Clemente Pistilli per la Repubblica
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Migranti risorsa per l’Italia. Non un semplice slogan ma un’opportunità concreta, in grado anche di salvare i piccoli centri dallo spopolamento. Tanto che il sindaco di Ventotene, l’isola culla dell’europeismo, da oltre un mese sta chiedendo a gran voce l’invio di famiglie di stranieri nel Comune isolano, al fine di evitare che le scuole elementare e media chiudano i battenti a causa di un numero troppo esiguo di alunni.
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Nella scuola media sono attualmente iscritti solo due bambini e otto sono quelli della scuola elementare. Pochissimi. L’isola del resto, che in estate arriva ad essere affollata anche da cinquemila vacanzieri, ha poco meno di 600 residenti, che nei mesi invernali si riducano a circa 200. “L’anno scolastico sta per iniziare e ancora non sappiamo se la scuola media resterà aperta. Non abbiamo avuto riscontri dall’ufficio scolastico”, dichiara il sindaco Gerardo Santomauro.
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Una struttura di cui appare quasi certa la chiusura e che già ha portato una famiglia a organizzarsi per trasferirsi sulla terraferma, a Formia, per far continuare ai figli gli studi. “Il nostro appello al ministro Valeria Fedeli – prosegue il primo cittadino – è quello di garantire l’istruzione sull’isola fino ai 14 anni e per questo siamo pronti ad accogliere famiglie di migranti con bambini e orfani, sia italiani che stranieri. Possiamo mettere loro a disposizione la casa-alloggio per anziani, trasformandola in una casa famiglia”.
Gerardo Santomauro
Un’idea che sta facendo breccia nella piccola isola dell’arcipelago delle Ponziane, esposta dal primo cittadino anche al prefetto di Latina. “Si tratta di una buona iniziativa – dice don Vincenzo Macera, parroco della chiesa di Santa Candida – va incoraggiata e ben organizzata. Può educare tutti a vivere insieme”. Nonostante non manchi qualche resistenza da parte degli isolani, l’idea di Santomauro è inoltre di più ampio respiro. La scuola si potrebbe salvare infatti anche ricorrendo alle lezioni in videoconferenza, mentre il sindaco appare deciso a lanciare un messaggio diverso.
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Mentre in Europa si dibatte sui divieti agli sbarchi e crescono forze xenofobe, Ventotene aspira a tornare ad essere il centro di una diversa politica dell’Ue, fondata sull’integrazione e sull’accoglienza, tanto che proprio oggi sull’isola prenderà il via la 36ª edizione della
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