DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
Marco Giusti per Dagospia
Cosa guardiamo stasera? Io mi sono visto le prime quattro puntate della miniserie inglese Netflix “Baby Reindeer”, scritta e interpretata da Richard Gadd, diretta da Weronika Tofilska (sceneggiatrice anche del lesbo militante “Love Lies Bleeding”) e dalla regista svedese Josephine Bornebusch con Jessica Gunning come Martha e la messicana Nava Mau come Teri. E’ la serie del momento, ma francamente non so come descriverla, perché assomiglia a poche cose.
Diciamo che partendo dalla situazione di una stalker fuori di testa, la Martha di Jessica Gunning, che tormenta il barista del pub di Camden con voglie di comedian Donny Dunn di Richard Gadd, e dalla relazione un po’ vergognosa che ha lui con un trans, la Teri di Nava Mau, viene fuori un ritratto del protagonista, che Martha chiama la sua baby renna, Baby Reindeer appunto, che non sa uscire dalla sua condizione di schiavo di se stesso e delle sue paure di ogni tipo a confrontarsi col mondo. Al punto che vive a casa della mamma della sua ex, è lui che non riesce davvero a staccarsi dalla stalker. Alla fine il più malato dei personaggi che la serie mette in scena sembra proprio lui. Diciamo che siamo dalle parti della commedia con personaggi frustrati che possono scoppiare da un momento all’altro. Ma decisamente benissimo costruita e recitata.
baby reindeer baby reindeer baby reindeer baby reindeer
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