TYSON IN VIA OSTIENSE – HORROR-ROAD A ROMA: UN CENTAURO FUORI DI TESTA AGGREDISCE UN VIGILE E GLI STACCA UN DITO A MORSI!

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Da "Il Messaggero"

Un agente della polizia municipale del Git, il gruppo intervento traffico, è ricoverato all'ospedale San Giovanni, a seguito dell'aggressione di un motociclista che gli ha staccato di netto la falange di un dito della mano con un morso. L'uomo è stato arrestato. L'episodio è avvenuto al comando del Git, in via Ostiense. L'agente di Polizia Locale morso alla mano da un uomo ha perso la falange di un dito.

Tutto è iniziato questa mattina quando un uomo a bordo di uno scooter è stato fermato da una pattuglia di vigilesse. L'uomo, invece di fermarsi, ha tentato di investire le due agenti. Sono intervenuti quindi altri due colleghi del git accorsi in aiuto delle vigilesse. Il centauro è stato quindi fermato e condotto nelle sede del git di via Ostiense per essere interrogato. Durante l'interrogatorio l'uomo è andato in escandescenze aggredendo uno dei vigili mordendogli un dito e staccandogli la falange. L'uomo è stato arrestato mentre l'agente, Giuseppe Caracciolo, è stato ricoverato all'ospedale San Giovanni in attesa di essere operato.

La solidarietà del sindaco. «Voglio esprimere la mia solidarietà all'Ufficiale della Polizia Municipale Giuseppe Caracciolo, che mentre svolgeva il suo lavoro è stato seriamente ferito da una persona fermata per un controllo. Tali episodi di violenza sono inaccettabili e fortemente rifiutati dalla nostra comunità cittadina». Lo afferma, in una nota, il sindaco di Roma Ignazio Marino che farà visita all'agente ferito al San GIovanni. «A nome di tutti i romani - aggiunge - voglio comunicare all'agente e alla sua famiglia che il Campidoglio si costituirà parte civile nel processo contro il suo aggressore.

A Giuseppe Caracciolo auguri di pronta guarigione». «Questo gravissimo episodio - sottolinea Marino - mi induce a ritenere urgente il riconoscimento per la Polizia locale delle stesse tutele previdenziali delle Forze di Polizia nazionali. Non è pensabile che si usino due pesi e due misure per situazioni analoghe. I nostri vigili nell'esercizio delle loro funzioni corrono - conclude - stessi rischi e pericoli per perseguire il comune obiettivo della legalità e della sicurezza».

 

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