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    DE LAURENTIIS SHOW TRA CALCIO, ORGASMI E “IL MEGALODONTE CHE TI MANGIA IL PISELLO” - "NON ABBIAMO DEBITI CON LE BANCHE, MA COL FATTURATO DELLA JUVE, DIECI SCUDETTI LI AVREI VINTI ANCHE IO". POI ANNUNCIA UN IVESTIMENTO. SUL NAPOLI? NO: "PENSO DI COMPRARE UNA SQUADRA INGLESE” – IL SAN PAOLO HA PROBLEMI. NON VADO PIÙ ALLO STADIO PERCHÉ DAL MIO SETTORE NON SI VEDE NIENTE: PERCHE’NON FACCIO UN ALTRO IMPIANTO…"


     
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    Germano Arpaia per sport.ilmattino.it

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    Travolgente come sempre, anche quando al centro della discussione non ci sono il calcio o il suo Napoli. Aurelio De Laurentiis protagonista anche negli uffici dell’Unione degli Industriali in città, parla di pizza e di salute «dei giovani che dobbiamo formare allo sport e alla tavola» senza alcun problema.

     

    Intervenuto nel corso di «AndroDay», convegno sulla salute dell’uomo nella giornata internazionale dedicata ai maschi in giro per il mondo insieme con il prof Vincenzo Mirone e accompagnato dal sempre presente Alfonso De Nicola, il patron azzurro non si è sottratto nemmeno quando al centro delle attenzioni ci è finito il tabù del sesso.

     

    «Questi giovani passano la vita tra computer e smartphone, se lo porterebbero anche sotto la doccia. Sono costantemente collegati ad una tribù mondiale e non vanno mai offline. Bisogna riabituarli allo sport che unisce e fa bene al nostro corpo». E la battuta non può mancare. «Avete sentito le parole della dottoressa prima? Bisogna sempre vedere se ci procurate l’orgasmo. Anche questo è il problema per noi uomini: la nostra pochezza si ritrova a confronto con la potenza delle donne. Quando ti avventuri in questi oceani inesplorati, puoi anche trovare il megalodonte che ti mangia il pisello» dice De Laurentiis scatenando le risate del pubblico in sala.

     

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    Un occhio anche a quelli che potrebbero essere i progetti futuri tra Napoli calcio e salute per i napoletani. «È nelle nostre idee un Napoli-Lab, abbiamo avuto incontri anche con l’Università Federico II ma non siamo ancora pronti dal punto di vista etico visto che dietro c’è una società importante come il Napoli. Perché tutti devono andare fuori a curarsi? Io vorrei che venissero gli altri qui da noi». Ma il presidente azzurro non si ferma solo al calcio. «Nel frattempo sono entrato nel mondo dell’auto, delle pizzerie, del gelato, delle costruzioni, ho preso il Bari e ora penso anche ad una squadra inglese. Tutto ciò con tre film in produzione. Mia moglie mi chiede quanto camperò, le rispondo che fino a che progetterò allora camperò». 

     

    aurelio de laurentiis aurelio de laurentiis

    Il fatturato, la Juve, poi lo stadio, argomento che non manca mai soprattutto dopo gli scontri di Champions. «Il San Paolo ha problemi come li ha la città. La Regione è molto attiva, il Comune non ci ha mai aiutato. A Parigi concedono lo stadio per un milione di euro all’anno e ne fatturano 100. Noi ne fatturiamo meno di 20 e vogliono farci pagare quasi due milioni. Il mercato è anche cambiato negli ultimi anni: adesso la gente non va più al cinema, non va più nei centri commerciali, cosa ci metterei nello stadio io? Facciamo il karaoke?»

     

    Ma qualcosa al Psg è stato offerta nell’ultima sfida europea. «Io al San Paolo non ci vado più perché si vede male dove sono seduto. Ai parigini abbiamo dato da mangiare fino a mezzanotte, ma ho dovuto organizzare tutto io! Ho fatto mettere un forno che vomitava pizze per tutti e qualcosa gliel’abbiamo cantata. Ma non è lo stadio che vorrei io! Ci metterei due secondi a comprare un terreno per fare un altro stadio, ma il San Paolo è lo stadio di Maradona e di un passato che non vorrei dimenticare».

    SAN PAOLO DE MAGISTRIS DE LAURENTIIS SAN PAOLO DE MAGISTRIS DE LAURENTIIS

     

     

    2. DE LAURENTIIS PUNGE LA JUVE

    Mimmo Malfitano per gazzetta.it

     

    Aurelio De Laurentiis ritorna a sfidare la Juventus. Il presidente del Napoli è intervenuto nel corso di un evento organizzato dall'Unione Industriali di Napoli. A margine, ha detto: "Napoli è un grande attrattore, ovunque vado non fanno che parlarmene, soprattutto all'estero.

     

    Siamo la diciannovesima squadra al mondo, non abbiamo debiti con le banche, siamo un modello virtuoso. Forse non riusciremo a battere la Juventus, chi lo sa, ma con quel fatturato, dieci scudetti li avrei vinti anch'io. Noi spesso ci siamo andati molto vicini". Poi, un annuncio: "Comprerò una squadra, il progetto è in progress".

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    POLEMICA SAN PAOLO — "San Paolo? E' un grosso problema, il Comune non è mai andato oltre il galleggiamento. La Regione, adesso, è molto attiva, volevano buttare 5 milioni solo per la pista d'atletica ma era una cavolata. E io ho pregato il Governatore di spendere 15 milioni per cambiare i seggiolini. Ma non vorrei che mi facessero il brutto scherzo di cambiarli mentre stiamo giocando. Speriamo di andare molto avanti in Europa, non dobbiamo avere ostacoli"

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    MODELLO PARCO DEI PRINCIPI — "Quando vado al Parco dei Principi scopro che il PSG paga 1 milione all'anno per il fitto dello stadio e loro con 47 mila posti riescono a fatturare 100 milioni all'anno, noi non adiamo oltre i 17-18 milioni perché dentro il San Paolo non possiamo fare niente, non si possono fare attività. Ho pensato di realizzare 30 salottini a bordo campo. Non vado allo stadio perché dal settore che occupo non si vede niente. Il Comune non ha mai fatto nulla per il San Paolo dal 1990, quando sono stati fatto i lavori sono stati rubati diversi miliardi di lire e nessuno mai è andato in prigione".

    aurelio de laurentiis aurelio de laurentiis

     

    TEATRO MARADONA — "Mi chiedono: vai altrove? Ci metto 2 secondi a comprare il terreno e 18 mesi per costruire il nuovo stadio, ma questo è il teatro di Maradona. L'unica parte importante della storia del Napoli, di un passato che non voglio dimenticare", ha concluso De Laurentiis.

     

     

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