DI MAIO, FUORI MELE MARCE, NESSUNO INFICERÀ NOME M5S
(ANSA) - "Non permetteremo a nessuno di inficiare il nome del M5S. Le mele marce le trovo e metto fuori". Lo afferma il leader del M5S Luigi Di Maio sul caso rimborsi a margine della sua visita ad una palestra di Scampia. "Io non conosco i nomi ma sia chiara una cosa le mele marce ci sono ovunque. Da noi vanno fuori negli altri partiti li fanno ministri", spiega ancora Di Maio sottolineando di aspettare il resoconto del Mef per avere un quadro più preciso del caso.
di maio
M5S: LEZZI, BANCA CERTIFICHERÀ MIEI BONIFICI
(ANSA) - "Andrò in banca per farmi rilasciare la documentazione che accerta che tutti i bonifici che ho effettuato in questi anni non sono stati revocati".
Lo ha scritto la senatrice M5s Barbara Lezzi sulla sua bacheca Fb dopo che le Iene la hanno tirata in ballo nel loro servizio sui mancati bonifici al fondo per le microimprese di Cecconi e Martelli: "Quando abbiamo incontrato Di Maio, si trovava in Puglia per un'iniziativa elettorale. A fianco a lui c'erano i senatori Maurizio Buccarella e Barbara Lezzi, entrambi candidati. Abbiamo chiesto a entrambi se loro erano in regola con i versamenti al Fondo. Ci hanno detto di sì e che ci contatteranno. Sarà vero?" si legge sul sito de Le Iene che ha pubblicato l'inchiesta sulle restituzioni.
BARBARA LEZZI
RIMBORSI, IL «BUCO» POTREBBE SFIORARE IL MILIONE. IL M5S CHIEDE GLI ELENCHI AL MEF
Manuela Perrone per www.ilsole24ore.com
Le verifiche sulle restituzioni volontarie dei parlamentari Cinque Stelle procedono a tappeto. E dallo staff di Luigi Di Maio trapela quel che tutti sospettavano: il “buco” sarebbe in realtà molto più ampio dei 226mila euro inizialmente stimati come scarto tra i 23,418 milioni di euro riportati sul sito tirendiconto.it e il prospetto del Mise da 23,19 milioni, con i bonifici effettuati sul Fondo per il microcredito a valere sugli stipendi dei pentastellati. Il Movimento non dà cifre, ma l’ammanco - se si conteggiano i versamenti degli europarlamentari (606mila euro)e dei consiglieri regionali (potrebbe superare i 500mila euro), nonché i 19mila euro versati dagli ex Riccardo Nuti e Giulia Di Vita - potrebbe essere più che quadruplo, fino a sfiorare il milione di euro.
i furbetti del bonifico le iene su m5s 3
Per fare chiarezza e controllare ogni flusso (anche perché qualche bonifico potrebbe essere “incagliato” nel passaggio tra il Mef e il Mise), i vertici M5S si sono rivolti in via ufficiale al ministero dell’Economia, chiedendo l’accesso agli atti per ottenere l’elenco dei portavoce che hanno effettuato i versamenti con il totale dell’importo restituito durante l’intera legislatura da ognuno di loro. Alla fine - promettono i pentastellati - «pubblicheremo tutti i dati e chi non ha versato verrà espulso».
i furbetti del bonifico le iene su m5s 1
«Chi di spada ferisce di spada perisce», ironizza un parlamentare di lungo corso del Pd. Perché il caso esploso con il servizio delle Iene (anticipato ieri sul sito del programma) sul deputato Andrea Cecconi e sul senatore Carlo Martelli, entrambi considerati fedelissimi di Davide Casaleggio e di Di Maio, sta deflagrando ben oltre le aspettative. E sta producendo molto imbarazzo. Anche per il sistema truffaldino usato per trattenere parte di quanto dovuto: effettuare i bonifici e poi revocarli entro 24 ore.
filippo roma delle iene becca carlo martelli
Il candidato premier, dopo qualche tentennamento (all’inizio si era detto «orgoglioso di loro» per essersi prontamente scusati e aver restituito il mal tolto: 21mila euro non restituiti da Cecconi, 70mila da Martelli), ha scelto la linea dura e nelle prossime ore tornerà a incontrare le Iene. «Quelle persone le ho già messe fuori», ha detto oggi Di Maio a Napoli. «Per gli altri stiamo facendo tutte le verifiche che servono ma siamo orgogliosi di quello che è il Movimento. Non sarà qualche mela marcia ad inficiare questa iniziativa che facciamo solo noi e come sanno gli italiani da noi le mele marce si puniscono sempre».
filippo roma delle iene becca carlo martelli
Di Maio ha cercato di ridimensionare la portata della vicenda, ricordando che «la notizia in un paese normale è che il M5S ha restituito 23 milioni e 100mila euro di stipendi, e non che manca lo 0,1%. Ci sono 7mila imprese in Italia che lo testimoniano perché quei soldi hanno fatto partire 7mila imprese e 14mila posti di lavoro». Ma chi gli è accanto in questo ultimo miglio di campagna elettorale lo racconta infuriato e deluso. Anche perché i parlamentari coinvolti potrebbero essere molti di più.
filippo roma delle iene becca andrea cecconi
«Siamo a una doppia cifra», ha riferito un ex attivista alle Iene, che hanno incalzato i senatori salentini Maurizio Buccarella e Barbara Lezzi. Davanti alle telecamere hanno affermato di essere in regola. Ma in realtà il primo avrebbe già ammesso irregolarità. La seconda ha scritto su Facebook che oggi sarebbe andata in banca per farsi rilasciare la documentazione «che accerta che tutti i bonifici che ho effettuato in questi anni non sono stati revocati».
filippo roma delle iene becca andrea cecconi
Marco Canestrari, l’ex dipendente della Casaleggio Associati che con Nicola Biondo ha scritto il libro “Supernova: Com’è stato ucciso il Movimento 5 Stelle”, in un video ha segnalato i rendiconti di Michele Mario Giarrusso, Danilo Toninelli, Carlo Sibilia e Vito Crimi: «Per tre, quattro, cinque mesi di fila dichiarano di restituire la stessa identica cifra: è virtualmente molto molto difficile. Andrebbe spiegato. C’è un modo molto semplice: pubblicate tutti gli scontrini delle vostre spese. I parlamentari onesti non hanno nulla da temere».