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CANZONI STONATE IN VATICANO – PROPRIO MENTRE IL LOUVRE È NELLA BUFERA PER IL MEGA-FURTO DI GIOIELLI REALI, I CUSTODI DEI MUSEI VATICANI HANNO PRESENTATO IL LORO INNO UFFICIALE, IN CUI RENDONO “ONORE A CHI VEGLIA, A CHI SERVE, TRA ARCHI E COLONNE” – L’IMPROBABILE TESTO E LA MUSICA SONO A FIRMA A DEL DIPENDENTE PAOLO VANNINI: “FINCHÈ LA CUSTODIA SARÀ QUI, LA FORZA DIFENDERÀ PASSATO E FUTURO COL PASSO SICURO, GUARDANDO, LO GIURO” – LA SCORSA PRIMAVERA I 49 CUSTODI HANNO AVVIATO UNA CLASS ACTION NEI CONFRONTI DEL GOVERNATORATO VATICANO PER CHIEDERE IL PAGAMENTO DI STRAORDINARI E INDENNITA’… – VIDEO

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INNO DEI CUSTODI DEI MUSEI VATICANI

 

 

Dagonews

 

custode musei vaticani

I responsabili del Louvre sono ancora sconvolti per il furto del secolo, avvenuto in soli sette minuti sotto gli occhi increduli dei turisti. Questo evento ha messo in evidenza l’importanza di proteggere beni preziosissimi, patrimonio dell’umanità.

 

Intanto, come raccontato da Franca Giansoldati sul “Messaggero” in Vaticano, i custodi dei Musei Vaticani hanno presentato il loro inno ufficiale, che rende omaggio a chi veglia e lavora tra le opere d’arte.

 

L’inno, con musica e testo di Paolo Vannini, anche lui custode, è stato presentato durante un incontro della categoria. Nel testo si dice: «Finché ci sarà la custodia, la forza proteggerà passato e futuro con passo sicuro, lo giuro».

 

musei vaticani

Il ritornello sottolinea il ruolo del custode, che osserva con attenzione, mentre Vannini spiega in un foglio distribuito nei Musei Vaticani, visitati ogni giorno da moltissimi turisti, che l’inno non vuole solo esaltare l’orgoglio, ma far riflettere sull’importanza di un lavoro umile ma essenziale.

 

Versi come «L’onore difende passato e futuro» ricordano che il valore dei Musei non sta solo nelle opere, ma anche in chi le protegge ogni giorno con cura e dignità.

 

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Il Vaticano sta adottando tecnologie molto avanzate per la sicurezza, ma tra i custodi c’è un certo malcontento. Recentemente, un gruppo di loro ha avviato la prima causa collettiva contro la Santa Sede presso il tribunale vaticano.

 

I custodi denunciano la difficoltà di proteggere opere delicate a causa dell’eccessivo numero di turisti, delle condizioni di lavoro complicate e dei turni pesanti. Hanno chiesto riconoscimenti che finora non sono stati concessi. Ora la decisione spetta al giudice.

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