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DAGOREPORT – SI METTE MALE PER L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE: IL "VAFFA" DEL MODERATO MOHAMMAD JAVAD ZARIF (L’UOMO DELL’ACCORDO SUL NUCLEARE) AL GOVERNO IRANIANO È IL SEGNALE CHE KHAMENEI NON VUOLE PIÙ TRATTARE PER EVITARE L'ESCALATION. L’ATTACCO A TEL AVIV POTREBBE ESSERE QUESTIONE DI ORE, IN CASO DI FALLIMENTO DEL NEGOZIATO SU GAZA – GLI USA MOBILITANO PORTAEREI E SOTTOMARINI, MA BIDEN DEVE STARE ATTENTO ALLA CINA: DUE GIORNI FA, IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PECHINO, WANG YI, HA FATTO PRESENTE CHE IL DRAGONE “SOSTIENE L’IRAN NELLA DIFESA DELLA SUA SOVRANITÀ”. TRADOTTO: SE IL PENTAGONO INTERVENISSE A SOSTEGNO DELLO STATO EBRAICO, POTREBBERO ESSERCI “CONSEGUENZE GRAVI” PER GLI STATI UNITI (INVADERE TAIWAN?)

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Mohammad Javad Zarif - Masoud Pezeshkian

Il primo pessimo segnale per l’intelligence occidentale è del 12 agosto, quando l’ex capo della diplomazia iraniana e artefice dell’accordo nucleare da parte di Teheran con gli Stati Uniti, Mohammad Javad Zarif, ha rassegnato le dimissioni dalla carica di vicepresidente per gli affari strategici “per evitare qualsiasi sospetto che volesse interrompere il lavoro del governo”.

 

Zarif, che ha svolto un ruolo chiave nella vittoria del riformista Pezeshkian alla presidenza iraniana, ha capito che il suo dialogo con Washington per evitare l’escalation del conflitto mediorientale, non era più accettato dalla Guida Suprema, l'Ayatollah Ali Khamenei.

 

ALI KHAMENEI AI FUNERALI DI ISMAIL HANIYEH

L’Iran avrebbe potuto effettuare il preannunciato attacco di ritorsione contro Israele in occasione della festività del Tisha BeAv: è l’anniversario della distruzione del Primo e del Secondo Tempio di Gerusalemme e di una serie di altre calamità nella storia ebraica in cui gli ebrei si astengono da tutto il cibo e dall'acqua per un periodo di circa 25 ore, terminato ieri sera.

 

Ma Teheran continua a rinviare il blitz, in attesa di capire come procederà il nuovo incontro del negoziato per il cessate il fuoco a Gaza, previsto per domani tra Usa, Egitto e Qatar (non è ancora chiaro se gli emissari si incontreranno a Doha o al Cairo).

 

joe biden bibi netanyahu in israele

Gli Usa, che hanno già dislocato una portaerei e un sottomarino, e con la Gran Bretagna hanno fornito i mezzi militari per la difesa dello stato ebraico, privi di ‘’una linea di comunicazione diplomatica", che fino al 12 agosto era rappresentata da Zarif, aspettano di vedere in azione di che “pesantezza” sarà la rappresaglia di Teheran.

 

Prima di affiancarsi alle forze militari di Netanyahu, Biden dovrà soppesare bene le pesanti parole del ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. Due giorni fa, nel corso del colloquio avuto ieri con l’omologo iraniano ad interim Ali Bagheri Kani, il ministro di Xi Jinping ha fatto presente che “la Cina sostiene l’Iran nella difesa della sua sovranità, sicurezza e dignità nazionale, nel rispetto della legge, e sostiene l’Iran nei suoi sforzi per mantenere la pace e la stabilità nella regione”.

 

Ali Bagheri Kani - Wang Yi

Tradotto: se nelle prossime ora un eventuale attacco di Teheran dovesse causare feriti o vittime tra la popolazione israeliana e il Pentagono intervenisse a sostegno dello stato ebraico, potrebbero esserci “conseguenze gravi” per gli Stati Uniti (invadere Taiwan?).

 

ISRAELE, GUERRA DI NERVI CON TEHERAN. PERCHÉ L'IRAN NON HA ANCORA ATTACCATO

Da https://tg24.sky.it/mondo/2024/08/14/israele-attacco-iran-perche

 

 

ismail haniyeh con ali khamenei

[…] L’Iran ha promesso di vendicare l'uccisione del leader di Hamas Haniyeh avvenuta sul suo territorio. Da giorni l’attacco sembra imminente. Ora Teheran ha fatto filtrare la possibilità di rinunciare se si arrivasse a una tregua nella Striscia di Gaza nei negoziati che ripartono domani. Intanto la strategia è l’attesa, in una guerra psicologica che logora gli israeliani e fa guadagnare tempo agli iraniani

 

[…] I negoziati per un cessate il fuoco a Gaza sulla carta dovrebbero ripartire domani, il 15 agosto a Doha. […] Sulla trattativa per l'enclave palestinese sembra volersi inserire anche l'Iran, che ha fatto filtrare la disponibilità a rinunciare all'attacco a Israele, nel caso di un accordo. Resta però l'incognita sulla partecipazione di Hamas. […]

 

OMICIDIO DI ISMAIL HANIYEH

[…] Ismail Haniyeh, uno degli uomini di punta di Hamas, è stato ucciso mentre era a Teheran. L’Iran ha minacciato Israele di un attacco di rappresaglia imminente facendo temere a tutto il mondo una ennesima escalation. Una settimana fa è stata annunciata la chiusura dello spazio aereo iraniano, ma poi non accadde nulla

 

[…] Ieri è emerso che un accordo di cessate il fuoco a Gaza […] può impedire all'Iran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele per l'assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh sul suo territorio, secondo quanto trapela da tre alti funzionari iraniani, che sembrano ridimensionare l'intenzione che i raid vengano lanciati prima dei colloqui di giovedì.

ali khamenei vota alle elezioni

 

Una delle fonti, un alto funzionario della sicurezza iraniano, ha affermato che l'Iran, insieme a Hezbollah, lancerebbe un attacco diretto se i colloqui fallissero o se si percepisse che Israele sta trascinando i negoziati.

 

Le fonti non hanno detto per quanto tempo l'Iran avrebbe concesso ai colloqui di progredire prima di rispondere. Sembrerebbe che l'attacco possa avere luogo solo dopo i colloqui e solo se non produrranno ciò che l'Iran ritiene essere risultati sufficienti.

ALI BAGHERI - MINISTRO DEGLI ESTERI IRANIANO

 

Inoltre per la prima volta da quando sono iniziati i negoziati tra Israele e Hamas, l'Iran è interessato a inviare un suo rappresentante che sarà coinvolto restando dietro le quinte dei colloqui. Il rappresentante non sarà coinvolto nei colloqui diretti ma manterrà un canale di comunicazione con gli Usa mentre si svolgono le mediazioni

 

[…] Mentre il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen  è convinto che l'Iran possa decidere di attaccare Israele "nei prossimi giorni o anche nelle prossime ore”, il presidente americano Joe Biden  è più ottimista e ha detto che il cessate il fuoco eviterà l'attacco dell'Iran […].

 

JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

Per spingere sulla sospensione delle ostilità era atteso nella regione Antony Blinken, ma all'ultimo ha deciso di rinviare, vista la persistente situazione di incertezza. Per gli Usa c'è l'inviato di Biden Amos Hochstein, attualmente in Libano. Washington in questa fase preme sugli alleati come la Turchia, che hanno canali con Hamas, per convincere la fazione ad andare a Doha.

 

Secondo alcune fonti, il capo politico Yahya Sinwar ha posto come condizione per inviare i suoi emissari che Israele interrompa gli attacchi, ed ha chiesto che le forze dell'Idf si ritirino dal corridoio Filadelfia, zona cuscinetto al confine con l'Egitto. La strada per un accordo resta in salita.

 

sfollati palestinesi in fuga

La fazione palestinese insiste sull'adozione del piano in tre fasi per una tregua duratura proposto a maggio da Joe Biden, piuttosto che ulteriori trattative. Israele, invece, secondo il New York Times ha presentato nuove richieste per integrare il piano Biden. L'ufficio del premier Netanyahu ha smentito questa ricostruzione, ma lo stesso team negoziale ha fatto trapelare il suo disappunto sulla strategia del premier che sarebbe orientata a non concludere nulla

 

Teheran da due settimane ha intrapreso una guerra di nervi con Israele, in cui si rincorrono voci di un attacco imminente […]. Una strategia per mantenere altissima la tensione e far restare nella paura l’avversario. Una guerra psicologica che ha anche ripercussioni economiche per Israele (l’altro giorno Fitch ha declassato il suo rating ad esempio). Anche il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha spiegato chiaramente che “l’attesa per Israele è parte della punizione”

 

ismail haniyeh a teheran

[…] Come spiegano molti esperti, questa strategia serve anche a Teheran per prendere tempo e capire meglio quale strada percorrere. I pasdaran spingono per attaccare, la Guida Suprema Khamenei pere attendista. Dall’altra parte, anche a Israele non conviene aprire un ennesimo fronte militare in Medio Oriente con la conseguenza di un allargamento incontrollato del conflitto. Quindi cosa succederà? Gli scenari vanno da un Iran che non dà seguito alle minacce a possibili attacchi mirati. Fino ad azioni dirette contro il territorio israeliano (con le proprie forze o con quelle di alleati come Hezbollah o gli Houthi).

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