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UN INSOLITO TRANS TRANS - VI SIETE MAI CHIESTI COSA PROVA UNA PERSONA CHE SI E’ APPENA FATTA SOSTITUIRE IL PENE CON UNA VAGINA? IL “PASSAGGIO” E’ MOLTO, MOLTO DOLOROSO MA IL VANTAGGIO E’ CHE ORA I MEDICI CREANO PASSERE CHE RIESCONO A GODERE

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Mary Emily O’Hara per Daily Dot

 

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Che si prova a guardarsi la vagina, una volta che ha sostituito chirurgicamente il pene? La vaginoplastica prende tessuti esistenti e li riposiziona altrove. Alcuni non riescono ad  avere gli stessi nutrienti di prima, lo stesso ossigeno e flusso sanguigno, e allora muoiono, appaiono davvero orribili. Tutti i pazienti sanno che dopo l’intervento, avranno una fica alla Frankenstein, arrossata e con i punti, che porteranno gli assorbenti per alcuni mesi e avranno perdite continue di sangue, ma non sanno che diventerà giallognola e granulosa, che pezzi delle piccole labbra dovranno cadere per poi rigenerarsi. Proprio così, la vulva si rigenera, come nessun altro arto.

 

jessica ha fatto la vaginoplasticajessica ha fatto la vaginoplastica

La giornalista Breen Kerr ha lanciato il sito “Truth Speak Project” proprio per racimolare racconti di transizione, con dettagli generalmente ignorati nelle normali conversazioni. E’ un modo per informare i lettori e anche per liberarsi, per provare sollievo. Le tecniche usate oggi sono molto diverse da quelle usate fino a dieci anni fa. Attualmente i medici sanno creare una vagina che riesce a venire.

testimonianze trans su truth speak projecttestimonianze trans su truth speak project

 

Ad esempio Jessica descrive la differenza fra avere un orgasmo con il pene, “un piacere intenso che ti investe come un camion, esplode come un fuoco d’artificio”, e con la vagina, dove “il piacere è più graduale, come un fuoco che aumenta e divampa. Il climax dura dai 15 ai 40 solidi secondi, tutto molto più lungo di quando avevo il pene». E ora l’orgasmo può essere multiplo, anche se dal secondo in poi non si sente la stessa intensa contrazione del primo.

 

TRANSGENDERTRANSGENDERMISS TRANSMISS TRANS

Racconta Jessica: «Già con la terapia ormonale, i miei orgasmi non erano più solo genitali, ma prendevano tutto il corpo. Erano come onde di piacere. Ora riesco addirittura godere con la stimolazione interna, non clitoridea. E ho fatto sesso penetrativo, per la prima volta nella mia vita ho ricevuto il pene nella mia vagina, ed è stato bello. Per prepararmi ho dovuto dilatarla con un fallo medico, due volte al giorno per nove mesi».