Barbara Costa per Dagospia
rose mcgowan marilyn manson (2)
“Sono Rose McGowan, e sono come voi”. Ma davvero? Chi tra voi lettori di Dagospia è mai andato agli MTV Awards con il culo scoperto? Qualcuno di voi ha mai limonato con Marilyn Manson? Chi mi legge va a farsi la piega dal parrucchiere ogni tre giorni perché incapace di lavarsi e asciugarsi i capelli da sola? E chi tra voi è stata un’attrice di talento che ha scritto un’autobiografia per vantarsi di non esserlo più perché diventata femminista metooista ma non timesuppista, e paladina dei cani razza Boston Terriér?
rose mcgowan grindhouse
Io non sono Rose McGowan, io non sono uscita dall’utero di mia madre con il pugno alzato come Rose, io non ho due genitori che mi hanno cresciuta in una comune hippie-religiosa vicino Firenze piena di “soldati del bene” in lotta contro Satana, gente convinta che il sesso vada fatto sempre e comunque ma meglio se tutti insieme e mai tra persone dello stesso sesso, e con donne dalle gambe pelose che facevano le ammucchiate in lode a Dio. Io a 6 anni non andavo in giro scalza per Roma a chiedere l’elemosina per la setta, a 10 non posavo in copertina su Vogue Kids, e non avevo come unico amico un agnellino che un giorno quelli della comune m’hanno ammazzato, cotto e servito per pranzo. Io a 13 anni non saltavo la scuola per andare a far casino con un gruppo di drag-queen, per finire a 20 a vivere per strada, ma da punk.
rose mcgowan
Io da ragazzina guardavo Rose McGowan, non saltavo un suo film e non era tempo perso perché Rose allora non te lo faceva perdere: dove la trovavi una così figa che recitava sempre parti scabrose, da cattiva allucinata? Rose era l’adolescente-killer, la donna strega, l’ammazza-zombie con una gamba sola, la casalinga che uccide il marito, la spogliarellista sexy. Era la donna di Marilyn Manson, e in un video da lui sodomizzata su un letto e sotto il letto c’era un cadavere, era la droga di cui lui parlava nelle sue canzoni, la femmina fuori di testa che non dovresti scopare mai. Erano gli anni d’oro di Rose, ostentava il suo corpo nudo e turbava menti e svegliava sessi, i suoi seni erompevano dallo schermo e dalle foto, con la sua pelle così vivida che pareva quasi di toccarla. Posava per David LaChapelle, era per lui una Vergine Maria svergognata, una suora affamata di redenzione, ed era l’ospite d’onore delle sue feste glamour, insieme a quei vip che oggi dice di odiare.
rose mcgowan sex tape 3
Ma la vita ti cambia, la vita è il risultato delle nostre scelte, e sarebbe ora che noi donne ci pensassimo non una ma un milione di volte prima di girare video porno con l’uomo che crediamo di amare: mettiamoci bene in testa che ogni amore non è eterno e che quei video sono una bravata che si può pagar cara. Come è successo a tante, come è successo a Rose, ma neanche qui Rose è come noi, perché se sei famosa il tuo film hard in rete è più visto e più sputtanato degli altri. Oggi Rose sembra una donna persa, che sconta una vita delusa, in guerra più contro se stessa che contro la società maschilista che s’è messa in testa di cambiare. Con linguaggio rabbioso, infarcito di cazzo e fuck you, inveisce contro tutti, in ultimo contro chi deride le attrici troppo rifatte o rifatte poco. Già: gli stessi spietati giudizi dovrebbero pesare anche su quegli uomini che da quando hanno scoperto il botox sono più gonfi del loro ego.
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Altre chicche sulla vita di Rose McGowan le trovate nella sua autobiografia “Brave” appena uscita. Ma non azzardatevi a dirle che non v’è piaciuta, potrebbe tirarvela in testa, soprattutto se siete trans e quindi, secondo lei, ex uomini dal passato privilegiato.
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