DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Guido Liberati per www.ilsecoloditalia.it
L’arresto di Matteo Messina Denaro, in un Paese normale, dovrebbe vedere tutti gli italiani felici per la vittoria dello Stato. Non da noi, dove il livore contro il governo non si placa neanche in queste occasioni.
Un arresto che, evidentemente, ha spiazzato chi, a sinistra, aveva cavalcato la retorica dell’antimafia. Secondo i soliti noti, il governo Meloni era colpevole di non avere inserito nell’agenda la lotta alla mafia. Su tutti, l’onnipresente Roberto Saviano che oggi dovrebbe essere il primo a brindare. Macché. Ha preferito ridicolizzare il lavoro degli inquirenti. «Alla sua terra: come tutti i capi era esattamente nel luogo dove tutti sapevano fosse»: scrive in un tweet l’autore di Gomorra. Fosse stato così facile, l’avrebbero dovuto scovare i ministri dei governi precedenti. Ma questo Saviano non lo scrive.
MATTEO MESSINA DENARO DOPO L ARRESTO
Non sono solo i giornalisti del carrozzone di sinistra a sentenziare sulla cattura del super latitante di Cosa nostra. L’arresto risulta indigesto perfino al comico Luca Bizzarri che, da Genova, cinguetta su Twitter. «Mi piace moltissimo il tono trionfalistico nell’aver arrestato uno che faceva il latitante da trent’anni a venti metri da casa sua. Che grande colpo». Perché ridicolizzare, sminuire un arresto storico? Immaginate lo avessero fatto per la cattura di Totò Riina o di Provenzano. Forse dipende dal fatto che il governo non gode delle simpatie di Bizzarri? Facile immaginarlo.
Ma l’arresto di Messina Denaro risulta indigesto perfino a chi con l’argomento c’entra come i cavoli a merenda. Prendete Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Il responsabile della Fondazione che in questi anni ha monitorato sulle campagne di vaccinazione e sui contagi della pandemia, oggi si è riciclato, forte delle sue origini siciliane, come esperto di criminalità organizzata. Proprio così: ha twittato una foto di Falcone e Borsellino con un immaginario dialogo tra i due magistrati uccisi dalla mafia. “Giovanni, finalmente hanno preso la primula rossa” “No Paolo, si è fatto prendere”.
Inutile dire che i tweet di risposta a Cartabellotta sono piovuti a raffica. E chi ironizza causticamente, come l’account satirico La voce della Fogna: «E così scopriamo che questo signore oltre ad essere esperto di vaccini lo è pure di mafia. Ci pare un ulteriore motivo chiedere di sapere tramite Commissione d’inchiesta Covid da chi, come, dove, quando e perché abbia ottenuto finanziamenti pubblici». Forse a Cartabellotta conveniva occuparsi ancora di Covid.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…
FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
FLASH – IERI A FORTE BRASCHI, SEDE DELL’AISE, LA TRADIZIONALE BICCHIERATA PRE-NATALIZIA È SERVITA…
DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…