DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo stasera? Ma guarda che combinazione! Sta per uscire il sequel di “Ferie d’agosto” di Paolo Virzì e Cine 34 alle 21 stasera ci propone proprio la vecchia commedia di Virzì, più che una commedia uno scontro di classe comico tra il popolo di sinistra, impersonato dalla famiglia di Silvio Orlando e Laura Morante e il popolo di destra, composto da Sabrina Ferilli, Paola Tiziana Cruciani e i coattissimi Ennio Fantastichini e Piero Natoli.
Ma ci sono anche Antonella Ponziani, Gigio Alberti, Rocco Papaleo. Occhio, in una particina, alla giovanissima Teresa Saponangelo al suo primo film. Certo. Oggi i coatti romani di destra con la vittoria della Meloni saranno diventati ancora più arroganti.
Su Iris alle 21 trovate “Il pistolero di Dio”, western di Lee H. Katzin con Glenn Ford, Carolyn Jones, Barbara Hershey, David Carradine. Firmata da certo Richard Carr, è in realtà una vecchia sceneggiatura non firmata dal blacklisted Dalton Trumbo e doveva vedere come protagonista Gregory Peck e non un Glenn Ford già bollitissimo. Ma la coppia Barbara Hershey & David Carradine, giovani e innamorati, era fantastica. Li ritroveremo nel primo film di Martin Scorsese da protagonisti, “Boxcar Bertha”.
Non deve esser affatto male l’action parigino “Bastille Day” diretto da James Watkins con Idris Elba, Richard Madden, Charlotte Le Bon, Kelly Reilly, José Garcia, Thierry Godard, Canale 20 alle 21, 05, dove una bombarola, un agente della Cia reduce da una missione andata male, un borseggiatore vivono una giornata di terrore.
Su Canale 27 alle 21,10 vi fate quattro risate con “Il diario di Bridget Jones” diretto da Sharon Maguire con Renée Zellweger, Colin Firth, Hugh Grant, Jim Broadbent, Embeth Davidtz, Gemma Jones.
Su Rai Movie alle 21,10 invece si muore di paura (è un modo di dire…) con “Dimensione terrore” diretto dal notevole Fred Dekker con Jason Lively, Steve Marshall, Jill Whitlow, Tom Atkins, Wally Taylor, Bruce Solomon. Il film ha un grande cuore che ci fa scordare che stiamo guardando un horror dove gli umani sono inseguiti da un gruppo di terribili lumache aliene assassine. Grandi critiche.
Pessime critiche invece per il giocattolone “Jumper” di Doug Liman con Hayden Christensen, Jamie Bell, Samuel L. Jackson, Rachel Bilson, Diane Lane, Michael Rooker, Tom Hulce, dove il protagonista riesce a saltare dove vuole nello spazio spostandosi da una parte all’altra. Il cattivo è Samuel L. Jackson. Leggo: “Non riesco a capire come sceneggiatori del calibro di David S. Goyer (Batman Begins), Jim Uhls (Fight Club) e Simon Kinberg (Mr and Mrs Smith) abbiano fatto un tale disastro”.
Rai4 alle 21,20 presenta il mai passato in tv “Inexorable” di Fabrice Du Welz con Benoît Poelvoorde, Mélanie Doutey, Alba Gaïa Bellugi, Jackie Berroyer, giallo-horror dove uno scrittore in cerca di ispirazione va in una casa in mezzo ai boschi e incontra persone e segreti che sarebbe stato meglio non toccare.
Rai 1 alle 21,30 propone una vita di Margherita Hack diretta da Giulio Base con Cristiana Capotondi protagonista, “Margherita delle stelle”. Non l’ho visto. Ma una foto con la Capotondi che accarezza il cannocchiale già dice molto.
Passiamo alla seconda serata con un capolavoro di Pier Paolo Pasolini e uno dei film che in Italia ha incassato di più in assoluto, “Il Decameron”, Rai 5 alle 22, 25, primo capitolo della Trilogia della Vita dell’autore, con lo stesso Pasolini come pittore giottesco, Franco Citti come Ser Ciappelletto, Ninetto Davoli come Andreuccio che finisce nella merda, Angela Luce nuda nell’orcio, Silvana Mangano, Vincenzo Amato, Giuseppe Zigaina, Gianni Rizzo, Monique van Vooren. Incredibile fotografia di Tonino Delli Colli. Grandi scenografie, facce in gran parte mai viste e trionfo, per la prima volta, dei membri maschili in bella evidenza.
Su Iris alle 23 torna “Cimarron” western meno riuscito del solito di un maestro come Anthony Mann con Glenn Ford, Maria Schell, Anne Baxter, Arthur O'Connell. Poi scopri che Mann venne licenziato dalla produzione a poco dalla fine delle riprese e sostituito con Charles Walters, poco adatto al western.
Il film ovviamente fu un fiasco e la MGM, non potendo incolpare i registi, incolpò il povero Glenn Ford, reo anche del flop del drammaticissimo “I quattro cavalieri dell’apocalisse”, che venne quindi confinato a fare piccoli western di serie B. Mann non fece mai più un western in vita sua. Per di più Anne Baxter raccontava che Ford e Maria Schell erano stati molto vicini sul set durante le riprese, ma a film finito neanche si parlavano più.
Cine 34 alle 23,20 propone il film di Virzì che preferisco, il più sincero, “Ovosodo”, piccole storie di crescita a Piombino con i promettenti Edoardo Gabbriellini, Marco Cocci, Claudia Pandolfi, Malcolm Lunghi, Regina Orioli e Nicoletta Braschi come professoressa. Scordavo Paolino Ruffini giovanissimo.
Rai Movie all’1 propone il sentimentale “Guida romantica a posti sperduti” diretto da Giorgia Farina con Clive Owen, Jasmine Trinca, Irène Jacob, Andrea Carpenzano, Teco Celio. Grande cast, poco sorretto da una storia adeguata. Cielo all’1,15 ripropone invece il porno artistico “Le pornographe” di Bertrand Bonello con Jean-Pierre Léaud nel ruolo di un vecchio regista di film hard, Jérémie Rénier, Ovidie, Thibault de Montalembert.
La notte si scalda anche con “Sogni mostruosamente proibiti” di Neri Parenti con Paolo Villaggio, Janet Agren, Alessandro Haber, Paul Muller, Alida Valli, dove Villaggio interpreta un disegnatore di fumetti, Paolo Coniglio, alle prese con una vita squallida nella realtà e avventurosa nei suoi sogni. Ennesima variazione, ma divertente, del Walter Mitty di “Sogni proibiti”, già romanzo di James Thurber poi film con Danny Kaye.
Rete 4 alle 2,35 presenta il raro, ma non bellissimo, “A qualcuno piace calvo” di Mario Amendola con Magali Noël, Antonio Cifariello, Roberto Risso, Gisella Sofio, Alberto Sorrentino, Mario Carotenuto, Joe Sentieri, Pupella Maggio, Lydia Johnson, Giuseppe Porelli, Alfredo Rizzo, Enzo Garinei, Giuliano Gemma, Mimmo Poli, sorta di parodia di “A qualcuno piace caldo” dove il calvo del titolo è Tino Carraro nei panni dell’attore americano John Bryll, adorato dalle donne. Qui al posto di Jack Lemmon e Tony Curtis vestiti da donne, abbiamo Gisella Sofio e Magali Noel vestite da uomini. Da vedere.
pier paolo pasolini il decameron
Su Cine 34 alle 2,40 lo spionistico-realistico “Italian Secret Service” di Luigi Comencini con Nino Manfredi, Françoise Prevost, Clive Revill, Giorgia Moll, Gastone Moschin. Un po’ deludente, nel ricordo di allora. Enzo Andronico, in un’intervista a “Cine 70”, lo ricorda come il film che gli ha dato più soddisfazione della sua carriera. “Recitavo al fianco di un mostro sacro del nostro cinema, Nino Manfredi… anche se devo ammettere che ci furono non pochi problemi sul set col protagonista…”.
Su Rai Movie alle 2,50 passa “The Search”, polpettone di due ore e mezzo sulla guerra in Cecenia diretto da Michel Hazanavicious, fresco del successo di The Artist, e interpretato dalla sua incantevole compagna Berenice Bejo e dalla sempre divina Annette Bening (bellissima anche con le rughe, magari proprio per le rughe). A Cannes, quando uscì, i criticoni di mezzo mondo storsero parecchio il naso. Non perché offuscasse l'immagine del vecchio e dimenticato “The Search” diretto nel primo dopoguerra da Fred Zinnemann.
Anche se, ovvio, Zinnemann era un regista molto più sottile e colto e poteva vantare i set veri di un'Europa distrutta ancora sotto shock che faceva davvero la differenza. Inoltre non si può dire neanche un vero e proprio remake del vecchio film di Zinnemann, ne prende un po' l'idea centrale, ma non certo la struttura.
La verità è che quello che dispiaceva di più di questo film, ricco e non facile da mettere in piedi, un progetto inseguito da anni dal regista e ritenuto come un’opera maggiore, era l'assoluta mancanza di una struttura funzionante in fase di sceneggiatura e di nessuna tensione interna della storia. Inoltre non c'è neanche una vera e propria ricerca (the search), come era nel film precedente, perché ognuno dei personaggi sembra andare per proprio conto. Ma certo le azioni di Putin prima in Cecenia poi in Ucraina rendono il film più attuale e urgente di quando uscì.
Rai Due alle 3,55 propone “Ho fatto splash” di e con Maurizio Nichetti con Angela Finocchiaro, Luisa Morandini, Carlina Torta, Luis Molteni, mentre Rete 4 alle 4,05 propone “A noi piace freddo…” di Steno con Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Yvonne Furneaux, Francis Blanche, Peppino De Filippo, Angela Luce, Fulvia Franco, altra risposta comica italiana al “caldo” del film di Billy Wilder, con Tognazzi e Vianello ai tempi dei nazisti a Roma e della borsa nera.
Chiudo con “Oh mia bella matrigna” di Guido Leoni con Sabina Ciuffini, Gianfranco de Angelis, Crippy Yocard, Gloria Piedimonte , Cine 34 alle 4,25, commedia sexy che fu un caso in quanto fu il primo e unico film erotico con Sabina Ciuffini, allora leggendaria valletta di Mike Bongiorno.
Qualche mese dopo l’uscita, Guido Leoni dichiarà a La Stampa la sua opinione sulla protagonista: «Sabina non è riuscita a liberarsi del tutto dalle pruderie televisive e dai residui di una educazione ancora piena di tabù». Tradotto: si spogliava troppo poco. E il pubblico che pagava il biglietto protestava. Anche secondo i miei ricordi, Sabina era timida, impacciata, non mostrava granché, ma aveva un grande ingresso sexy vestita da hippy, con treccine e slippino, nella camera di Claudio. E lui si buttava subito sulle tette di lei.
Ha anche una scena sotto alla doccia, come al solito. Mostrava, però, molto di più l’altra fidanzata del ragazzo, Crippy Yocard. in un articolo intitolato «Sabina (si sposa e) si spoglia per il cinema», si legge, il 16 gennaio 1976 su La Sicilia: «Anche i veli della dolce e timida Sabina sono caduti. Dopo la parentesi delle fotografie audaci pubblicate da un settimanale, adesso ha deciso di adeguarsi ai tempi e mostrare tutte le sue virtù estetiche sullo schermo».
Nello stesso articolo si viene a sapere che si è pure sposata, con Curzio Castelli, e ha mollato il fidanzato Stefano Coffa, «Perché mi ha messo un corno con Paola Tedesco dietro le quinte del Rischiatutto». Il film passa qualche guaio legale lo stesso. Prima viene prima bloccato dalla prima commissione della censura, 3 marzo 1976, per uno shake ballato nudo, si diceva sulle cronache, da Sabina.
Poi la stessa Ciuffini passa i guai suoi per le dichiarazioni su Il Messaggero, 28 marzo 1976, riguardo proprio a questa scena, in cui rivelava che a ballare lo shake «senza essere coperta neanche da un velo è una giovanissima», cioè Crippy Yocard alias Cristina Amodei, che prontamente la querela. «È vero che mi mostro nuda mentre ballo in camera mia. Ma Sabina appare in scene anche più erotiche, in una appare sotto la doccia, mentre il suo ragazzo le sfila le mutandine». Dice la Amodei su un’altra testata.
E poi insiste: «Lei per i suoi nudi ha preso 10 milioni, io ho accettato per la mia parte la tariffa sindacale». Pochi mesi dopo Crippy, celebre per i suoi spogliarelli in un tv libera milanese, si dichiarò incinta del pugile Carlos Monzon. Ma lui non lo sapeva. Buona notte.
ho fatto splashho fatto splash
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