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IL DIVANO DEI GIUSTI - SE SIETE A BARI, STASERA ALLE 18, AL MITICO CINEMA TEATRO KURSAAL SANTALUCIA, PASSA IL MIO ORMAI RARISSIMO DOCUMENTARIO “PINO PASCALI O LE TRASFORMAZIONI DEL SERPENTE” - SE INVECE SIAMO A CASA SUL DIVANO CHE POSSIAMO VEDERE? IL FILM PIÙ ACCATTIVANTE PER I CINEFILI PENSO SIA “SECONDO AMORE”, ANCHE SE LA BOMBA DELLA SERATA È FORSE “STAR TREK – IL FUTURO HA INIZIO" - IN SECONDA SERATA CI SAREBBE LO STRACULTISSIMO “L’EDUCAZIONE SENTIMENTALE DI EUGENIE”, MA IL MIGLIOR FILM DELLA SERATA ULTRACINEFILA È “LA NOTTE” DI ANTONIONI… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
pino pascali o le trasformazioni del serpente
Che vediamo stasera? Beh, se siete a Bari, stasera alle 18, magari è un po’ presto, al mitico Cinema Teatro Kursaal Santalucia, passa il mio ormai rarissimo documentario “Pino Pascali o Le trasformazioni del serpente”, prodotto da Fuori Orario, nella Rai Tre di Angelo Guglielmi e poi rielaborato qualche anno dopo nella Rai Due di Carlo Freccero, presentato alla Biennale d’Arte di Achille Bonito Oliva nel 1993 e Premio Pascali nel 2003.
pino pascali o le trasformazioni del serpente
Il documentario, ormai un pezzo storico di oltre trent’anni fa, fu il primo in assoluto a scavare su vita e opere di Pino Pascali, tragicamente scomparso nel 1968 per incidente in moto sul Muro Torto a Roma. Quando ci iniziai a lavorare, su invito della gallerista Daniela Ferraria, negli archivi della Rai era segnalato poco e niente della sua attività di artista, scenografo e autore di cartoni animati.
pino pascali archivio claudio abate
Fu grazie al recupero che feci allora negli archivi della Rai, della Sipra, la società che gestiva la pubblicità della Rai, della Sacis, che aveva tutti caroselli trasmessi, delle Ferrovie dello Stato, alla memoria storica e alle copie di film conservate da Sandro Lodolo, che realizzò con Pascali tante animazioni per Carosello, Intermezzo, e tanti titoli di programmi celebri, come il mitico “Tv7”, che venne fuori tutti quello che conosciamo dell’opera dell’artista pugliese. Negli anni, dopo nuove scoperte, ho più volte rielaborato il montaggio del film, conservato con cura dalla Fondazionae Pascali.
Se invece siamo a casa sul divano che possiamo vedere? Il film più accattivante per i cinefili penso sia “Secondo amore” di Douglas Sirk con Rock Hudson, Jane Wyman, Agnes Moorehead, Virginia Grey, Rai Movie alle 21, 10, dove una bella vedova si innamora del giardiniere che le pulisce il prato che ha dieci anni meno di lei. La cosa scandalizza il quartiere e la stessa famiglia della vedova. Ma l’amore è più forte.
Tanti anni dopo, rielaborando lo stesso tema, Rainer Werner Fassbinder ci darà “La paura mangia l’anima”, dove il secondo amore della vedova è arabo, e Todd Haynes riprenderà la storia in “Lontano dal Paradiso”, dove Julianne Moore, che non è vedova, ma sposata con Dennis Quaid, gay nascosto, si innamora di Dennis Haysbert, giardiniere nero. Alternative in prima serata? Insomma… Cine 34 alle 21 propone “Uomini duri”, divertente commedia di Maurizio Ponzi con Renato Pozzetto, Enrico Montesano, Isabel Roussinova, Mariangela Giordano e una giovane Alessandra Mussolini.
La bomba della serata è forse “Star Trek – Il futuro ha inizio”, g rande ritorno di Star Trek sotto la direzione di J.J.Abrahms appena uscito da “Lost” con Chris Pine, Zachary Quinto, Eric Bana, Winona Ryder, Zoe Saldana, Karl Urban, Simon Pegg e il grande cameo di Leonard Nimoy. Fu Spielberg a convincere Abrams a girare il film. Il film venne girato in grande segretezza. Gli attori lessero il copione con un body guard a sorvegliare che non ne facessero un cattivo uso. Abrams trovava surreale dirigere Leonard Nimoy come Spock, in un ruolo che aveva fatto per quarant’anni.
Su Tv2000 alle 21, 15 “Un amico straordionario”, diretto da Marielle Heller con Tom Hanks, Matthew Rhys, Enrico Colantoni, Susan Kelechi Watson, Chris Cooper, un film solo per il pubblico americano che conosce bene il pastore interpretato da Tom Hanks, Fred Rogers. Come se fai un film su Padre Mariano… Pace e bene, Mediaset Italia 2 propone l’horror con setta e guru cattivissimo, “Verità sepolte” diretto da Phil Joanou con Jessica Alba, Thomas Jane, Lily Rabe, Shannon Woodward, Reid Scott, Aleksa Palladino.
Iris alle 21, 15 passa “Sherlock Holmes”, fumetto di classe diretto con poca inventiva da Guy Ritchie ma benissimo interpretato da Robert Downey jr., Rachel McAdams, Jude Law, Mark Strong, Kelly Reilly, Eddie Marsan. Rai4 alle 21, 20 passa “Il fornaio” action diretto da Jonathan Sobol con Ron Perlman, Harvey Keitel, Elias Koteas, Joel David Moore, Emma Ho. In pratica c’è Ron Perlman che fa il fornaio. Quando ritorna il figlio, che si è messo nei guai, toccherà al fornaio salvare dai mafiosi cattivi la sua nipotina.
rush hour 2 colpo grosso al drago rosso 2
Passiamo direttamente al re dei revenge movie, Liam Neeson, con “Taken 2”, che da noi si chiamò solo “Taken”, diretto da Olivier Megaton con Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen, Rade Serbedzija, Leland Orser, Luke Grimes. Rai 2 alle 21, 20 propone “Father Stu” di Rosalind Ross con Mark Wahlberg, Mel Gibson, Jacki Weaver, Annet Mahendru, Teresa Ruiz, Winter Ave Zoli, biopic su un pugile, pessimo soggetto, che diventa prete e cambia radicalmente la sua vita. Canale 27 alle 21, 20 passa il ben più divertente “Rush Hour 2”, che da noi si chiama “Colpo grosso al drago rosso”, diretto dallo specialista Brett Ratner con Jackie Chan, Chris Tucker, John Lone, Zhang Ziyi, Alan King.
l educazione sentimentale di eugenie 3
Voglia di vedere un film su Sade e le sue eroine? Ci sarebbe lo stracultissimo “L’educazione sentimentale di Eugenie” diretto da Aurelio Grimaldi con una sempre nuda Sara Sartini nel ruolo della candida Eugénie e Antonella Salvucci nel ruolo di Madame de Saint Ange, che cerca di indirizzarla alla conquista di un nobile belloccio ma non così etero. Allora lo scandalo furono i nudi integrali della Salvucci, giornalista di cinema piuttosto nota a Roma. Però il film, girato a Genova addirittura a Palazzo Rosso, era molto divertente. E un vero esperimento. Fu uno dei primi film italiani girati in elettronica. Al tempo sembrava una pratica depravata.
Passiamo alla seconda serata con un grande musical, “Facciamo l’amore” diretto da George Cukor con Marilyn Monroe, Yves Montand, Tony Randall, Frankie Vaughan, Wilfrid Hyde-White. . Ricordava Cukor: “Marilyn Monroe era un miracoloso fenomeno dello schermo. La sua performance era fatta di inquadrature molto brevi, e quando mettevi tutto insieme combaciavano perfettamente. (..) Sapevo che era sfacciata. Sapevo che era ostinata. Era molto dolce, ma non riuscivo proprio a comunicare con lei. Non potevi raggiungerla.
Era troppo concentrata su un sacco di cose piuttosto pretenziose, faceva un sacco di studi di merda, e le disse: Marilyn, sei già a posti, fai cose terribilmente difficili da fare. Aveva un assoluto, infallibile tocco per la commedia. Nella vita reale non sembrava molto divertente, ma aveva questo tocco. Recitava come se non capisse bene perché fosse divertente, che cos’è che la rendeva così divertente”. Per Arthur Miller, marito di Marilyn, la sceneggiatura non funzionava. Così Marilyn obbligò la produzione a far riscrivere il copione a suo marito, aumentando la parte della moglie.
A questo punto si incazzò il coprotagonista, Gregory Peck, che lasciò il film. Provarono inutilmente a convincere Rock Hudson. Alla fine, su idea di Marilyn, ma soprattutto di Miller che aveva scritto il suo ultimi film, “Le vergini di Salem”, chiamarono dalla Francia Yves Montand, che non riusciva a parlare bene inglese. La cosa non gli impedì di avere una storia con Marilyn Monroe sotto gli occhi della moglie Simone Signoret.
Su Rai4 alle 23, 05 troviamo l’action “Faster” di George Tillman jr. con Dwayne Johnson, Billy Bob Thornton, Moon Bloodgood, Oliver Jackson-Cohen, Maggie Grace. Il mondo del cinema porno e un regista in difficoltà sono il soggetto di “Le pornographe” tra le opere più note di Bertrand Bonello con Jean-Pierre Léaud, Jérémie Rénier, Ovidie, Thibault de Montalembert. Non piace a tutti. La storia vede il figlio di un regista scoprire che tipo di film fa il padre. Diciamo che gli toglie il saluto. Molto, molto pretenzioso. Ma Leaud adorabile.
tom cruise mission impossible ii
Su Mediaset IOtalia 2 alle 23, 15 è di scena l’horror “The Darkness” di Greg McLean con Kevin Bacon, Radha Mitchell, David Mazouz, Lucy Fry, Matt Walsh, Jennifer Morrison. Su Italia 1 alle 23, 20 il fenomenale secondo episodio di “Mission: Impossible”, cioè “Mission: Impossible 2” diretto da John Woo con Tom Cruise, Thandie Newton, Ving Rhames, Anthony Hopkins, Dougray Scott. Se la batte con Brian De Palma. Forse è pure meglio.
Su Cine 34 all’1 abbiamo “La minorenne” di Silvio Amadio con Gloria Guida, Rosemary Dexter, Marco Guglielmi, Luciano Roffi. Secondo film in assoluto di Gloria Guida, appena maggiorenne e molto nuda. Iniziato a girare nel giugno 1974, mentre il primo film, La ragazzina, è stato appena sequestrato. Delirio di Silvio Amadio che perde la testa dietro alla giovanissima protagonista come fosse Brigitte Bardot e le fa fare sogni stravaganti conditi da pruriti da cattolico represso. Un delirio che lanciò ancora più in alto il mito della Guida, circondata da maschi adulti arrapati.
gloria guida in la minorenne 1
Raymond Léfevre su La Revue du Cinéma osserva che «questa insignificante commedia italiana è stata riempita di inserti pornografici filmati in dettaglio con dei figuranti anonimi (si riconoscono qua e là delle starlette del porno francese e qualche stallone che fa loro frequentemente da partner)». Léfevre segnala anche una scena interessante; quando la Guida decide di perdere la verginità con l’amante della madre, un maniaco che la fa vestire da deportata mentre lui si cala nei panni di torturatore delle SS: «Per sfuggire a questa prova impervia la bella ragazza si lancia in questa risposta di un candore disarmante: ‘Ma… io non sono ebrea’. Tutto il resto è senza interesse».
il buco di michelangelo frammartino
Su Rai Tre all’1, 45 abbiamo “Il buco” di Michelangelo Frammartino. Vediamo cosa ne scrissi quando lo vidi. Il buco del titolo del complesso film di Michelangelo Frammartino, non è affatto un buco metaforico. Ma un vero e proprio buco che porta a una delle grotte più profonde del mondo, la terza, ben 689 metri di profondità, che vennero calcolati da un gruppo di speleologi italiani nel 1961 in quel di Calabria, a Bifurto.
il buco di michelangelo frammartino
Di metaforico c’è però che mentre negli stessi anni si davano vita a elevazioni monumentali, come i 137 metri verso l’alto del Pirellone di Gio Ponti, come ben testimonia il servizio iniziale in bianco e nero di Giulio Macchi ideatore del celebre programma della gloriosa prima Rai “Orizzonti della scienza e della tecnica”, e mentre il boom economico italiana ci mostrava in tv le lunghe gambe delle gemelle Kessler, altra verticalità, i giovani speleologi si armavano per misurare, verso il basso, le profondità più vaste racchiuse nel Sud non così toccato dal boom del Nord.
il buco di michelangelo frammartino
Come se studiando il vuoto si potesse studiare qualcosa di antichissimo, quasi preistorico del nostro paese. Gli speleologi misuravano centimetro per centimetro e giocavano addirittura a pallone tirandolo da una parte all’altra del buco, mentre un altro disegnava la forma della voragine. Fino alla fine. Tutto questo è raccontato, nel film ideato da Frammartino, solo con un semplice montaggio in parallelo con la vecchiaia e il crollo fisico di un vecchio pastore calabrese, depositario di una qualche lontana verità, e la fine del buco.
il buco di michelangelo frammartino
Ma non ha un vero e proprio significato simbolico. E anche se lo ha, conta relativamente. Perché tutta la complessità del film sta infatti nella ricostruzione della missione in verticale negli anni ’60 armati di poco e nulla, dentro il buco, meraviglioso e intatto, e nella messa in scena della vastità della caduta con riprese di gran classe di Renato Berta e il rumore della natura che circonda i pastori e gli scienziati.
il buco di michelangelo frammartino
Non per tutti, evidentemente, magari con qualche desiderio in eccesso di trovare l’inquadratura giusta, l’effetto visivo perfetto, è un film che può non piacere per la mancanza di narrativa, il massimo dei dialoghi dei giovani speleologi si risolve in una serie di “Oh!... Oh!”, per non parlare dei dialoghi dei rudi pastori, ma è innegabile la passione di Frammartino e della sua crew nel voler portare a termine la missione.
il buco di michelangelo frammartino
Alla fine, però, oltre alla meraviglia del buco ripreso proprio nella sua brutale potenza sia al di dentro che al di fuori, sembra una ferita della terra, quel che ci colpisce è il meraviglioso servizio di Giulio Macchi che vola in alto sul Pirellone nel 1962 citando la battuta di un pulitore di finestre di grattacieli, che si ferma spesso per vedere la gente che lavora all’interno. Come se il suo, da fuori, non fosse un lavoro.
la notte film di michelangelo antonioni
La notte si riempie di film d’autore con “Paesaggio nella nebbia” del regista greco Theo Anghelopoulos con Tania Palaiologou, Michalis Zeke, Stratos Georgioglou, Eva Kotamanidou. Il suo primo film lo vidi e mi sembrò un capolavoro, poi alò secondo ebbi qualche dubbio… RaiTre/Fuori orario alle 3, 20 passa forse il miglior film della serata ultracinefila, “La notte” di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, Monica Vitti, Bernhard Wicki, Rosy Mazzacurati.
e vennero in quattro per uccidere sartana
Rete 4 alle 3, 40 propone “e vennero in quattro per uccidere Sartana” di Miles Deem alias Demofilo Fidani con Jeff Cameron alias Nino Scarciofolo, Anthony C. Stanton alias Franco Ricci, Celso Faria, Dennis Colt alias Benito Pacifico. Tutti nomi finti, eccetto Celso Faria, brasiliano. Fotografia di Luciano Tovoli, che ricorda: “Ne sono così fiero che tengo il manifesto sulle pareti di casa! Io mi sono divertito moltissimo a lavorare con Demofilo Fidani, mi è spiaciuto, anzi, non averne fatti altri. Fidani era un ottimo scenografo. Con lui avevo un buonissimo rapporto.
imperia la grande cortigiana 2
Aveva una sua etica registica molto precisa. Per lui, anche se i soldi erano pochi, era come fare un grosso film, ci metteva tutto l’impegno necessario. Lo giravamo senza nessuno degli stress dei film intellettuali, quelli che ho poi girati con gli Autori. Era girato a Tirrenia, nei vecchi studi della Cosmopolitan. Io venivo da Banditi a Orgosolo di Vittorio De Seta, avevo fatto l’operatore per qualche film di Ponti. Così mi dettero fiducia come direttore della fotografia”.
Chiudo con “Imperia, la grande cortigiana” di Pier Francesco Pingitore con Manuela Arcuri, Antonio Giuliani, Filippo Valle, Paolo Triestino, Sergio Assisi, Cine 34 alle 4, 15, e col piccolo western “La freccia nella polvere” di Lesley Selander con Sterling Hayden, Coleen Gray, Keith Larsen, Tom Tully, Jimmy Wakely, Tudor Owen, Iris alle 4, 30. Sterling Hayden, massacrato dal maccartismo e da una dichiarazione che poi ritrasse, sopravvisse coi piccoli western come questo, prodotto dalla Allied, negli anni ’50. C’è anche Lee Van Cleef.
secondo amore
La freccia nella polvere
imperia la grande cortigiana 1
imperia la grande cortigiana 3
imperia la grande cortigiana 4
noi uomini duri montesano pozzetto
the darkness
paesaggio nella nebbia 1
la notte film di michelangelo antonioni
la notte film di michelangelo antonioni
paesaggio nella nebbia 2
the darkness
verita sepolte
mission impossible ii
corrado pani gloria guida la minorenne
gloria guida in la minorenne
la minorenne 1
tom cruise mission impossible ii
father stu
mission impossible ii.
noi uomini duri alessandra mussolini
ron perlman il fornaio
l educazione sentimentale di eugenie 1
l educazione sentimentale di eugenie 2
rush hour 2 colpo grosso al drago rosso 1
taken la vendetta 1
taken la vendetta 2
rush hour 2 colpo grosso al drago rosso 3
Marilyn su set di facciamo l amore
le pornographe
le pornographe
le pornographe
faster
secondo amore
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