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DITECI “LA VERITÀ” SU RAFFAELE GUADAGNO – COME ANTICIPATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO, IL CANCELLIERE DELLA PROCURA DI PERUGIA, INDAGATO PER RIVELAZIONE DI SEGRETO D’UFFICIO, HA INCONTRATO UNO DEI LEGALI DI LUCA PALAMARA, PER RIFERIRGLI PRESUNTI SEGRETI SULL’INCHIESTA CHE RIGUARDAVA L’EX CAPO DELL’ANM – L’EX MAGISTRATO: “L’ATTIVITÀ RIENTRA NELL’AMBITO DI INDAGINI DIFENSIVE…”

1 - CANCELLIERE PERUGIA INDAGATO INCONTRO' LEGALE PALAMARA

RAFFAELE GUADAGNO

 (ANSA) - Ci sarebbe stato un incontro tra uno dei legali di Luca Palamara e il cancelliere della Procura di Perugia Raffaele Guadagno, indagato per rivelazione di segreto d'ufficio e accesso abusivo a sistema informatico dopo la pubblicazione su alcuni giornali della richiesta di archiviazione relativa alla cosiddetta loggia Ungheria.

 

Circostanza sulla quale l'ex consigliere del Csm, al centro di diverse indagini e processi nel capoluogo umbro, sono stati sentiti dal procuratore Raffaele Cantone. La notizia e' riportata oggi dal quotidiano la Verita' che nei giorni scorsi avevano anticipato dell'incontro.

 

Palamara e i suoi legali - viene riportato - hanno confermato di avere incontrato il cancelliere dopo l'estate 2021, anche se sulla data non ci sarebbe certezza. Guadagno - in base a quanto emerso finora - avrebbe riferito ora di alcune vicende interne alla Procura.

 

LUCA PALAMARA

Come una richiesta di astensione del sostituto Gemma Miliani all'allora procuratore De Ficchy e di un'altra questione riguardante l'altro magistrato Mario Formisano, entrambi co-titolari dei fascicoli su Palamara e sulla fuga di notizie. L'Ufficio guidato da Cantone sta ora svolgendo accertamenti per stabilire con certezza se l'incontro, che finora non sarebbe emerso da alcuna indagine, ci sia stato e i suoi eventuali contenuti.

 

LUIGI DE FICCHY

Intanto - secondo quanto risulta all'ANSA - l'indagine sulla fuga di notizie sta andando a ritroso. Starebbero infatti emergendo centinaia di accessi abusivi da parte di Guadagno ad alcuni dei piu' significativi fascicoli della Procura di Perugia.

 

Fonti inquirenti parlano di un uno "spaccato inquietante". Le stesse fonti evidenziano i "tempi particolarmente rapidi" dell'indagine sulla fuga di notizie e gli elementi "documentali" acquisiti. I magistrati intendono ora accertare se il cancelliere abbia agito per curiosita' professionale o sia legato ad altri.

 

luca palamara foto di bacco (7)

2 - PALAMARA, SENTITO DA PROCURA PERUGIA E HO CHIARITO TUTTO

 (ANSA) - Conferma di essere stato sentito ieri dal procuratore di Perugia Raffaele Cantone, davanti al quale dice di avere "chiarito tutti i fatti" a sua conoscenza in relazione alla vicenda del cancelliere della Procura di Perugia, Raffaele Guadagno, l'ex magistrato Luca Palamara.

 

L'incontro e' avvenuto a Roma, alla presenza dei legali dell'ex consigliere del Csm che hanno confermato anche loro lo "svolgimento di un atto istruttorio". Palamara non e' voluto entrare nel merito della vicenda ma ha spiegato che l'attivita' svolta dal suo legale rientra "nell'ambito di indagini difensive".

 

RAFFAELE GUADAGNO

"Ho sempre agito - ha detto - nella convinzione che le procure competenti faranno uscire il reale accadimento dei fatti ed il tentativo di screditamento della mia persona". "Il nostro assistito ha chiarito ogni aspetto della vicenda" il commento degli avvocati Benedetto Buratti e Roberto Rampioni, difensori di Palamara.

 

"I temi affrontati - aggiungono in una nota - sono noti a livello processuale atteso che sulle anomalie del trojan stanno indagando ben due procure (Napoli e Firenze). Sul fronte della fuga di notizie rileviamo come il dott. Palamara sia stato l'unico a denunciare le ripetute violazioni che si sono succedute dal 29 maggio 2019 con denuncia alla Procura di Firenze.

Anche questa volta la sua iniziativa e' stata tempestiva avendo depositato gia' l'11 luglio 2022 ulteriore denuncia alla Procura di Firenze. Confidiamo che sia fatta piena luce su tutta la vicenda nell'interesse in primo luogo della giustizia e del nostro assistito".

 

 

VELA PUBBLICITARIA DI LUCA PALAMARA A ROMA

3 - PALAMARA SENTITO DA CANTONE CONFERMA LO SCOOP SULLA «TALPA»

Giacomo Amadori per “La Verità”

 

La Procura di Perugia ha messo il turbo. Il capo degli inquirenti umbri Raffaele Cantone sta mostrando ai suoi predecessori come si indaga su una fuga di notizie. E ieri ha interrogato a Roma Luca Palamara su un nostro scoop.

 

Confermato a verbale dall'ex presidente dell'Anm, il quale era accompagnato dai suoi avvocati, Roberto Rampioni e Benedetto Buratti, quest' ultimo testimone diretto della vicenda di cui si è discusso.

 

In questi giorni abbiamo raccontato ai nostri lettori la storia della presunta talpa di Perugia, al secolo Raffaele Guadagno, cinquantottenne dipendente dell'ufficio esecuzioni della Procura, sospettato di aver scaricato file coperti da segreto, come la richiesta di archiviazione per i presunti grembiulini della loggia Ungheria, e di averli consegnati ai giornalisti.

RAFFAELE GUADAGNO CON PIERO GRASSO

 

Sabato abbiamo anche rivelato che Guadagno avrebbe incontrato l'avvocato Buratti per riferirgli presunti segreti sull'inchiesta che riguardava Palamara. In particolare, che esisterebbero una richiesta di astensione della pm Miliani, respinta dall'ex procuratore Luigi De Ficchy, e una fantomatica trascrizione delle chiacchiere scambiate durante la cena del 9 maggio 2019 da Mamma Angelina, ristorante in cui il procuratore Giuseppe Pignatone ha cenato con Palamara e un lobbista indagato per la loggia. La versione ufficiale è che il trojan quella sera non funzionò. Quella di Guadagno (a detta di Palamara) che invece sarebbe stata occultata.

 

Per questi incroci pericolosi tra procedimenti diversi, l'ex pm è stato interrogato per un paio d'ore come indagato di procedimento connesso: «Ho chiarito davanti all'autorità giudiziaria tutti i fatti di mia conoscenza relativi alla vicenda Guadagno già anticipati dalla Verità» ci ha confermato Palamara.

 

L'ex pm ha raccontato a Cantone l'origine del colloquio del suo avvocato con Guadagno: l'ex cancelliere è assistito da Chiara Lazzari, la quale insieme con Buratti ha fatto parte del pool di legali del processo Cepu.

 

RAFFAELE CANTONE E RAFFAELE GUADAGNO

L'incontro con il dipendente della Procura sarebbe avvenuto nell'ambito delle indagini difensive legate al trojan. Durante l'interrogatorio di ieri sarebbe stata individuata la data esatta del faccia a faccia presso lo studio Lazzari tra Buratti e Guadagno: 7 gennaio 2022.

 

A verbale sono stati ricostruiti anche alcuni precedenti scambi di informazioni tra avvocati che avrebbero portato i difensori di Palamara a interloquire con la Procura tramite istanze, come quella presentata il 17 settembre 2021 per sapere se De Ficchy avesse fatto richiesta di astensione in considerazione dei rapporti con uno dei coimputati di Palamara, il pierre Fabrizio Centofanti. Buratti, mentre il suo assistito verbalizzava, non ha smentito le parole dell'ex magistrato.

 

luca palamara foto di bacco (14)

Conclude Palamara: «Perché non ho fatto il matto a quattro dopo aver ricevuto certe notizie? Perché di storie strane nella mia vicenda ne ho sentite tantissime. Ma poi c'è bisogno delle prove. Io ho sempre confidato e confido che siano gli uffici competenti ad accertare il reale accadimento dei fatti».

IL LIBRO DI RAFFAELE GUADAGNO