Domenico Agasso Jr. per www.lastampa.it
GIAN FRANCO MAMMI' IOR
Ammonta a 38 milioni di euro l'utile netto dello Ior nel 2019, il doppio dell’anno precedente. L’intero dividendo va alle casse papali. Il patrimonio dell'Istituto per le Opere di Religione al 31 dicembre 2019 è di 630,3 milioni. Stabile la raccolta dai clienti, 5,1 miliardi.
Il bilancio dell'esercizio 2019 è stato sottoposto a revisione contabile dalla società di revisione internazionale Mazars. È stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Sovrintendenza che, come da Statuto, ha trasmesso il documento alla Commissione cardinalizia. I riisultiati «evidenziano la solidità e l’elevata qualità dei dati finanziari dell’Istituto (livello di patrimonio e di liquidità) e la sua conformità ai più elevati standard internazionali. In linea con le indicazioni di Sua Santità Papa Francesco».
VATICANO, SEDE IOR
Nel 2019 è più che raddoppiato il dividendo rispetto all'anno precedente, toccando i 38 milioni di euro, rispetto ai 17,5 del 2018 (quando l'utile si era dimezzato). La raccolta dai clienti (ordini religiosi, diocesi, dipendenti) resta stabile a quota 5,1 miliardi (5 miliardi nel 2018), di cui 3,4 miliardi relativi al risparmio gestito e alla custodia titoli. Il patrimonio al 31 dicembre 2019 è di 630,3 milioni, al netto della distribuzione degli utili.
«Nel 2019 l'Istituto ha continuato, con rigore e prudenza, a fornire servizi finanziari allo Stato della Città del Vaticano e alla Chiesa Cattolica presente in tutto il mondo - si legge in una nota d’Oltretevere - Inoltre, l'Istituto ha proseguito nel suo massimo impegno di assicurare piena e continua adesione ai principi e alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica in tutte le attività operative ed in particolare, come priorità, nei processi di gestione e nelle politiche di investimento del patrimonio proprio e di quello della clientela».
L'utile netto è il «risultato del processo di investimento risk-based e coerente con l'etica cattolica applicato alla gestione dei propri attivi».
PAPA BERGOGLIO
L’Istituto conta cento dipendenti, ha servito 14.996 clienti in 122 Paesi nel mondo.
L’intero dividendo dello Ior sarà trasferito nelle casse papali, risultando così particolarmente prezioso in questo periodo: in Vaticano infatti, a causa del crollo degli introiti provocato dalla pandemia, si calcola un calo delle entrate economiche tra il 25 e il 45%, con una previsione di deficit per il 2020 intorno ai 53 milioni.