Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”
melania rizzoli
Dopo le abbuffate delle festività appena trascorse il senso di pienezza e di pesantezza è evidente, come anche i 2 chili di troppo acquistati con panettoni e torroni, per cui diventa imperativo sottoporsi ad una restrizione calorica di qualche settimana per aiutare l'organismo a depurarsi, per far riposare l'apparato digerente e permettergli così di riprendere a lavorare e metabolizzare nelle migliori condizioni .
Il Digiuno Intermittente è la dieta seguita ormai da migliaia di persone che intendono perdere peso senza particolari rinunce o sofferenze dal punto di vista alimentare, e soprattutto senza patite la fame, e consiste in una restrizione calorica particolare, poiché mentre nei regimi dietetici comuni c'è un limite alle calorie giornaliere da non superare, qui c'è un vero e proprio digiuno di alcune ore, mentre nel resto della giornata si può mangiare regolarmente, ovviamente senza esagerare.
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ORARI E MODALITÀ
Ne esistono diversi tipi, mala Dieta Digiuno più gettonata è la cosiddetta Time-Restricted Feeding 16/8 (TRF), un regime dietetico che prevede di alimentarsi solo in un intervallo di ore nell'arco della giornata, cioè un digiuno intermittente che impone appunto sedici ore di digiuno e otto ore in cui, invece, si fanno pasti regolari. Ad esempio la mattina alle 10 è permessa una colazione libera mangiando cioè ciò che si desidera, senza dosi eccessive, ma con alimenti che contengano proteine, carboidrati e grassi, regola questa che vale per tutti i pasti successivi, che sono sempre liberi ma equilibrati negli elementi essenziali nutrizionali.
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Poi continuando al pranzo delle 13 si ripete lo stesso schema di dieta libera con un ultimo spuntino tra le 16 e le 18, considerato l'ultimo pasto della giornata, perché da quest' ora in poi si digiuna totalmente fino alle 10 della mattina successiva, per cui trascorse le 16 ore in cui non si è mangiato davvero nulla, né introdotto alcun tipo di cibo, si può riprendere ad alimentarsi per le 8 ore successive. È importante durante le ore di astinenza bere molti liquidi (acqua, thè, tisane, caffè, ovviamente non zuccherati) per evitare la disidratazione nelle ore in cui l'organismo non riceve alcun alimento.
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Altre forme più rigide di Digiuno Intermittente sono la Whole-day fasting, che comporta digiuni regolari della durata di un giorno a settimana, come anche la Day Fasting (ADF) che consiste nel digiuno a giorni alterni, cioè restare senza cibo per 24 ore seguite da successive 24 ore di normale alimentazione, come anche la Alternate Day Modified Fasting (ADMF) ovvero un digiuno a giorni alterni modificato, oppure una dieta con 5 giorni di alimentazione regolare e 2 giorni di digiuno totale o modificato con assunzione di 500/600 calorie totali, ma tutti questi sono regimi dietetici difficili da mantenere, anche perché molto dipende dallo stile di vita e di attività che si è costretti a svolgere durante la giornata.
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Il vantaggio del Digiuno Intermittente è quello di veder scendere l'ago della bilancia rapidamente, di sentire migliorata la digestione e veder scomparire i sintomi del reflusso esofageo in chi ne soffre, di assistere allo stabilizzarsi il senso della fame, con effetti benefici per tutti gli organi coinvolti nel processo digestivo, come il fegato, il pancreas e il colon.
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Inoltre questo regime dietetico, che fa davvero dimagrire e perdere peso, non intacca affatto la massa muscolare, che rimane solida e tonica, poiché i pasti concessi devono essere ben bilanciati ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale, senza carenze deleterie per le fibre muscolari di tutto il corpo, cuore incluso. Naturalmente i due, tre pasti della giornata non possono essere consumati in totale libertà in termini di quantità, ed è sempre consigliabile svolgere una giusta attività fisica per accelerare la perdita di peso senza danneggiare la massa muscolare.
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DIGESTIONE MIGLIORE
Qualche giornata di digiuno intermittente farebbe comunque bene ad ogni organismo, (tranne a chi è affetto da diabete insulino-dipendente, malattie oncologiche o disturbi alimentari), anche a chi non desidera perdere peso o a chi è avanti con gli anni, poiché il restringimento calorico mette a riposo gli impegnativi processi digestivi, modula l'equilibrio ormonale, migliora la sensibilità all'insulina, diminuisce il tasso glicemico nei diabetici di tipo 2, ed accelera la sintesi proteica, senza rallentare in alcun modo il metabolismo, attivando anche l'autofagia, ovvero il meccanismo fisiologico che elimina le cellule danneggiate sia dagli organi che dal sangue, in modo da far regredire eventuali processi infiammatori e depurando l'organismo dai pasti troppo abbondanti subiti, dall'eccesso calorico introdotto e dal lavoro digestivo e metabolico necessario ad eliminarlo.
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Il principio cardine di questo regime alimentare è quello di creare una "finestra", ovvero un lasso di tempo di privazione totale dal cibo con una durata tale da incidere sul bilancio calorico complessivo e soprattutto sul metabolismo ormonale responsabile del deposito adiposo.
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Per tutti questi motivi il Digiuno Intermittente è stato paragonato alla Dieta della Longevità molto pubblicizzata dal dott Walter Longo, dimostrando che le popolazioni che praticavano il digiuno vivevano più a lungo, e perché si tratta di un regime alimentare che fa effettivamente bene alla salute, migliora le aspettative di vita, un modo semplice per guadagnare benessere fisico e psicologico.
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PRATICHE RELIGIOSE
Forme di digiuno intermittente esistono da secoli nelle pratiche religiose di diverse comunità nel mondo (Ramadan, Mormonismo, Musulmani e Buddisti) ed è bene ricordare che nessuno dei soggetti che arrivano all'età centenaria è in sovrappeso, anzi si presentano pressoché sempre magri se non scheletrici, poiché è ormai accertato che mangiare poco fa bene, che l'obesità è una vera e propria patologia multifattoriale, la quale se non contrastata conduce a sicura morte prematura. Se si vuole vivere a lungo non ci resta quindi che rivolgersi ad un nutrizionista per digiunare ad intermittenza oppure andare a letto senza cena ogni tanto, soprattutto se si sono superati i 50 anni.
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