violenza donne

UOMINI CHE ODIANO LE DONNE – UN CAMERIERE 30ENNE DI BENEVENTO HA PICCHIATO SELVAGGIAMENTE LA FIDANZATA COLOMBIANA DI 22 ANNI IN UN ALBERGO DI ROMA: LUI NON VOLEVA CHE USCISSE E LEI LO HA “SFIDATO”, FOTTENDOSENE DEI SUOI DIVIETI – QUANDO È RIENTRATA, DOPO ESSERE STATA TEMPESTATA DA MESSAGGI E CHIAMATE MINACCIOSE, L’UOMO L’HA MASSACRATA, COLPENDOLA ALLA TESTA E ROMPENDOLE UNA MANO…

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Rinaldo Frignani per il "Corriere della Sera- Roma"

 

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Non voleva che uscisse dall' albergo dove si erano trasferiti da qualche tempo. Lei lo ha ignorato, ma quando è tornata in camera, dopo ripetuti messaggi e telefonate da parte del compagno nei quali l' avvertiva che gliel' avrebbe fatta pagare, è stata picchiata selvaggiamente. Trauma cranico, frattura della mano sinistra, lividi su tutto il corpo. I medici dell' ospedale Santo Spirito hanno medicato la giovane, una colombiana di 22 anni, e l' hanno dimessa con una prognosi di 15 giorni.

 

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Ci vorrà molto di più per attenuare gli effetti psicologici di quello che ha dovuto subire.

A strapparla dalle mani del partner sono stati i carabinieri della compagnia San Pietro intervenuti qualche notte fa in un hotel di via Germanico, a Prati, chiamati dal portiere che aveva udito grida e tonfi provenire dalla stanza dove la coppia alloggiava da giorni. Al loro arrivo i militari dell' Arma hanno visto la giovane sotto choc, strattonata dal compagno, un cameriere di 30 anni, originario di Benevento, ora disoccupato e con qualche piccolo precedente.

 

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È stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e condotto in carcere a Regina Coeli. Comparirà davanti al gip per l' udienza di convalida. La ragazza, assistita dai medici dell' ospedale e poi anche dai carabinieri, ha invece raccontato agli investigatori che scenate di gelosia e botte andavano avanti ormai dal gennaio scorso.

 

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Un' escalation di violenza che accumuna molte storie di maltrattamenti in famiglia: una decina gli episodi simili già dalla fine di aprile, con arresti e denunce di uomini violenti nei confronti di mogli e compagne, che per molto tempo non hanno trovato la forza e il coraggio di rivolgersi a carabinieri e polizia. Proprio come in questa storia. Dagli accertamenti dei militari dell' Arma è emerso che nei mesi scorsi il cameriere e la giovane convivente avevano abitato in un appartamento preso in affitto sempre a Prati. Poi, non si esclude a causa della crisi e del fatto che il 30enne non aveva ancora ripreso a lavorare, avevano dovuto lasciare l' alloggio e si erano trasferiti in un piccolo albergo della zona.

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Ma i rapporti non sono cambiati, anzi sono semmai peggiorati. «Mi opprimeva con la sua gelosia», avrebbe raccontato la vittima a chi indaga. Venerdì sera l' ennesimo litigio, sempre per lo stesso motivo: lei voleva uscire, lui ha cercato di impedirglielo, fino a quando la ragazza ha preso lo stesso l' iniziativa e ha lasciato l' hotel, stufa dei divieti e dei maltrattamenti del compagno. Ma non è andata molto lontano.

 

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Pressata dal 30enne, che continuava a tempestarla di chiamate sul telefonino, alla fine la giovane ha ceduto ed è tornata sui suoi passi, pensando che sarebbe finita lì. Invece era solo l' inizio: il cameriere l' ha insultata e aggredita, arrivando a colpirla alla testa e a romperle una mano. Sarebbe anche andato avanti - è il sospetto degli investigatori - se il portiere di notte non si fosse preoccupato, rivolgendosi al 112: alcune pattuglie dell' Arma sono state dirottate verso l' albergo dove il cameriere è stato sorpreso in flagrante mentre maltrattava la ragazza. Tanto che non ha potuto negare l' evidenza dei fatti.

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