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DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN…
“DA NUMERO DUE MI RIPOSO, MA L’OBIETTIVO È TORNARE NUMERI UNO” – IL "BIMBOMINKIA" SALVINI SI PREPARA A RIFILARE CALCIONI ALLA MELONI: “‘L’IMPORTANTE È PARTECIPARE’ PUOI DIRLO A UN FIGLIO DI 7 ANNI CHE GIOCA A CALCETTO” - PER DARE CREDIBILITA’ ALLA SUA BATTAGLIA ANTI-DUCETTA, IL LEADER LEGHISTA VUOLE BLINDARE LA GUIDA DEL CARROCCIO. AD APRILE CI SARA’ IL CONGRESSO E C’È CHI PARLA DI TESSERAMENTI “AVVENTUROSI” – LA POLEMICA DI PAOLO GRIMOLDI, EX LEGHISTA FONDATORE DEL “PATTO PER IL NORD”: “LA NOSTRA TESSERA È INCOMPATIBILE? BENISSIMO! E L’ASSOCIAZIONE DI VANNACCI?”
Marco Cremonesi per corriere.it - Estratti
MATTEO salvini - GIORGIA meloni
«Perché, c’è un congresso?». La battuta del leghista di lungo corso racconta bene lo stato d’animo del partito. E, peraltro, l’autore è un salviniano convinto. E convinto, come tutti, che per Matteo Salvini sarà una passeggiata.
La Lega tornerà a congresso «prima di Pasqua». Il 5 e 6 aprile (ma la data ufficiale ancora non c’è) Matteo Salvini chiederà al suo partito un nuovo mandato da segretario.
Dopo undici anni al timone, due volte da ministro e vicepremier (e due governi impallinati, Conte 1 e Draghi), dopo una navigazione sempre in mezzo alla burrasca, Salvini non ha alcuna intenzione di farsi da parte. Per quanto riguarda il governo, ieri ha chiarito che «da numero due mi riposo, ma l’obiettivo è tornare numeri uno. L’importante è partecipare puoi dirlo a un figlio di 7 anni che gioca a calcetto». E per il partito, l’intenzione è quella di mettere a tacere una volta per tutte le voci che lo vogliono in difficoltà.
le chat di meloni e di fratelli d italia 1
Certo, l’evento di aprile — con il leader che batte sul tasto del congresso «programmatico» — certificherà il cambio di pelle della Lega. Partito non più nordista ma nazionale anche nei delegati che saranno chiamati al voto per il nuovo mandato. Ai delegati del Sud è infatti affidato il compito non detto di mettere al sicuro il risultato del leader. Nel partito si parla di tesseramenti avventurosi, del modo per chiudere la questione degli anni di militanza necessari per far parte della platea congressuale. In breve: dei circa sette o ottocento delegati, moltissimi saranno del meridione. Del resto, spiega un leghista pragmatico, «ci sono territori al Sud in cui la Lega prende più che al Nord».
(…)
E così, i salviniani si attendono di vincere. E di vincere bene. Ironizza Paolo Grimoldi, ex leghista fondatore del «Patto per il Nord» che mercoledì è stato dichiarato incompatibile con la Lega: «Sostengono che chi ha la nostra tessera è incompatibile? Benissimo! E l’associazione di Vannacci?».
Grimoldi è sferzante: «Rieletto Salvini, i tesserati che faranno? Passeranno altri dieci anni a lottare per il Sud?».
Ad ogni modo, se congresso deve essere, qualcosa di nuovo andrà pur detto. Salvini inaugurò il suo mandato, nel dicembre del 2013, intessendo l’alleanza con i partiti sovranisti che oggi siedono con lui nei Patriots all’Europarlamento. Così come questa volta insisterà sulla linea ultra trumpiana che ha (da tempo) assunto. Però, occorre non dimenticare che la Lega è un partito autonomista, che ascolta i territori.
Magari i territori esprimeranno un presidente del partito e il congresso sarà preceduto da tre giornate programmatiche, al Nord, Centro e Sud. Veneto, Marche e Campania. Ma appunto: se è vero che i problemi di Salvini non sono pochi, il congresso della Lega pare proprio che non sia tra questi .
fratelli di chat cover
salvini meloni
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MEME GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI
matteo salvini
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