UN INCIDENTE, UN MORTO, DUE MUTUI E UNA MONTAGNA DI DEBITI CHE HANNO PORTATO AI PIGNORAMENTI – LA VERA STORIA DIETRO AI PRESTITI CHIESTI ALLA BANCA DAI FRATELLI RAMPONI: 160MILA EURO DI MUTUO PER IMPIANTARE UN FRUTTETO E RIPIANARE ALCUNI DEBITI. PECCATO CHE, DOPO LE PRIME RATE, I TRE NON HANNO PIÙ PAGATO – LA RICHIESTA ERA AVVENUTO DOPO UN INCIDENTE CHE AVEVA COINVOLTO UNO DEI FRATELLI CHE, CON IL TRATTORE A LUCI SPENTE, SI ERA SCHIANTATO CONTRO UNA MACCHINA, UCCIDENDO L’UOMO AL VOLANTE: DOPO QUELLA TRAGEDIA I RAMPONI AVREBBERO DOVUTO RISARCIRE LA FAMIGLIA, MA IL TRATTORE NON AVEVA L’ASSICURAZIONE E…

Estratto dell’articolo di Beatrice Branca per www.corriere.it

Franco Maria Luisa DINO RAMPONI

«Nel 2014 Franco Ramponi aveva chiesto un mutuo di 160mila euro alla Bcc Castel Goffredo: 70mila dovevano servire per impiantare un frutteto in uno dei suoi terreni, gli altri 90mila per saldare alcuni debiti in un’unica soluzione». A parlare è l’avvocato Sandro Carra che ha aiutato la banca, dal 2016 assorbita dal Credito Padano, a riavere indietro i suoi soldi.

CASA DEI FRATELLI RAMPONI

Quel mutuo era stato chiesto nel 2014 e all’inizio i fratelli Ramponi avevano pagato alcune rate. Poi la Bcc non ha più visto un soldo. «Mancavano 152mila euro da saldare e negli anni la cifra è aumentata — spiega Carra —. Io ho preso in mano la situazione nel 2018 quanto il tribunale civile ha pignorato un solo lotto di terreno che aveva un valore di circa 190mila euro e che era sufficiente a rientrare con il mutuo che era stata concesso dalla banca».

maria luisa ramponi tra le macerie

Quei 160mila euro erano stati chiesti dopo l’incidente che aveva visto il coinvolgimento di uno dei fratelli Ramponi, che nel 2012 stava guidando il trattore con le luci spente. Era una serata nebbiosa e il 37enne Davide Meldo alla guida di una Peugeot non lo aveva visto. Si è quindi schiantato contro il mezzo agricolo e l’auto ha preso fuoco. Meldo non ha avuto scampo ed è morto nell’incidente.

Dopo quella tragedia i Ramponi avrebbero dovuto risarcire la famiglia, ma il trattore non aveva l’assicurazione. I soldi dovevano quindi essere tirati fuori di tasca loro. Prima del 2014 i Ramponi avevano acceso un altro mutuo di 81.500 euro che a sua volta doveva essere coperto con quei 160mila euro chiesti alla Bcc.

FUNERALI DI STATO DEI CARABINIERI UCCISI DAI FRATELLI RAMPONI

«La banca aveva provato per anni a trattare con i Ramponi — ricorda Carra — ma loro negavano il credito a priori. Quando si è arrivati al pignoramento hanno cercato di opporsi più volte, cambiando spesso avvocati».

FRANCO RAMPONIMARIA LUISA RAMPONIDINO RAMPONIFUNERALI DI STATO DEI CARABINIERI UCCISI DAI FRATELLI RAMPONI