Dagoreport
letizia moratti antonio tajani
Quel filetto di platessa di Antonio Tajani non brilla certo per carisma: gli manca il sex appeal e il magnetismo di Silvio Berlusconi. L’ex esponente del partito monarchico però ha contezza di se stesso e da vecchio volpone ha capito di dover puntellare la sua reggenza in Forza Italia. Da solo al comando, non regge.
L’escamotage trovato dal ministro degli Esteri è quello di riportare tra gli azzurri la sempre più botulinata Letizia Moratti. Dopo l’inutile sbandata per il Terzo Polo, buggerata dal duplex Renzi e Calenda, “Mestizia” è stata mandata a schiantarsi alle Regionali in Lombardia. Anche per lei il ritorno all’ovile è un'opportunità di rilancio.
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Grazie a lei, che ha sempre rivendicato la sua anima liberale esibendo con orgoglio la storia del padre partigiano e l’impegno per la comunità San Patrignano, Tajani trova una "madre nobile" per Forza Italia e contribuisce a ridefinire il perimetro identitario del partito in assenza di Berlusconi.
Il reggente trova così il modo di riportare Forza Italia nell’alveo delle origini di una forza liberale e popolare che parla al mondo delle imprese.
Al netto del birignao politologico, quella di Tajani è una manovra politica. Quando a febbraio ci sarà il congresso di Forza Italia, l’obiettivo dell’attuale reggente è blindare il vertice proponendo lui come segretario e Letizia Moratti come presidente. Un ticket a cui nessuno può dire di no. Men che meno “Kiss me Licia” Ronzulli…
letizia moratti tajani LICIA RONZULLI CON UNA PESCA ALLA CONVENTION DI FORZA ITALIA licia ronzulli e antonio tajani convegno di forza italia a paestum licia ronzulli e antonio tajani convegno di forza italia a paestum LICIA RONZULLI ANTONIO TAJANI letizia moratti tajani barelli