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VITE DI ILLUSTRI “FROCI CATTIVI E PROBLEMATICI” – IL SAGGIO “BAD GAYS” PROVA A SPIEGARE COME SI È CREATA L'IDENTITÀ GAY DI OGGI, “BORGHESE, BIANCA E MAINSTREAM”, CHE HA FALLITO “NELLA LIBERAZIONE” DELLE MINORANZE. E LO FA RACCONTANDO LE VICENDE DI FIGURE OMOSESSUALI O PSEUDO TALI “NEGATIVE” (“FINOCCHIE INFAUSTE”), DALL'IMPERATORE ADRIANO A YUKIO MISHIMA, DA FEDERICO II FINO A J. EDGAR HOOVER E LAWRENCE D'ARABIA – UN CATALOGO DI ANTI PALADINI DEI DIRITTI LGBT... 

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Estratto dell’articolo di Luigi Gaetani per “il venerdì di Repubblica” del 26 giugno 2023

 

bad gays - Huw Lemmey e Ben Miller

Che cos’hanno in comune Pietro Aretino e Yukio Mishima, Lawrence d'Arabia e Pim Fortuyn? Secondo Bad Gays (Il Saggiatore), sono figure omosessuali. Ma è lo stesso libro a mettere in guardia sul carattere sfuggente della definizione, in qualche modo negativa, che di certo non basta ad annoverarli tra i paladini dei diritti Lgbtq.

 

[...] Bad Gays è un volume prettamente politico: il suo obiettivo è capire, attraverso le vite di illustri «froci cattivi e problematici», come si è venuta a creare l'identità gay di oggi. Un'identità omosessuale borghese, «bianca e mainstream», che avrebbe fallito «nella liberazione», appropriandosi invece «dei corpi e della sessualità delle persone razzializzate», cioè delle minoranze, negando la loro libertà e uguaglianza.

 

Così in questa antistoria queer – con un'operazione un po' discutibile – vanno a finire i personaggi più diversi. Vissuti anche a millenni di distanza, ma tutti bollati come «finocchie infauste», anche se gli autori, Huw Lemmey e Ben Miller, garantiti di «non aver messo in fila questi personaggi per condannarli».

 

YUKIO MISHIMA

Si parte da Adriano – e la povera Marguerite Yourcenar si starà rivoltando nella tomba – reo di aver avuto col suo Antinoo un rapporto mediato dal potere e dalla posizione sociale (il che non dovrebbe stupire, trattandosi di un imperatore...).

 

Nella lista compaiono personaggi oggettivamente inquietanti come il capo dell'Fbi J. Edgar Hoover e il compagno Ray Cohn, ma anche un sovrano come Federico II di Prussia, obbligato dal padre ad assistere all'esecuzione del proprio presunto amante. Decenni dopo la morte, il re – che amava la poesia, la musica ei levrieri – diventerà, suo malgrado, una figura cardine del nazionalismo tedesco, venerata da Hitler come dai gay distruggersi degli anni Trenta.

 

Interessante il capitolo dedicato alle luci e alle ombre della repubblica di Weimar. Ma anche qui il limite è che finiscono nel medesimo calderone personaggi abietti come il nazista Röhm e figure positive come Magnus Hirschfeld, che di essere annoverato tra i gay malvagi della storia proprio non se lo merita.

lawrence d arabia

 

[…]

 

Un saggio voluminoso Bad Gays, dal tono brillante (a tratti sbboccato) e forte di una ricca bibliografia. Un'occasione utile per ripercorrere l'evoluzione dell'identità sessuale nei secoli. Ricostruita – è giusto tenerlo presente – da un punto di vista politico molto definito. I gay "bianchi e mainstream" sono avvisati.

IMPERATORE ADRIANOlawrence d arabia ernst rohm john edgar hoover ernst rohm john edgar hooverrichard nixon j edgar hooverYukio Mishima con la divisa della sua milizia privata