bruxelles esplosione aeroporto

TUTTI GIU’ PER TERRA - L’AEROPORTO DI BRUXELLES NON RIAPRE: SI ASPETTA LA SIMULAZIONE DELLA FUNZIONALITA’ E DELLA SICUREZZA - FRANCESI E TEDESCHI RAGGIUNGONO LA “CAPITALE EUROPEA” IN TRENO, GLI ALTRI DEVONO UTILIZZARE I PICCOLI SCALI DEL BELGIO

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Ivo Caizzi per il “Corriere della Sera

esplosione aeroporto di bruxellesesplosione aeroporto di bruxelles

 

L’aeroporto di Bruxelles/Zaventem, chiuso dall’attentato terroristico del 22 marzo scorso, non riaprirà nemmeno oggi. L’attesa simulazione della funzionalità e della sicurezza — per una ripresa pur parziale (solo 800 passeggeri l’ora rispetto ai normali 5mila) — non ha consentito il via libera.

 

Una nuova verifica è prevista oggi. Ma il responsabile dello scalo Arnaud Feist ha ammesso la necessità di «molti mesi» per tornare alla normalità. Non a caso Alitalia e molte altre compagnie aeree, che rassicuravano i passeggeri su una ripresa imminente, hanno trasferito i voli in piccoli aeroporti belgi (Liegi, Anversa e Ostenda) o a Lille (in Francia) almeno fino a date varianti tra il 5 e l’11 aprile prossimi.

aeroporto di bruxellesaeroporto di bruxelles

 

La polizia di Zaventem, che dice di aver lanciato l’allarme sul rischio attentato all’aeroporto lo stesso giorno dell’arresto di Salah Abdeslam, minaccia lo sciopero se non verrà potenziata adeguatamente la sicurezza interna.

 

A Bruxelles, dove la paura per il terrorismo jihadista dilaga, si deve quindi convivere anche con il blocco attuale e il lungo ridimensionamento futuro di una struttura fondamentale per l’attività della «capitale dell’Europa», che impone a ministri, commissari, eurodeputati — ma anche a molti euroburocrati, lobbisti e altri addetti ai lavori — un continuo pendolarismo aereo con le principali città dell’Ue.

 

aeroporto bruxellesaeroporto bruxelles

I tedeschi e i francesi, che pretesero di insediare a Bruxelles le principali istituzioni europee anche per poterci arrivare in treno da Parigi e da Bonn, non hanno grandi problemi. Ma per le delegazioni italiane e di molti altri Stati Ue, che devono usare i voli, si annunciano difficoltà, tempi più lunghi e costi più alti per raggiungere il Consiglio, la Commissione europea o l’Europarlamento.

 

Alitalia ha annunciato lo spostamento a Liegi (distante circa 100 chilometri da Bruxelles) dei collegamenti con Roma e la sospensione di quelli con Milano fino al 5 aprile. I voli cancellati o con ritardi di almeno 5 ore potranno essere rimborsati. Si può sempre chiedere (per ora entro il 6 aprile) un cambio di prenotazione o di itinerario (via Liegi, Parigi/Charles De Gaulle, Amsterdam o Düsseldorf), organizzandosi il trasporto tra Bruxelles e l’aeroporto.

 

aeroporto bruxelles durante esplosioneaeroporto bruxelles durante esplosione

«Alitalia rimborserà tutti i costi di trasporto ragionevoli e documentati», ha comunicato la compagnia. Tutti i vettori devono comunque rispettare la Carta Ue dei diritti del passeggero, che include alloggio e pasti per chi resta a terra. Brussels Airlines (controllata al 45% dalla tedesca Lufthansa), che ha trasferito i voli a Liegi e Anversa, stima di perdere 5 milioni al giorno con Zaventem chiuso. Easyjet e Vueling usano Lille.

 

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Ryanair sfrutta la sua situazione dominante a Charleroi (circa 50 chilometri da Bruxelles), dove però l’affollamento ha provocato lunghe file e viene chiesto di arrivare con tre ore di anticipo. Lufthansa, che prevede 265 voli cancellati con Bruxelles fino al 3 aprile, preferisce portare molti passeggeri in bus al suo terminal di Francoforte, distante circa 400 chilometri.