane, ignorando gli inviti ad allontanarsi per non spaventare i bambini. Un altro episodio, documentato da alcune telecamere, mostra un uomo con il volto coperto da un passamontagna che si introduce nell’area esterna e danneggia con un taglierino il telo plastificato di protezione.

 

Tutti episodi che i due coniugi negano categoricamente. Ma la guerra è tutt’altro che finita. Il Comune di Quinto, dopo le segnalazioni della coppia, ha proposto al nido di trasferire le attività in un’area verde pubblica di fronte al condominio.

 

ASILO NIDO

Una soluzione che, però, non sembra soddisfare la coppia di 55enni, ancora infastiditi dai rumori. Davanti al giudice di pace, invece, sono proprio marito e moglie a rivestire il ruolo di parte lesa. Hanno infatti denunciato la rappresentante legale del micronido, accusandola di averli minacciati e diffamati durante una riunione condominiale, […]

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