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    DAGOREPORT – ZELENSKY, T’HANNO RIMASTO SOLO: L’EX COMICO, CHE SI È AVVITATO SU UNA POSIZIONE DI TOTALE INTRANSIGENZA AI NEGOZIATI CON PUTIN, DEVE FARE I CONTI NON SOLO CON LA CHIUSURA DEI RUBINETTI DEGLI AIUTI DA PARTE DEGLI USA, MA ANCHE CON L’OPPOSIZIONE INTERNA. GLI UCRAINI SONO STANCHI DELLA GUERRA, COME DIMOSTRANO LE ACCUSE DEL SINDACO DI KIEV, VITALY KLITSCHKO – DI FRONTE AL FLOP DELLA CONTROFFENSIVA, INVECE DI TRATTARE CON PUTIN, ZELENSKY HA RISPOSTO CON LE PURGHE – BIDEN VUOLE LA PACE PRIMA DELLE ELEZIONI NEGLI USA: PER ASSENZA DI ALTERNATIVE, SI ARRIVERA' ALLA CESSIONE AI RUSSI DI CRIMEA E PARTE DEL DONBASS…


     
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    Vitali Klitschko Vitali Klitschko

    Le interviste rilasciate ai giornali di tutto il mondo dal sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, sono un pessimo segnale per Volodymyr Zelensky. Le critiche dell’ex campione di boxe nascondono l’insofferenza dell’establishment ucraino, ma anche della gran parte della popolazione, per un conflitto di cui non si vede più la fine.

     

    Zelensky, che a lungo è stato acriticamente sostenuto e incoraggiato dall’Occidente, con il passare dei mesi e degli anni si è avvitato su posizioni di totale intransigenza negoziale e di ostinazione militare irrealistica. L’idea di sconfiggere i russi sul campo, nonostante i rifornimenti garantiti da Washington, si è rivelata un’utopia.

     

    ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN

     

    Quando, all’inizio di marzo 2023, la Casa Bianca ha dato l’ok al governo ucraino per la controffensiva, era stato posto un vincolo: partire all’assalto delle trincee russe e parallelamente avviare un tavolo di trattative con il Cremlino. Zelensky e il suo cerchio magico si sono opposti, confidando nella buona riuscita della controffensiva, anche per forzare la mano all’Occidente su ulteriori approvvigionamenti bellici.

     

    petro poroshenko con joe biden petro poroshenko con joe biden

    Le ragioni del flop della controffensiva sono state minuziosamente, e non a caso, ricostruite da una lunghissima inchiesta del “Washington Post” (tradotta e pubblicata da Dagospia). Un articolo che, dal punto di vista americano, rappresenta l’ennesimo ditone puntato verso l’ex comico. Ma all’inchiesta manca il punto di vista di Kiev, di cui Vitaly Klitschko si è fatto, in qualche modo, portavoce. Ovvero la stanchezza dei soldati e dei civili ucraini, che hanno perso la tenacia e l’intraprendenza mostrate all’inizio dell’invasione russa.

     

    zelensky putin zelensky putin

    Stanchezza che ha gradualmente portato al risveglio dell’opposizione interna a Zelensky: Klitschko e l’ex presidente, Petro Poroshenko, che ha apertamente parlato di “deriva autoritaria” dopo che gli è stato impedito di uscire dai confini ucraini per andare in Ungheria a visitare il primo ministro di Budapest, Viktor Orban.

     

    Davanti al fallimento della controffensiva, e all’insorgenza di voci critiche, invece di aprire una trattativa con Putin, Zelensky si è convinto di ritrovare lo smalto perduto intervenendo con l’accetta sul deep state che lo circondava: purghe ai vertici militari e accuse di corruzione, spesso opache, agli alti burocrati.

     

    barack obama joe biden 2 barack obama joe biden 2

    A Washington, Joe Biden, convinto da Barack Obama a precisare che la sua candidatura è solo in funzione anti-Trump, ha capito che deve stringere per arrivare alla pace prima del voto per le presidenziali americane del 2024.  "Sleepy Joe" ha chiesto al Congresso e al partito repubblicano di approvare un nuovo pacchetto da 106 miliardi di dollari (ma non ancora approvato) per l’Ucraina, Israele e Taiwan. Una sorta di ultimo atto di generosità da parte del Governo americano necessario ad arrivare a un cessate il fuoco. Che per l’Ucraina passerà, e non si vedono molte altre alternative, nella cessione ai russi della Crimea e una piccola parte del Donbass.

     

    NIKKI HALEY NIKKI HALEY

    Ps.  A sostenere la repubblicana Nikki Haley, principale competitor di Donald Trump per la nomination repubblicana, non ci sono solo i fratelli Koch (con un impero da 125 miliardi) e il Ceo di JP Morgan Jamie Dimon, ma anche Liz Cheney, figlia dell’ex vicepresidente Dick, che in un libro appena pubblicato mena duro sugli errori del partito repubblicano, e in particolare della gestione Trump.

    vitali klitschko vitali klitschko

     

    wladimir e vitali klistschko 9 wladimir e vitali klistschko 9

    joe biden a kiev con zelensky 6 joe biden a kiev con zelensky 6 JOE BIDEN TRENO PER KIEV JOE BIDEN TRENO PER KIEV

     

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