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“VAGNOLI, FONTE E SABENE PIANIFICAVANO LA MIA DISTRUZIONE” – SELVAGGIA LUCARELLI: “DICEVANO DELLE COSE VERAMENTE VIOLENTE E OFFENSIVE. COME ‘DOBBIAMO TROVARE UN HACKER CHE LE ABBATTA I PROFILI’. NON È NORMALE... MI HANNO DISTURBATO E INQUIETATO MOLTE COSE. PER ESEMPIO CHE UTILIZZASSERO I CODICI DELLA PEGGIORE DESTRA” – “TUTTA QUESTA ATTENZIONE AI SOLDI È L’ESPRESSIONE DI UN SENTIMENTO CHE NULLA HA A CHE FARE CON IL FEMMINISMO: SI CHIAMA INVIDIA” – “MI DANNO DELLA FASCISTA? LO SLOGAN DI CARLOTTA VAGNOLI È ‘RADICALIZZARE, ATTACCARE, ACCUSARE’, CHE ESPRIME ESATTAMENTE UN PENSIERO FASCISTA” – “HO LETTO  PASSAGGI CHE DEFINIREI PIUTTOSTO INQUIETANTI. COME LA STORIA DI UNA DI LORO CHE A UN CERTO PUNTO CERCA IL FIDANZATO CHE NON SI FA TROVARE E…”

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Estratto dell’articolo di Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”

 

selvaggia lucarelli

Ha letto che cosa scrive di lei Carlotta Vagnoli? Non ha gradito che lei abbia pubblicato per prima il contenuto della chat «Fascistella», dice che Selvaggia Lucarelli è una fascista perché «usa metodi illeciti per punire i nemici a mezzo stampa».

«Vorrei ricordare che esiste un interesse giornalistico per la pubblicazione di quel materiale. E l’interesse sta nel denunciare la totale incoerenza fra l’immagine pubblica che queste persone hanno costruito di loro stesse, e la negazione di quell’immagine appena si chiude il sipario pubblico.

 

Quando c’è da confrontarsi con un pensiero critico la loro risposta è la macchina del fango. Proprio la Vagnoli, per fare un esempio: è sempre andata fiera delle possibili conseguenze delle sue lotte. Sosteneva che le cose vanno dette, accada quel che accada a livello legale. E poi scopro che cercava di creare un account all’estero per organizzare call out in forma anonima».

 

CARLOTTA VAGNOLI

Il call out, cioè la gogna digitale per punire i «nemici» con «una morte sociale, pubblica e lavorativa», come dicono loro. L’hanno usato anche contro di lei?

«Io so che dopo il call out contro Serena Mazzini ne è partito uno contro di me, con un’altra femminista loro amica. Mi accusavano di bullismo e non so che altro. Hanno provato a coinvolgere anche vari nomi del giornalismo, ma si è spento tutto in fretta perché non c’era materia per reggere nessuna accusa».

 

Ha mai conosciuto qualcuno dei cinque nomi della chat «Fascistella»?

«Mai. Nessun rapporto personale, nemmeno una stretta di mano. Con Vagnoli solo un paio di messaggi in privato, cordiali tra l’altro. Mi sono solo limitata a esprimere sui miei social dei pensieri critici su alcune loro posizione radicali, direi talebane; per esempio perché le vedevo colpevoliste in situazioni che secondo me meritavano prudenza e garantismo. E loro se la sono presa».

 

CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE

Parecchio, anche. Nelle carte dell’inchiesta di Monza emerge molto livore nei suoi confronti.

«Dicevano delle cose veramente violente e offensive, sì. E mi sono stupita molto perché pensavo che somigliassero alle loro parole anche nel privato. Tutti possiamo lasciarci andare un po’, in privato. Ci sta. Ma quella era pianificazione della mia distruzione, il desiderio di annientare la mia immagine, soprattutto. Dicevano cose come “dobbiamo trovare un hacker che le abbatta i profili”. Non è normale... Mi hanno disturbato e inquietato molte cose».

 

Quali in particolare?

«Per esempio che utilizzassero i codici della peggiore destra e che fossero ossessionate dal farmi continuamente i conti in tasca. Si scrivevano: ecco, in una settimana ha guadagnato 48 mila euro di royalty, ha preso questo o quello di anticipo...

 

Adesso dicono che uso il potere economico per danneggiarle. Ma quale potere economico? Tra l’altro anche questo è un pensiero antifemminista: il mio potere economico, di donna emancipata, nasce dal mio lavoro.

 

valeria fonte 3

Che poi: alla fine tutta questa attenzione ai soldi è l’espressione di un sentimento semplice che nulla ha a che fare con il femminismo: si chiama invidia. E poi mi sono ritrovata a leggere passaggi che definirei piuttosto inquietanti. Come la storia di una di loro che a un certo punto cerca il fidanzato che non si fa trovare. Sparito. Il gruppo si mobilita come fosse la polizia morale. Vagnoli voleva cercare attraverso i social la madre di questo ragazzo per dirle cosa aveva fatto il figlio...».

 

[…] Si sente offesa dall’accusa di essere fascista?

«Rispondo dicendo che lo slogan di Carlotta Vagnoli è “radicalizzare, attaccare, accusare”, che esprime esattamente un pensiero fascista.

 

Com’è fascista creare le liste dei cattivi da abbattere. La loro lista degli abuser è spaventosa. Dopo le chat che ho pubblicato, contro di me annunciano querele immediate.

CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE

Con questi presunti abuser invece usavano la giustizia fai da te via chat».

 

Vorrebbe incontrarle, parlarci?

«Loro dovrebbero parlare con me, non io con loro. Ma vedo dai loro messaggi social in questi ultimi due giorni che siamo lontani dalla presa di coscienza. Minacciano le vie legali: va bene, ce la vedremo in aula. Ma io dico che perfino se dovessero mai vincere una causa su questa storia, quello che hanno scritto in quelle chat resta. Resta e rivela chi sono davvero». […]

CARLOTTA VAGNOLI A SOSTEGNO DELLA FLOTILLA - 1Benedetta SabeneBenedetta Sabene michele Santoro

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